Gigi Buffon difende Brkic: “Espulsione e rigore? Regola troppo severa”

La Juventus campione d’Italia si trova a dover affrontare l’ennesima polemica. A far discutere questa volta è il rigore assegnato alla Vecchia Signora contro l’Udinese, ma ancor più l’espulsione del numero uno Brkic per presunto fallo su Giovinco. A difendere il portiere dei friulani è Gigi Buffon, che – da buon portiere – non è affatto d’accordo sulla regola che prevede rigore più rosso diretto in situazioni simili.

Pierluigi Collina: “Rigore ed espulsione, regola da rivedere”

L’attaccante vola verso la porta, il portiere abbandona i pali e frana sui piedi del portatore di palla, impedendogli di concretizzare l’azione: calcio di rigore netto ed espulsione per l’estremo difensore. Una situazione che penalizza doppiamente la squadra che si difende, a causa di regola forse troppo severa che crea non poche discussioni nei salotti televisivi. A schierarsi contro la norma del “rigore più rosso” è anche Pierluigi Collina, eletto designatore arbitrale Uefa nel 2010 ed ora portavoce della richiesta di abolizione della regola in questione:

Non è sufficiente dare un calcio di rigore restituendo la chiara occasione da rete, senza alterare, con l’espulsione, il resto della partita? C’è un movimento contro questo tipo di sanzione: quest’anno potrebbe essere la volta buona. In occasione di chiara occasione da rete non ci sarebbe l’espulsione, ma l’ammonizione se il giocatore è intervenuto sul pallone, mentre resta il rosso per i falli fuori area.

Arbitraggi 9^ giornata: il rigore per l’Atalanta è un po’ troppo generoso

Ci risiamo. Come contro il Catania, si ripete l’episodio del rigore che a velocità normale sembra esserci, ma che visto al replay si vede che non c’è. Per fortuna che Castellazzi lo ha parato, altrimenti sarebbe accaduto di tutto. Fatto sta che l’Inter è davvero sfortunata perché nel contatto a velocità normale Chivu cade un po’ goffamente su Marilungo ed il guardalinee che è lì vicino segnala un rigore che Valeri in un primo momento non aveva nemmeno fischiato.

C’è da dire però, a dispetto dei complottisti anti-Inter, che i nerazzurri sono stati salvati dalla benevolenza dell’arbitro che all’inizio del secondo tempo risparmia il secondo cartellino giallo a Stankovic. Il serbo infatti, già ammonito, commette un fallo antisportivo fermando con il braccio Schelotto. Senza la prima ammonizione questo sarebbe stato giallo, ma Valeri ha preferito evitare che l’Inter rimanesse in 10. Se ci fosse la conclamata congiura contro i nerazzurri, l’arbitro non avrebbe avuto occasione migliore per danneggiarli.

Arbitraggi 34^ giornata: Bergonzi troppo severo con la Juve, Damato dimentica la regola del vantaggio

Foto: AP/LaPresse

Il sabato di Pasqua non è stato molto prolifico per gli arbitri italiani, forse perché non vedevano l’ora di raggiungere le famiglie per le vacanze. La giornata di campionato numero 34 consente di ottenere molti spunti di discussione su cui l’Ifab e l’associazione arbitri italiani dovrebbero discutere perché altrimenti le polemiche non finiranno mai.

Ad esempio bisogna avere una regola chiara su ciò che è accaduto in Palermo-Napoli, in cui l’arbitro Damato fischia un rigore netto in favore dei rosanero, senza però aspettare di vedere se il vantaggio si concretizza. Ed infatti un’azione più concreta di un gol, quello di Nocerino che due secondi dopo il fischio insacca, non c’è. Per sua fortuna Bovo ha poi segnato, altrimenti le polemiche sarebbero durate fino alla fine del campionato.

Calcio di rigore

Foto: AP/LaPresse

Calcio di rigore

Il calcio di rigore è una sanzione che segue una delle 10 infrazioni della punizione diretta commessa all’interno dell’aria di rigore del difendente. Una rete può essere segnata direttamente dal calcio di rigore. I calci di rigore possono essere calciati anche alla fine di una partita conclusasi con un pareggio, ed eventualmente a seguito dei tempi supplementari.

Neymar ed il cucchiaio mancato (video)

E’ considerato uno degli astri nascenti del calcio brasiliano e, nonostante i suoi 18 anni, molti club fanno la fila per assicurarsene le prestazioni. Il Chelsea sarebbe disposto a mettere sul tavolo della trattativa qualcosa come 20 milioni di euro per portarlo a Londra, ma il presidente del Santos non vuole proprio saperne di liberarsi del suo giovane talento. Parliamo di Neymar, l’attaccante che Pelè ha indicato come suo successore e che Dunga invece non ha neppure preso in considerazione per i mondiali sudafricani, attirandosi parecchie antipatie.

Un vero fuoriclasse, dunque, sebbene abbia ancora molto da imparare, specie per quanto riguarda l’esecuzione dei calci di rigore. La riprova? Basta guardare cosa ha combinato nella gara contro il Vitoria, quando – dopo aver realizzato la rete del vantaggio per il Santos – si è procurato un calcio di rigore, presentandosi poi sul dischetto. E allora? E allora cucchiaio alla Totti, ma con esito completamente diverso>: il portiere avversario non è caduto nella trappola ed è rimasto in piedi fino alla fine, parando agevolmente il tiro. Insomma, una figuraccia colossale! Vogliamo fargli vedere come si calcia un rigore a cucchiaio?

Italia-Francia: il fotoracconto

Ci sono emozioni che è difficile raccontare attraverso le parole. Pensate forse che la battaglia di ieri sera contro la Francia sarebbe stata vissuta meno intensamente da parte nostra, se priva di commento?

Credo proprio di no. E allora riviviamole insieme le emozioni del trionfo, dando spazio alle immagini più belle di una serata che poteva rappresentare un incubo e che si è trasformata invece nella più dolce delle realtà. E senza biscotto!

Donadoni mischia ancora le carte rispetto alla gara contro la Romania. Cassano, eletto a salvatore della patria, viene buttato nella mischia. Gattuso viene riproposto in mezzo al campo a contrastare la veemenza dei francesi.

Samp-Juve 3-3: Del Piero capocannoniere (per ora)

E’ giunta l’ora! Oggi finalmente conosceremo il nome della Regina del campionato, in un duello a distanza che correrà per novanta minuti sull’asse Parma-Catania. Di fronte alla lotta scudetto tutto passa il secondo piano, persino una gara giocata in anticipo per non “disturbare” la visita del Papa a Genova.

Ma Sampdoria e Juventus ce l’hanno messa tutta per attirare l’attenzione sullo stadio Marassi, giocando una gara a viso aperto, in cui i punti in palio non servivano a muovere una classfica già pienamente soddisfacente per entrambe.

Alla fine il campo dirà 3-3 ed il risultato rispecchia in pieno una gara ben giocata e ricca di emozioni, con tre rigori assegnati e magie da una parte e dall’altra che valevano, come si suol dire, il prezzo del biglietto.