Napoli-Bologna 4-1: fotogallery

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Il Napoli strapazza il Bologna e si porta nuovamente al terzo posto in classifica, scavalcando Roma e Juventus ed accorciando ulteriormente il distacco dalla Lazio, fermata nel pomeriggio sul terreno del Parma.

Tutto facile per i partenopei, che al minuto numero 2 erano già in vantaggio, grazie alla rete firmata da Maggio, che colpiva di testa ed infiammava il San Paolo. Ancora Napoli in avanti nella fase centrale della prima frazione di gioco, ma Hamsik e compagni difettavano in precisione o trovavano puntualmente la ribattuta della difesa ospite. Fino al minuto numero 37, quando lo slovacco sfruttava un passaggio di Cavani ed infilava il portiere ospite, consentendo agli azzurri di godersi il riposo con due reti di vantaggio.

Serie A 13a giornata: Napoli – Bologna 4-1

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Posticipo della tredicesima giornata di serie A.
Stadio San Paolo, Napoli:
Napoli-Bologna 4-1
Reti: 2′ pt Maggio (N), 36′ pt e 3′ st Hamsik (N), 23′ st Meggiorini, 30′ st Cavani

Una vittoria per tornare terzi – da soli – in classifica: Walter Mazzarri ha caricato il suo Napoli a dovere e chiede la determinazione degli ultimi periodi. Il Bologna di Malesani, outsider imprevedibile, si affida a capitan Di Vaio, riferimento d’attacco, per finalizzare le trame impostate dalla squadra. Di fianco all’ex laziale, la velocità di Gimenez mentre Buscè agisce quale collante tra i due reparti di mediana e attacco. Impossibile non richiamare alla memoria i problemi societari dei felsinei che potrebbero condizionare in maniera negativa anche l’undici titolare. Partenopei speculari al solito: il 3-4-1-2 prevede ancora Cavani unica punta, il sostegno all’uruguaiano è garantito dalla coppia composta da Hamsik e Lavezzi.

Maggio e Dossena sulle fasce. E’ subito Napoli: al 1′ botta di Cavani dal limite dell’area ma Viviano non ha alcun problema e para con sicurezza; al 2′ azzurri già in vantaggio. Calcio d’angolo di Lavezzi da destra, l’inserimento di Maggio è puntuale e vanifica il tentativo di anticipo da parte di Garics: il colpo di testa da ottima posizione non lascia scampo all’estremo ospite. Incuriosisce il fatto che Maggio non abbia festeggiato la rete. Reazione del Bologna affidata alle giocate di Gimenez e Di Vaio: nè il primo (all’8′) nè il secondo (11′) indovinano la mira.

Serie A 13a giornata: fotogallery

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La Sampdoria trova finalmente un nuovo trascinatore! Cassano è fuori rosa? E allora ci pensa Pazzini a fare il bello e il cattivo tempo in quel di Lecce, mettendo a segno una tripletta scaccia-crisi e regalando ai suoi tre punti utili nella rincorsa alla zona Uefa. L’attaccante sigla due reti nella prima frazione di gioco e – complice l’espulsione di Chevanton – la pratica sembra chiusa. Ma il Lecce si risveglia ed impatta, quando mancano una manciata di minuti al triplice fischio finale, prima che il Pazzo metta la sua firma sul definitivo 2-3 per la Samp.

E se la Sampdoria che segna e vince fa notizia, la fa ancor più la sconfitta dell’Inter sul campo del Chievo. Moratti continua a ripetere che Benitez non si tocca, ma ci sarebbe piaciuto ammirare la sua faccia dopo gli schiaffoni sonori di Pellissier e Moscardelli, che impediscono all’Inter di avvicinare le posizioni di testa. Il solito Eto’o stavolta non basta e riesce solo a dimezzare lo svantaggio, quando ormai il tempo per recuperare è scaduto.

Serie A 13a giornata: crollo Inter, Crespo ferma la Lazio

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Roma-Udinese 2-0
Milan-Fiorentina 1-0
Genoa-Juventus 0-2
Brescia-Cagliari 1-2: 20′ Caracciolo (B), 63′ Matri (C) 66′ Conti (C)
Catania-Bari 1-0: 83′ Terlizzi (C)
Cesena-Palermo 1-2: 11′ Ilicic (P), 24′ Bogdani (C), 51′ Miccoli (P)
Chievo-Inter 2-1: 29′ Pellissier (C), 82′ Moscardelli (C), 90′ Eto’o (I)
Lecce-Sampdoria 2-3: 8′ , 40′ e 88′ Pazzini (S), 72′ Di Michele (L), 83′ Diamoutene (L)
Parma-Lazio 1-1: 23′ Crespo (P), 46′ Floccari (L)
Napoli-Bologna ore 20.45

Serie A 13a giornata: Genoa – Juventus 0-2

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Anticipo della tredicesima giornata di serie A.
Stadio Ferraris, Genova:
Genoa-Juventus 0-2
Reti: 18′ pt Marchisio (J), 23′ pt Krasic (J)

L’addio a Gasperini e il conseguente approdo di Ballardini sulla panchina del Genoa è coinciso con due vittorie su due partite e sei punti in cascina. Gli ultimi tre conquistati a Cagliari (esonero di Bisoli, i sardi a Donadoni) con cinismo e merito eppure quella contro la Juventus aveva ovviamente il sapore di una sfida decisamente diversa. Oltre a tutto il resto – blasone, ambizioni, rosa – diversa anche perchè la Juventus era reduce da una striscia positiva di otto partite nel corso delle quali si sono visti parecchi progressi.

In mediana ma soprattutto in difesa. Un denominatore che ha accomunato i due tecnici è legato alla impossibilità di scegliere: molte delle opzioni, infatti, sono sembrate obbligate per la serie di assenze con cui Ballardini e Del Neri hanno dovuto fare i conti. Nel 4-3-1-2 dei Grifoni, Toni e Mesto hanno avuto il compito di finalizzare il gioco mentre Veloso ha agito nel doppio ruolo di incontrista e incursore. Il classico 4-4-2 bianconero ha visto Iaquinta e Quagliarella in attacco, conferme a centrocampo dove Krasic torna a occupare il posto in fascia.

Milan-Fiorentina 1-0: fotogallery

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Se l’Inter dipende dalle prodezze di Eto’o, il Milan non può fare a meno di quelle di Ibrahimovic, determinante nelle ultime due vittorie pesanti dei rossoneri. La scorsa settimana lo svedese si era procurato il rigore decisivo nella gara contro i cugini nerazzurri, prendendosi poi la briga di calciare dal dischetto. Ieri sera ha letteralmente inventato una rete da antologia, scrivendo la parola fine sulle speranze di una Fiorentina propositiva ma con zero punti portati a casa.

Il Milan invece continua a volare e stacca il gruppetto delle inseguitrici, portandosi a quattro punti dalla Lazio, impegnata oggi sul campo del Parma. Gode la Milano rossonera, dopo qualche anno di inseguimento all’Inter e di trofei visti sollevare da altri davanti alla tv, mentre Berlusconi si dedicava alla politica e sembrava aver aver abbandonato l’amato giocattolo.

Serie A 13a giornata: Milan – Fiorentina 1-0

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Anticipo della tredicesima giornata di serie A.
Stadio Meazza di San Siro, Milano:
Milan-Fiorentina 1-0
Rete: 45′ pt Ibrahimovic (M)

Può una cena fornire un alibi? Il Lucarelli dei Misteri italiani direbbe di sì, Allegri non lo ammetterà mai. Però. Indice puntato su Ronaldinho per una mezza bravata con tanto di rimprovero del tecnico e panchina (l’ennesima, ecco l’alibi) per il brasiliano. L’ex cagliaritano decide di affidarsi ancora alla coppia offensiva composta da Ibrahimovic e Robinho con Seedorf a sostegno.

Mediana di ferro con Ambrosini, Gattuso e Flamini. Fiorentina chiamata a confermare i progressi delle ultime uscite: è ripresa o ennesimo saliscendi di prestazioni che allarma società e tifosi? Mihajlovic (che alla vigilia ha detto: “Sono fatto così: per rispetto nei confronti dei tifosi dell’Inter, non potrei mai allenare il Milan”) deve rinunciare a Mutu e conferma Gilardino quale unico terminale offensivo; Ljajic e D’Agostino agiscono alle spalle del bomber, conferma dal 1′ per Cerci.

Roma-Udinese 2-0: fotogallery

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Nel primo anticipo della tredicesima giornata, la Roma vince e vola al terzo posto in classifica, in attesa delle gare di domani, che definiranno meglio le prime posizioni. L’avversaria di turno era l’Udinese, ormai uscita definitivamente dalla crisi di inizio campionato e proiettata verso le posizioni a ridosso della zona Uefa. Ed anche questo pomeriggio gli uomini di Guidolin hanno dimostrato di voler continuare la corsa verso l’alto, facendo correre lunghi brividi sulla schiena del popolo romanista assiepato sugli spalti dell’Olimpico.

Ma era Menez ad assumere il ruolo di protagonista, quando al minuto numero 24 si guadagnava gli applausi della Sud (e non solo) per la rete del vantaggio giallorosso. Di lì a poco Di Natale tentava di raddrizzare il risultato, ma alla fine della prima frazione di gioco il risultato recitava Roma 1 – Udinese 0.

Serie A 13a giornata: Roma – Udinese 2-0

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Anticipo della tredicesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Roma:
Roma-Udinese 2-0
Reti: 24′ pt Menez (R), 11′ st Borriello (R)

“Le quattro punte solo se ci tocca rimontare”, diceva Claudio Ranieri alla vigilia della sfida contro l’Udinese e, fedele al suo credo, il testaccino mette in campo il solito tridente mascherato da 4-4-2. Fuori Mirko Vucinic, dentro Totti e Borriello con Menez a supporto.

Inedito il centrocampo, dove  Brighi, Simplicio e Greco si trovano a dialogare in contemporanea per la prima volta. In difesa si rivedono Juan (recuperato) e Castellini (out Riise per infortunio). Di fronte ai capitolini, una Udinese in ottimo stato di salute e reduce dalla vittoria schiacciante (4-0) contro il Lecce. Rispetto all’ultima sfida Guidolin cambia una sola pedina: dentro Pinzi, panchina per Sanchez.

Nei primi quindici minuti è più Udinese che Roma: per primi al tiro, gli uomini di Guidolin, con un acuto di Domizzi sugli sviluppi di un angolo. Il pallone fa il pelo alla traversa. Locali accorti e frenati, quasi timidi: per assistere alla replica dei padroni di casa occorre attendere il 12′, quando Totti calcia dalla lunga distanza senza centrare il bersaglio.

Inter-Milan 0-1: fotogallery

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L’Inter non c’è, Ibrahimovic sì e non ha problemi a far valere la legge dell’ex, quando al quinto minuto del primo tempo va sul dischetto per battere il rigore causato dall’ex compagno di spogliatoio Marco Materazzi. Milan in vantaggio quando le marcature non sono ancora assestate, quando i muscoli non sono caldi abbastanza, quando sugli spalti i ritardatari non hanno ancora trovato posto. Milan in vantaggio proprio grazie all’ex idolo della tifoseria nerazzurra, arrivato a San Siro da ex e da “ospite”.

Benitez vedeva nella stracittadina la gara della svolta, ma svolta non c’è stata, non stasera almeno e non in positivo. Al di là del calcio di rigore subito nei primi minuti, l’Inter non ha saputo proporre un gioco valido, dimostrandosi ancora una volta la brutta copia dello squadrone che fino a qualche mese fa, conquistava l’Italia e l’Europa.

Serie A 12a giornata: Inter – Milan 0-1

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Posticipo della dodicesima giornata di serie A.
Stadio Giuseppe Meazza di San Siro, Milano:
Inter-Milan 0-1
Rete: 5′ pt rig. Ibrahimovic (M)

Meazza tutto esaurito, colpo d’occhio a misura di click: curva nord e curva sud si lasciano immortalare nella stesura delle coreografie pensate per il match. I milanisti optano per una una gigantografia corredata dallo striscione che recita “Una strada infinita che dura da una vita“. Interisti in replica con l’ovvio riferimento al triplete dello scorso anno, la scritta recita “Un, due tre, il triplete vie per te“.

In tribuna – tra gli innumerevoli vip – Mario Balotelli e Usain Bolt: per l’ex Zlatan Ibrahimovic è inondazione di fischi fin dalle prime battute. Benitez sceglie la prudenza: Snejider dietro alla coppia formata da Milito ed Eto’o, il rombo in mediana con l’inserimento di Obi dal 1′. Materazzi titolare nella sfida che sente di più: gli tocca marcare Ibra. Allegri replica affiancando allo svedese Robinho, Ronaldinho in panchina; i quattro di centrocampo sono Seedorf, Flamini, Gattuso e Ambrosini; retroguardia affidata a Thiago Silva e Nesta.

Serie A 12a giornata: fotogallery

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In attesa del ricco posticipo di questa sera, è andata in scena non senza sorprese la dodicesima giornata della Serie A. Non è più una sorpresa l’Udinese di Guidolin, che dopo un avvio stentato sta finalmente dimostrando sul campo i propri valori. Un Di Natale in giornata di grazia ha trascinato i suoi alla vittoria contro il Lecce, siglando tre dei quattro gol (l’altro è di Floro Flores) che consentono ai bianconeri di raggiungere quota 17 in classifica.

Stesso punteggio per il Palermo, che si assicura il derby di Sicilia contro il Catania, grazie soprattutto alla tripletta di Pastore, sempre più determinanante nel gioco dettato da Delio Rossi. A 17 punti anche il Genoa, alla seconda vittoria consecutiva dell’era Ballardini. A farne le spese è il Cagliari che si arrende ad una rete di Ranocchia, quando mancano ormai pochi minuti al triplice fischio finale.

Serie A 12a giornata: Pastore a Palermo, Di Natale a Udine. E’ standing ovation

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Fiorentina-Cesena 1-0
Juventus-Roma 1-1
Lazio-Napoli 2-0
Bari-Parma 0-1:
32′ pt Candreva (P)
Bologna-Brescia 1-0: 13′ st Di Vaio (B)
Cagliari-Genoa 0-1: 38′ st Ranocchia (G)
Palermo-Catania 3-1: 33′ pt, 2′ st e 40′ st Pastore (P); 1′ st Terlizzi (C)
Sampdoria-Chievo 0-0
Udinese-Lecce 4-0: 11′, 24′ e 40′ pt Di Natale (U); 10′ st Floro Flores (U)
Inter-Milan ore 20.45

Serie A 12a giornata: Lazio – Napoli 2-0

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Anticipo della dodicesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Roma:
Lazio-Napoli 2-0
Reti: 15′ pt Zarate (L), 16′ st Floccari (L)

Napoli formato trasferta, dice il calendario e ribadisce la tenuta blu scuro degli uomini di Mazzarri; Lazio vogliosa di tornare al successo interno dopo l’amaro epilogo del derby di sette giorni fa. Nel 4-2-3-1 scelto da Reja trovano spazio Zarate, Hernanes e Mauri alle spalle di Floccari. Partenopei schierati nel 3-4-2-1 tradizionale: Hamsik e Lavezzi il supporto garantito all’unica punta Cavani. Sotto il sole di Roma, l’ex Reja è chiamato a invertire il trend delle ultime giornate (due sconfitte di fila) mentre il club di De Laurentiis vuole confermarsi forza in grado di competere per le prime posizioni.

A conti fatti, all’Olimpico va in scena l’ennesimo big match di giornata. Biancocelesti pimpanti dall’inizio: fanno la partita e cercano di vanificare le iniziative ospiti con fraseggi lineari che non sfociano in palle gol per l’ottima tenuta di Cannavaro e compagni. Napoli sul velluto all’8′, quando Lavezzi lanciato al limite si gira e conclude di destro. Muslera blocca. Hernanes stenta, Mauri trascina: al 15′ Lazio in vantaggio grazie a Zarate che raccoglie l’invito del proprio capitano e conclude alle spalle di De Sanctis con un diagonale che non lascia scampo all’estremo partenopeo.