Zeman come Moggi: “revocate lo scudetto all’Inter”

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Clamoroso! Per una volta Zeman e Moggi sono d’accordo su qualcosa, la revoca dello scudetto all’Inter. E se due personaggi così diversi e così opposti nel vedere il calcio convergono su una posizione, significa che c’è davvero qualcosa di grave sul conto dell’Inter.

Credo che sia giusto revocare lo scudetto 2006 all’Inter. Questo è un mio parere, ma le intercettazioni dimostrano che qualcosa è successo

ha dichiarato il neo tecnico del Pescara che ha confermato quanto di buono si diceva sul personaggio di Facchetti, anche se le leggerezze commesse in occasione delle intercettazioni non si possono perdonare.

Scudetto 2006: domani revoca o conferma per l’Inter

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Domani si decide. Gli animi si scaldano, ma la doccia fredda arriva per i tifosi juventini: il famoso scudetto del 2006, quello dato all’Inter, non verrà riassegnato alla Juventus. Le colpe di Moggi e soci, che peraltro sono stati radiati dal calcio poche settimane fa, sono troppo evidenti per poter riassegnare un titolo con troppe ombre ad un club che, almeno, ha dimostrato di poter ripartire da zero.

Per questo l’unico dubbio rimane tra la conferma dello scudetto all’Inter, o al massimo la revoca, come quello del 2005, senza che venga assegnato a nessuno. Dopotutto, ricordiamo, quello del 2006 fu assegnato all’Inter per una questione di partecipazione alle coppe europee. Ora, a distanza di 5 anni, quella necessità non c’è più e perciò viene meno anche il motivo di assegnazione a tavolino di quello che, per anni, è stato definito “lo scudetto di cartone”.

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Brutte notizie per i nerazzurri Nella giornata di ieri sono arrivati nelle sedi di Inter e Genoa 4 deferimenti, due per le società e due per i loro presidenti (Moratti e Preziosi), che potrebbero stravolgere l’intera stagione 2009-2010.

Il problema riguardava la trattativa che ha portato Thiago Motta e Diego Milito all’Inter. Il presidente nerazzurro e quello genoano hanno portato avanti l’affare insieme, ma Preziosi non avrebbe potuto, visto che era sotto squalifica per 5 anni, e durante il periodo di squalifica un presidente non può avere nulla a che fare con la gestione societaria. Per capirci, è come se un calciatore squalificato scendesse in campo. Come in questo caso la partita verrebbe considerata nulla, allo stesso modo verrebbe annullata la trattativa che ha portato i due giocatori a Milano, e di conseguenza tutte le partite in cui almeno uno dei due è sceso in campo. In pratica tutte.