Serie A recupero 22a giornata: Bologna – Roma 0-1

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Recupero della ventiduesima giornata di serie A.
Stadio Dall’Ara, Bologna:
Bologna-Roma 0-1
Rete: 45′ pt De Rossi (R)

Ripartire dal sedicesimo minuto di una sfida interrotta per abbondante nevicata che aveva reso impensabile lo svolgimento di un incontro che pure si ebbe l’ardire di provare a disputare. Nel frattempo, in meno di un mese, pare sia stata riscritta la storia: mentre il percorso dei felsinei è tornato a stabilizzarsi in barba a vicende societarie che hanno tenuto banco nella prima parte della stagione (e che sono costate ai rossoblu tre punti di penalizzazione), a Roma c’è stato il terremoto. Tre partite consecutive, altrettante sconfitte: filone in seguito al quale non solo i giallorossi hanno salutato in maniera definitiva ogni ambizione scudetto e compromesso in maniera seria il passaggio del turno in Champions League ma hanno fatto seguito una serie di contestazioni alla squadra da parte della tifoseria e le dimissioni di Claudio Ranieri. Romano e romanista, il testaccino s’è accollato da gran signore colpe e responsabilità che hanno radici assai più profonde e annidano altrove.

Senza il supporto di una società che vegeta e con l’impossibilità di cacciare tutti e ventiquattro gli uomini che compongono la rosa, Ranieri ha optato per assurgersi a capro espiatorio. Gli subentra Vincenzo Montella con l’obiettivo di salvare il salvabile e la consapevolezza che, accada quel che accada, il meno colpevole sarà alla fine proprio l’Aeroplanino. Poco tempo per invertire il trend e quell’idea neppure troppo celata: ripartire dagli schemi e dal modulo di Luciano Spalletti senza per questo fare tabula rasa. Un tassello alla volta, una modifica dietro l’altra, gara su gara.

Napoli – Catania 1-0: fotogallery

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Chi si aspettava un calo fisico e nervoso da parte del Napoli, dopo l’impegno di giovedì sera in Europa League e dopo la conferma della squalifica di Lavezzi, sarà rimasto deluso. Vero è che i partenopei nell’ultima parte della gara hanno concesso qualcosa al Catania, come è vero che l’assenza del Pocho si è fatta sentire in fase di costruzione del gioco, ma gli uomini di Mazzarri sono comunque scesi in campo con la determinazione giusta per portare a casa i tre punti.

Nonostante la stanchezza, nonostante le assenze, nonostante il rigore sbagliato da Cavani, il Napoli si conferma la seconda forza del campionato, mantenendo invariato il distacco dal Milan capolista. Il gol di Zuniga dà il giusto morale alla squadra azzurra, chiamata ad affrontare proprio i primi della classe nel posticipo del prossimo turno.

Serie A 26a giornata: Napoli – Catania 1-0

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Posticipo della ventiseiesima giornata di serie A.
Stadio San Paolo, Napoli:
Napoli-Catania 1-0
Rete:
25’ pt Zuniga (N)

Che lo stadio San Paolo regali tali colpi d’occhio in occasione delle sfide interne del Napoli non è più né meraviglia né sorpresa. Il merito della formazione di casa, fino a oggi, è stato quello di ottimizzare ciascuna qualità e consentire al pubblico – si mangia pane e calcio, nel capoluogo campano – di andare con i sogni ben oltre ogni rosea aspettativa. Di fronte alla marcia trionfale verso il mantenimento del secondo posto appena dietro il Milan – prossima settimana, di lunedì sera, lo scontro diretto tra prima e seconda a San Siro – il rigenerato Catania di Simeone a cui va riconosciuto il merito di aver riportato in terra scula i tre punti e a cui va dato credito per la prova di carattere e temperanza cui i suoi ci stanno abituando.

Mazzarri opta per il consueto modulo che ha in Cavani la punta di riferimento: in difesa manca lo squalificato Campagnaro al posto del quale viene lanciato Santacroce; coppia di mediana composta da Hamsik e Sosa, l’ex di turno Mascara si accomoda in panchina. La replica di Simeone lascia basiti fin dal pre partita: l’argentino sceglie di rinunciare a Maxi Lopez e e schiera quale terminale offensivo Bergessio alle cui spalle agiscono Gomez, Schelotto e Martinho.

Serie A 26a giornata: fotogallery

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Il Milan risponde prontamente alla vittoria dei cugini nerazzurri e ristabilisce le giuste distanze in classifica, battendo un Chievo che fino alla fine ha sperato di strappare un punto prezioso ai primi della classe. Ibrahimovic nell’occasione resta a secco, ma si veste da assist-man per piazzare il passaggio che porta Robinho al primo gol della gara.

I padroni di casa risorgono al minuto numero 61, quando Fernandes sigla la rete del pareggio, ma poi devono arrendersi alla voglia di vincere del Milan e ad un Pato lasciato in panchina per tre quarti di gara. Il Papero entra, segna e si spoglia, beccandosi un’ammonizione quanto mai gradita.

Serie A 26a giornata: Roma, è resa. Il Milan vince, la Lazio pure

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Bologna-Palermo 1-0GALLERY
Inter-Cagliari 1-0GALLERY
Lecce-Juventus 2-0
Chievo-Milan 1-2: 25′ pt Robinho (M), 16′ st Fernandes (C), 37′ st Pato (M)
Fiorentina-Sampdoria 0-0
Genoa-Roma 4-3:
6′ pt Mexes (R), 16′ pt Burdisso (R), 6′ st Totti (R), 7′ st e 29′ st Palacio (G), 23′ st e 40′ st Paloschi (G)
Lazio-Bari 1-0: 6′ pt Hernanes (L)
Parma-Cesena 2-2: 31′ pt Rosina (C), 19′ st rig. Crespo (P), 34′ st Sammarco (C), 44′ st Palladino (P)
Udinese-Brescia 0-0
Napoli-Catania
ore 20.45

Lecce – Juventus 2-0: fotogallery

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Mesbah e Bertolacci, chi sono costoro? Solo due nomi come tanti, se paragonati ai vari Buffon, Chiellini, Krasic, Aquilani, Del Piero e compagnia bella. Eppure a riempire il tabellino dei marcatori dell’anticipo dell’ora di pranzo ci sono proprio questi due nomi. Alla vigilia di Lecce-Juventus Delneri aveva parlato di partita della svolta e chissà quanti tifosi bianconeri avranno cominciato ad esibirsi in scongiuri di ogni tipo, considerando che ad ogni promessa del tecnico corrisponde poi un momento di appannamento della squadra (ricordate quando parlava di scudetto poco prima di Natale?).

La svolta non c’è stata ed anzi la Juve ha incassato due sonori schiaffoni contro una squadra che cerca punti utili per la salvezza. Davide contro Golia, a giudicare dai nomi in campo, con Golia che esce ancora una volta battuto ed è costretto a rivedere le proprie ambizioni.

Serie A 26a giornata: Lecce – Juventus 2-0

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Anticipo della ventiseiesima giornata di serie A.
Stadio Via del Mare, Lecce.
Lecce-Juventus 2-0
Rete:
32′ pt Mesbah (L), 3′ st Bertolacci (L)

Testa coda, ma neppure troppo. Nel senso che la Juventus – troppo in alto – non c’è nè il Lecce, per la verità, se la passa tanto male, visto che ia ruota gli vanno incontro un poker di formazioni. Se nella vigilia della sfida odierna qualcuno se la passava male, in ogni caso, erano proprio i salentini, costretti per l’occasione a sperimentare una linea difensiva inedita e obbligata: i quattro davanti a Rosati sono Donati, Fabiano, Ferrario e Brivio; in assenza di Giacomazzi, inoltre, il ruolo di regista arretrato va a Vives che è affiancato in mediana da Munari, Grossmuller, Bertolacci e Mesbah.

Panchina per Corvia e unico terminale offensivo Di Michele, sul quale sono caduti i favori di mister De Canio. Del Neri, al contrario, gode per una delle poche volte in stagione di problemi di abbondanza ma sceglie di dare fiducia in toto all’undoici reduce dalla vittoria bianconera contro l’Inter. Quattro difensori in linea, con Sorensen e Chiellini sulle corsie esterne e Barzagli a far coppia con Bonucci al centro della retroguardia. A centrocampo Krasic e Marchisio sulle corsie laterali mentre in mezzo ci finiscono Melo e Aquilani. Matri e Toni, là davanti, non si toccano.

Inter – Cagliari 1-0: fotogallery

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L’Inter soffre nel secondo anticipo della ventiseiesima giornata di campionato, ma alla fine riesce a mettere in tasca tre punti importanti nella rincorsa al Milan capolista. L’avversaria di turno era un Cagliari che sembra aver assorbito al meglio la partenza di Matri e che continua la sua rincorsa ad una posizione comoda di classifica.

A fare la differenza tra nerazzurri e rossoblu è la rete messa a segno da Ranocchia (in fuorigioco) al 7′ minuto del primo tempo. Poi i padroni di casa hanno avuto qualche occasione per arrotondare il risultato, ma nel finale di gara hanno dovuto stringere i denti per portare a casa il risultato e dare un senso alla lunga rincorsa sui cugini. Ora i punti del distacco dal Milan sono solo due, mentre il Napoli è sfrattato dalla seconda posizione in attesa delle gare di domani che potrebbero cambiare nuovamente la situazione.

Serie A 26a giornata: Inter-Cagliari 1-0

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Anticipo della ventiseiesima giornata di serie A.
Stadio Meazza di San Siro: Milano.
Inter-Cagliari 1-0
Rete:
7’ pt Ranocchia (I)

Sudando le proverbiali sette camicie l’Inter ha battuto per 1-0 il Cagliari portandosi a -2 dal Milan e riaprendo un campionato che sembrava in parte chiuso. Il Cagliari ci ha provato ed è stato anche sfortunato, per via della rete subita da Ranocchia in netta posizione di off side.

Si affrontano al Meazza due squadre in salute, l’Inter spera di proseguire la scalata alla vetta, mentre il Cagliari confermare i progressi mostrati con il Chievo. Nerazzurri reduci dalla vittoria di Firenze firmata da Pazzini, sardi praticamente salvi e senza grandi motivazioni di classifica, ma con una gran voglia di far bene. Leonardo opta per il tridente Eto’o, Pazzini e Pandev, mentre Stankovic e Cambiasso sono a mezzo servizio, Donadoni risponde con il 4-3-1-2 con Cossu tre quartista e le due punte Nene-Acquafresca

Bologna – Palermo 1-0: fotogallery

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Il Bologna continua a volare, il Palermo si arrende perla seconda volta consecutiva: questo dice il primo anticipo della ventiseiesima giornata di campionato tra due squadre che inseguono obiettivi diversi. Il primo tempo non regala emozioni all’infreddolito pubblico del Dall’Ara, con gli ospiti decisamente più propositivi ed i rossoblu pronti a rispondere di rimessa.

Al minuto numero 58 c’è l’episodio che cambia gli equilibri della gara: il rosanero Garcia rimedia un doppio giallo e finisce sotto la doccia con abbondante anticipo, regalando così un evidente vantaggio ai padroni di casa.

Serie A 26a giornata: Bologna – Palermo 1-0

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Anticipo della ventiseiesima giornata di serie A.
Stadio Dall’Ara, Bologna:
Bologna-Palermo 1-0
Rete:
45′ st Paponi (B)

Due formazioni in salute e capaci di potre sfruttare a proprio vantaggio ciascuna delle virtù insite nelle rispettive rose: il Bologna di Alberto Malesani e il Palermo di Delio Rossi si affrontano nella consapevolezza di poter fare risultato pieno e di poter, al contempo, sfruttare le potenzialità dei reparti offensivi che, oltre a essere ben amalgamati e in grado di sfruttare schemi di differente natura godono anche della classe indivisuale di punte che sanno incidere e lasciare una traccia indelebile alla prima giocata utile. Detto dell’imprevedibilità e del genio, va anche ricordato che entrambe le squadre sono alla ricerca del riscatto dopo i k.o contro SampdoriaFiorentina. Il tecnico rossoblù opta per un 4-3-1-2 con Ramirez dietro le due punte, confermatissime, Meggiorni e Di Vaio.

Per Rossi, emergenza in dfiesa, ovvero il reparto che sat funzionando male e per il quale lo stesso patron Zamparini ha rivolto pesanti critiche al proprio allenatore. L’ex laziale sceglie una retroguardia a  tre con Bovo, Andelkovic e Munoz. Esterni a centrocampo Nocerino e Garcia. In attacco c’è Hernandez. Si comincia ma la gara dura appena 2′: un problema all’illuminazione dello stadio costringe De Marco a fermare temporaneamente la partita. Dopo 5 minuti di stop circa, si riprende. I 45′ iniziali sono all’insegna di combattività e grinta, si fatica – tuttavia – a creare azioni da gol importanti.

Sampdoria – Genoa 0-1: fotogallery

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La neve aveva impedito a Genoa e Sampdoria di confrontarsi nel posticipo della diciassettesima giornata di campionato, quando le due compagini liguri non erano ancora state stravolte dal mercato invernale. E rieccole le genovesi nel recupero che doveva decidere chi tra le due avrebbe avuto la possibilità di regalare gioia a mezza città, con tanto di sfottò destinati a continuare fino al prossimo derby.

Una stracittadina tra due squadre che erano partite con ben altri obiettivi, forti di rose costruite per dar fastidio alle grandi. Ma il Genoa non ha saputo sfruttare l’organico costruito da Preziosi nel corso della campagna acquisti estiva, mentre la Samp si è ritrovata nel giro di qualche mese a dover rinunciare a due dei pezzi da novanta (Cassano e Pazzini), che nelle ultime stagioni avevano regalato parecchie soddisfazioni alla Genova doriana.

Serie A recupero 17a giornata: Sampdoria – Genoa 0-1

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Recupero della diciassettesima giornata di serie A.
Stadio Marassi, Genova:
Sampdoria-Genoa 0-1
Rete:
9’ st Rafinha (G)

Il Marassi imbiancato di un paio di mesi fa consentì ai genovesi di godersi una giornata di neve (con annessi impicci) ma precluse al derby una cornice consona allo svolgimento di uno spettacolo annunciato. Stracittadina con tifoserie capaci di darsi battaglia a colpi di coreografie, di consueto, mentre ripiegando nell’infrasettimanale è di conseguenza venuta meno anche parte dello spettacolo garantito dagli assidui frequentatori delle due curve.

Il recupero della diciassettesima giornata dà il là alla stracittadina numero 103 tra due squadre che hanno assunto, dopo i botti del mercato di riparazione, due fisionomie assai distinte rispetto a quelle che avevano abituato l’inizio di stagione. Lo stato di forma delle due genovesi non è ottimale: Samp reduce da una vittoria scaccia crisi, Genoa di ritorno da Bari con un punticino che non ha entusiasmato. Il campo: Di Carlo è costretto a rinunciare a Semioli, Biabiany, Padalino e Pozzi: il tecnico  opta per Guberti alle spalle di Maccarone e Macheda. Ballardini si affida al 4-4-2 con Palacio e Floro Flores di punta. Campo in condizioni pessime.

Fiorentina – Inter 1-2: fotogallery

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Due occasioni in quattro giorni per avvicinarsi al Milan capolista. Due occasioni per dimostrare al mondo intero che lo scudetto è ancora cucito sulle maglie nerazzurre. Un’occasione persa, contro una Juve determinata e compatta nel posticipo della venticinquesima giornata di campionato, un’occasione centrata in pieno nel recupero della diciassettesima giornata, contro una Fiorentina che pure aveva mostrato segni di ripresa nella trasferta di Palermo.

L’Inter vince e si porta in terza posizione a soli cinque punti dai cugini rossoneri. L’Inter vince, ma non convince di fronte ad una Fiorentina che nel corso della prima frazione di gioco avrebbe meritato qualcosa in più. In realtà a portarsi in vantaggio erano stati proprio gli ospiti, grazie ad una sfortunata autorete di Camporese, che intercettava il cross in mezzo di Eto’o e spediva alle spalle di Boruc.