Lite Cassano – Garrone: addio pace, si passa alle carte bollate

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Ormai il divorzio è ufficiale, e si passa nelle mani degli avvocati. Ad Antonio Cassano non è andata giù la battuta del presidente Garrone sulla “cassanite“, ed ha capito che non ci sono più le condizioni per fare pace. E allora, da bravo attaccante, riparte in contropiede.

La storia tra Cassano e la Sampdoria si può dire ufficialmente finita. Secondo il calciatore il litigio è stato solo un pretesto per mandarlo via, in quanto il suo contratto pesava troppo nel bilancio societario e secondo lui non andava alla famiglia Garrone di spendere così tanto per un solo calciatore. Non solo. Secondo la memoria difensiva dei suoi avvocati, questa versione viene confermata dal fatto che per due volte, una orale ed una via email, il presidente aveva accettato le scuse del calciatore, per poi ritrattare dopo poche ore.

Cagliari, Marchetti chiede il risarcimento danni alla società

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Quest’estate era il portiere più richiesto al mondo, anche più dell’acciaccato Buffon. Oggi le sue presenze in campionato sono ferme a zero e di lui non si sente più parlare. Federico Marchetti è passato dalle stelle alle stalle a causa di qualche intervista rilasciata nelle settimane appena successive al Mondiale, dimostrando apprezzamento per l’interessamento di club come la Sampdoria e l’Arsenal.

Frasi abbastanza innocenti a cui si associava qualche sbilanciamento di troppo che non è piaciuto al presidente Cellino che, di tutta risposta, non solo ha rifiutato ogni offerta arrivatagli per il calciatore, ma ha anche chiesto che Marchetti fosse messo fuori squadra (anche se ufficialmente risulta come terzo portiere).

Liverpool, l’ex proprietario Hicks è una furia: chiesti un miliardo di danni

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Mentre i tifosi del Liverpool esultavano alla notizia della cessione della società alla franchigia che controlla i Boston Red Sox, l’ex proprietario Hicks torna all’attacco e si scaglia contro tutti, in particolare contro la Royal Bank of Scotland, rea di avergli messo i bastoni tra le ruote. Per questo aveva inizialmente deciso di chiedere i danni per un miliardo di sterline, anche se qualche ora dopo i suoi collaboratori sono riusciti a calmarlo e a momentaneamente “congelare” la richiesta.

Queste le parole di Hicks in conferenza:

Avevamo i fondi per pagare la RBS, ma il presidente e gli impiegati hanno cospirato contro di noi. Non ci consentono di estinguerlo (il debito da 237 milioni, ndr), e so esattamente perché. Questo è stato un complotto organizzato protratto per mesi tra la RBS e Broughton.