Julio Cesar rescinde con l’Inter, andrà al QPR

Julio Cesar non è più un giocatore dell’Inter. Lo ha comunicato in via ufficiale la società sul suo sito internet, annunciando la rescissione consensuale del contratto del portiere brasiliano. I nerazzurri erano preoccupati perché, dopo l’arrivo di Handanovic, si ritrovavano in casa due portieri titolari, con il brasiliano che però percepiva molto di più del suo collega sloveno. Ora però il problema è stato risolto, e Julio Cesar ed i suoi 4,5 milioni a stagione possono volare lontano da Milano.

Ancora guai in casa Lazio: sparito Matuzalem!

Non c’è pace per Lotito ed in generale per la Lazio. Dopo il caso Breno (arrestato e dunque non più acquistabile), quello Yilmaz (quasi preso ma poi mollato all’ultimo momento per un capriccio), ed i problemi con la giustizia di Mauri, ora spunta una nuova grana: Matuzalem. Il brasiliano infatti sarebbe già dovuto essere insieme alla squadra in ritiro ad Auronzo di Cadore, invece in questo momento non si sa bene dove sia.

Flamengo, Ronaldinho licenziato, ricorre in tribunale

E’ guerra aperta tra Ronaldinho ed il Flamengo. Le notti brave del calciatore sono state perdonate, il fatto che si presentasse ubriaco agli allenamenti pure, ma l’essere sparito per 48 ore di fila senza lasciar traccia di sé è stato veramente troppo. Ieri la dirigenza del club carioca ha deciso di rescindere il contratto dell’attaccante brasiliano per inadempienza, ma la faccenda è diventata bollente più per ciò che è stato detto dopo che per il licenziamento in sé.

Inter: Materazzi tornerà da dirigente, ma ha ancora qualche sassolino nella scarpa

Marco Materazzi, gran parte della carriera passata all’Inter, oggi si sfoga sulla pagine di GQ, parlando del trattamento ricevuto negli ultimi mesi dalla società che gli è entrata nel cuore. Per anni ha difeso i colori nerazzurri, ed aveva anche un altro anno di contratto davanti a sé. Quest’estate però gli è arrivata la comunicazione che non rientrava nei piani dell’allenatore e così ha deciso di rescindere il contratto. Una rescissione che dire amara è dire poco:

Me lo potevano dire prima. Invece l’ho saputo il giorno dopo la finale di Coppa Italia, quando ormai non avevo neanche il tempo di salutare i tifosi.

Adriano spiega i motivi dell’addio

Foto: AP/LaPresse

Di certo non si può dire che la seconda avventura di Adriano sul suolo italico sia da consegnare agli annali del calcio, un po’ per i chili di troppo che l’Imperatore ha portato con sé sull’aereo per Roma e un po’ per una componente di sfortuna che lo ha costretto ai box per lunghi periodi. Era arrivato la scorsa estate tra i clamori della piazza, sebbene fossero in molti a domandarsi i motivi di una scelta tanto azzardata da parte della società capitolina, che offriva una rivincita ad un campione dato ormai per finito.

Ed il tempo ha dato ragione ai detrattori, tanto che ora Adriano se ne torna al sole del Brasile, dopo aver risolto consensualmente il contratto che lo legava ai giallorossi. Di ieri la notizia dell’addio, di oggi le motivazioni da parte dell’attaccante:

Ero triste e ho deciso di tornare in Brasile, dove ho due figli che mi mancano troppo. Loro sono attaccatissimi a me e quando parlo con loro al telefono mi viene da piangere. Mi si potrebbe dire che potevo portarli qui ma non è così semplice, ma sarebbe stato un atto di egoismo da parte mia.

Adriano – Roma, è addio

Foto: AP/LaPresse

Nella giornata decisiva per il cammino della Roma in Champions League, arriva la notizia che un po’ tutti aspettavano: Adriano non fa più parte della rosa giallorossa, in virtù della rescissione contrattuale avvenuta proprio a poche ore dal fischio d’inizio della gara contro lo Shakhtar. A confermare la notizia arriva una nota del sito borsaitaliana.it:

La Roma e il calciatore Adriano Ribeiro Leite  rendono noto di aver raggiunto, in data odierna, l’accordo per la risoluzione consensuale anticipata del contratto economico per le prestazioni sportive dello stesso, la cui naturale scadenza era prevista al 30 giugno 2013.

Roma: altra “Adrianata”, la rescissione del contratto è ad un passo

Foto: AP/LaPresse

Ormai non ci sono più dubbi, il contratto tra Adriano e la Roma verrà rescisso a breve a causa del comportamento non professionale del calciatore. Hanno fatto bene i dirigenti giallorossi ad inserire questa clausola ad inizio stagione, ed anzi, siamo stupiti dal fatto che non l’abbiano esercitata prima.

Già il mancato rientro di Adriano, dopo tutte le notizie su di lui che arrivavano dal Brasile, sarebbe stato sufficiente a far saltare il contratto (è tornato con 4 giorni di ritardo), ma l’ex Imperatore ha deciso di peggiorare la situazione nella giornata di ieri. Grazie, pare, all’intercessione di Montella che vuol recuperarlo, al calciatore era stata data la possibilità di riprendere ad allenarsi con i compagni, ma prima di farlo doveva presentarsi ad una visita medica con il chirurgo che l’ha operato per vedere come il suo fisico stava reagendo all’intervento.

Roma, per Adriano pronto il licenziamento

Foto: AP/LaPresse

Quando è troppo è troppo. Ora che l’Unicredit ha acquisito voce in capitolo, e vuol dare in mano agli americani una squadra quanto più stabile possibile, vanno eliminati tutti gli elementi di disturbo, ed uno di questi è sicuramente Adriano.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è arrivata domenica, quando l’ex Imperatore anziché prendere il primo volo per la Capitale come aveva annunciato una settimana fa, ha rinviato come al solito la partenza. Se succede una volta passi, ma è già la terza, un po’ troppo per un calciatore che dice di essere cambiato.

Cassano, che fine farà?

Foto: AP/LaPresse

Le voci sul suo futuro si inseguono e cambiano ogni giorno, ma una cosa è sicura: Antonio Cassano non vestirà più la maglia della Sampdoria. La verifica di ieri con l’Arbitrato è stata rimandata a domani, massimo giovedì, e dunque entro questa settimana si saprà se il talento barese vedrà rescisso il suo contratto oppure no. In caso ciò non avvenisse, Garrone è stato molto chiaro: lo venderò. Il problema ora è: a chi?

L’Inter sembra essere la squadra in pole position, e secondo la modesta opinione del sottoscritto è lì che finirà. Milito o non Milito, Cassano offrirebbe l’imperdibile occasione di poter lasciare Eto’o al centro dell’attacco, come piace a lui, e far fare all’ex doriano la spalla proprio nel ruolo che al camerunense non va molto a genio, cioè quello di esterno sinistro che scende fino alla linea di centrocampo, ma si fa trovare pronto in area. Il tutto senza spendere un solo euro, tema su cui Moratti si è dimostrato fin troppo sensibile negli ultimi due anni. Cassano è poi interista di fede calcistica, e alla resa dei conti un dettaglio come questo può contare.

Lite Cassano – Garrone: addio pace, si passa alle carte bollate

Foto: AP/LaPresse

Ormai il divorzio è ufficiale, e si passa nelle mani degli avvocati. Ad Antonio Cassano non è andata giù la battuta del presidente Garrone sulla “cassanite“, ed ha capito che non ci sono più le condizioni per fare pace. E allora, da bravo attaccante, riparte in contropiede.

La storia tra Cassano e la Sampdoria si può dire ufficialmente finita. Secondo il calciatore il litigio è stato solo un pretesto per mandarlo via, in quanto il suo contratto pesava troppo nel bilancio societario e secondo lui non andava alla famiglia Garrone di spendere così tanto per un solo calciatore. Non solo. Secondo la memoria difensiva dei suoi avvocati, questa versione viene confermata dal fatto che per due volte, una orale ed una via email, il presidente aveva accettato le scuse del calciatore, per poi ritrattare dopo poche ore.

Emerson vicino al ritiro

La carriera del centrocampista Emerson sembra ormai volgere al termine. Dopo che lo scorso anno ha lasciato il Milan in anticipo rispetto alla scadenza del suo contratto, non si sapeva

Adriano, contratto rescisso

Finalmente la telenovela che ha visto protagonisti Adriano e l’Inter è terminata. Come preannunciato pochi giorni fa, il brasiliano ha lasciato l’Inter, stavolta per sempre. In un comunicato ufficiale la