Arbitri OK per la prima di campionato

La prima partita di campionato è sempre legata alla tensione dell’esordio per cui è facile che le pressioni riversate sui giocatori si trasformino in pressione anche sul team arbitrale. Invece, secondo quanto riportato dai giornali sportivi, sugli arbitri non c’è niente da dire. 

Dossier Juventus, ecco gli episodi denunciati

Questa mattina vi avevamo anticipato che la Juventus aveva preparato un dossier in cui venivano segnalati i torti subiti dall’inizio del campionato per provare che gli arbitri ce l’hanno con la Juve. Da quanto si vociferava in mattinata però, questo rapporto non sarebbe stato reso noto fino alla fine del campionato. Ma il segreto è durato poco visto che dopo due ore eccolo spiattellato online.

Juventus, Conte attacca gli arbitri

Clima infuocato al Tardini – a dispetto delle temperature gelide – al fischio finale di Parma-Juventus, recupero della ventunesima giornata di campionato. A lamentarsi con forza è Antonio Conte, che attacca l’arbitro Mazzoleni, reo di non aver concesso due rigori ai bianconeri:

Penso che si abbia paura a dare rigori alla Juve e non voglio appellarmi ai singoli episodi. Le situazioni di oggi le ho già viste in campo. Per il Parma non c’è niente, anzi c’è una simulazione di Giovinco che avrebbe meritato il giallo. Su Giaccherini e Pirlo le immagini si commentano da sole.

Amichevoli: un buon Milan battuto ai rigori dal Bayern

Foto: AP/LaPresse

Meglio del previsto. Con queste tre parole si può riassumere l’amichevole di lusso di ieri sera tra Milan e Bayern Monaco. I rossoneri, molto più indietro con la preparazione (in Germania il campionato comincerà tra 10 giorni) non hanno demeritato affatto contro i bavaresi, ed hanno ceduto soltanto alla lotteria dei rigori.

La gara di ieri era molto più di un’amichevole visto che in palio c’era l’Audi Cup e le squadre a disputarsela erano, oltre a Milan e Bayern, anche Barcellona ed Internacional di Porto Alegre (anche nell’altra semifinale i blaugrana si impongono ai rigori). Alla fine dei 90 minuti il tabellone dice 1-1, anche se gran parte del merito va al solito super-Abbiati.

Coppa America 2011: Paraguay – Venezuela 5-3 d.c.r.

Foto: AP/LaPresse

Il Paraguay accede alla finale di Coppa America, anche se questo traguardo è davvero poco meritato. La squadra biancorossa infatti, oltre a non aver vinto nemmeno una partita finora (5 pareggi su 5, ed ha passato il turno solo grazie ai rigori), non ha mostrato nemmeno un buon gioco, tanto che il Venezuela in questa semifinale avrebbe ampiamente meritato il passaggio del turno.

La squadra di Martino è molle, sembra quasi che dia per scontata la vittoria, e così in 120 minuti ne gioca appena una trentina. Ben diverso invece è l’approccio alla gara dei venezuelani, pericolosi sin dal primo tempo. Almeno un paio di volte avrebbe meritato di andare in gol, compresa una in cui la rete si gonfia davvero, ma l’arbitro annulla per fuorigioco.

I rigori? Meglio farli tirare ai gregari

Una volta c’era la monetina o, nel migliore dei casi, la ripetizione della partita. E una volta c’era l’Italia fortunata. Poi arrivarono i calci di rigore ed il termine fortuna sparì dal dizionario della lingua italiana.

Solo questione di buona o cattiva sorte? No, secondo la Open University, che ha studiato le gare più importanti finite ai rigori, elaborando una particolare teoria sui motivi che determinano la sconfitta di una squadra.

A sentire il professor John Billsberry, autore della ricerca e fondatore di un sito internet dedicato proprio al tiro dal dischetto, la vittoria o la sconfitta di una squadra dipendono dai giocatori che si assumono la responsabilità di calciare il penalty. Bella scoperta! Tutto qui? Ci aspettavamo qualcosa di più da un docente universitario! Ovviamente non è come sembra. Secondo la teoria di Billsberry i giocatori più famosi (e anche più pagati, perché no?) non dovrebbero mai presentarsi all’appuntameno con la lotteria dei rigori, perché è scontato che siano chiamati a sopportare pressioni maggiori rispetto a quelli meno quotati. Facile no?

Le 12 regole più assurde del calcio

A soli 4 giorni dalla sconfitta contro l’Olanda (che brucia ancora), la Gazzetta dello Sport ha intervistato l’ex arbitro Daniele Tombolini, a proposito del gol alquanto “dubbio” di Van Nisterlrooy. Ma anzichè una valutazione tecnica, Tombolini ha rilanciato, elencando una serie di regole del calcio molto singolari, di cui in pochissimi sono a conoscenza.

Le regole riguardano fatti accaduti realmente in qualche angolo remoto del mondo, e sono eventi abbastanza rari, ma per quanto possano sembrar strani, e a volte anche assurdi, state certi che il regolamento Fifa li prevede.

Italia-Francia 6-4: Campioni del Mondo. Ed ora il bis, please!

Volutamente abbiamo atteso questa settimana per raccontare uno dei momenti più emozionanti per il calcio italiano, l’ultima delle partite storiche in ordine di tempo vissute tutti insieme appassionatamente.
Che sia di buon auspicio per gli azzurri che si apprestano a farci vivere l’ennesima avventura, nella speranza che l’epilogo sia il medesimo, nonostante l’assenza del nostro capitano.
Preparatevi dunque ad asciugare una lacrima, che sono certa scorrerà sul vostro volto proprio come quella sera, perché oggi, ragazzi, andiamo a raccontare un pezzo di storia d’Italia, un pezzo della nostra storia personale ed una emozione difficilmente uguagliabile dal punto di vista sportivo.