Barcellona – Real Madrid 1-1: fotogallery

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Niente remuntada per il Real Madrid, sconfitto nella semifinale di andata di Champions League ed incapace di andare oltre il pareggio nel replay al Camp Nou. Sergio Ramos e Pepe non fanno parte dell’undici dei blancos perché squalificati, così come lo è Mourinho, che preferisce evitare la pioggia di Barcellona e godersi lo spettacolo in una più confortevole camera d’albergo.

Manca anche Ozil, fatto accomodare in panchina per far posto a Kakà. Higuain ha il compito di regalare speranze al pubblico ospite, mentre Ronaldo riconquista la maglia da titolare dopo lo stop punitivo in campionato. Dall’altra parte, Guardiola recupera Iniesta, grande assente nella gara di andata, e di gode il gioco fluido dei suoi, mentre il Real cerca di spezzare il lungo possesso palla dei padroni di casa (alla fine sarà 64% contro 36%).

Champions League: Barcellona – Real Madrid 1-1

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Semifinale di ritorno della Champions League.
Stadio Nou Camp, Barcellona:
Barcellona-Real Madrid 1-1
Reti:
9′ st Pedro (B), 19′ st Marcelo (R)

Qualificata per la finale di Londra (18 maggio): BARCELLONA
Attende la vincente di Manchester United-Schalke 04 (domani ore 20.45, andata 0-2)

Barcellona – Real Madrid 1-1

Josè Mourinho, squalificato, la guarda in hotel. Pep Guardiola, vigile e attento al Camp Nou, non perde di vista i suoi neppure per un istante. Sa che il Barcellona ha ipotecato la qualificazione alla finale di Champions nella gara di andata; sa che si tratta, nella sfida di ritorno, di poco più di una formalità. E se lo sa non è perchè sottovaluti gli avversari, tutt’altro: ma il tecnico blaugrana è ben cosciente di quale sia la forza dei calciatori di cui dispone in rosa. A tal punto grande, questo Barcellona, che leggerne i nomi dell’undici titolare e provare per gioco a saltare quello di Leo Messi significa, ugualmente, averne enorme rispetto. Poi, evidente, Messi c’è e aggiungere quel cognome a quello dei dieci notati in precedenza è come aver messo la più bella ciliegia di san Giovanni sulla torta alla panna di Emmanuele Forcone, pasticciere nostrano vicecampione del mondo.

L’impresa, semmai, sarebbe quella degli ospiti che, a causa delle due reti subite al Bernabeu nella sfida di andata, sono costretti a inseguire. Impostare. Segnare in fretta. Che avrà preparato quel satanasso di Mou? Iniziamo col dire che Guardiola recupera Iniesta e schiera una mediana di qualità: in attacco, i tre piccolini – di statura, ma conta poco – sono tutti al proprio posto. Pedro, Messi, Villa. Scelte obbligate tra le Merengues, lo impone lo svantaggio: Higuain punta di riferimento, trequarti dirompente con Cristiano Ronaldo e Kakà. Panchina per Ozil.

Champions League: Barcellona-Real, Mourinho se la prende già con l’arbitro

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Manca poco alla quarta e ultima sfida in pochi giorni tra Barcellona e Real Madrid, forse la più rovente, ed il fatto che la tensione cominci a salire si sente. José Mourinho si era ripromesso di non parlare per evitare nuove polemiche, ma siccome il suo silenzio stampa varrà soltanto per la conferenza pre-partita, ecco che la stoccata la invia lo stesso. Ovviamente al centro del suo mirino non poteva che esserci l’arbitro, il signor De Bleeckere, uno che di partite di Champions League ne ha arbitrate a decine.

Ma con Mourinho il fischietto belga non ha un buon rapporto a causa della semifinale dello scorso anno che, guardacaso (sembra lo facciano apposta per farlo arrabbiare), era proprio Barcellona-Inter, in cui le proteste non mancarono, ma lo Special One ne uscì lo stesso vincitore.

Mourinho: zero colpe nella disfatta del Real

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Real Madrid-Barcellona non si è conclusa al triplice fischio di mercoledì sera, ma continua a scaldare gli animi ed a occupare le prime pagine dei giornali. A gettare benzina sul fuoco, dopo lo sfogo di Mourinho e la denuncia presentata dal Barcellona – ci si mette il sito delle merengues, che pubblica una serie di fotogrammi, nei quali verrebbe dimostrata la parziale innocenza di Pepe, cacciato per fallo su fallo Dani Alves, mentre il brasiliano del Barça viene definito “tramposo” (imbroglione). Josè Mourinho non usa l’estintore e rincara la dose:

Chi critica le mie parole, critica le immagini. Chi fa una cosa del genere deve pensare che ci siano state delle modifiche con Photoshop o crede che i video siano stati ritoccati. Non è così e vado avanti, tranquillo come sempre. Quei filmati valgono più di mille parole.

Clamoroso: Mourinho non convoca Cristiano Ronaldo!

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Non dirà mai che lo fa per punizione, ma sembra questa l’unica motivazione per cui Cristiano Ronaldo non è stato convocato per la prossima partita di campionato del Real Madrid. A pesare è stato un evento che mai era capitato nella carriera di Mourinho, e cioè che un calciatore prendesse le distanze da lui. E’ accaduto al termine di Real-Barcellona di mercoledì scorso, quando il campione portoghese aveva affermato:

Non mi piace scendere in campo per giocare in questo modo, non mi piace questo stile ma è quello che c’è e non posso che adattarmi.

Parole dure nei confronti di un allenatore abituato ad essere osannato dal suo spogliatoio, nonostante il catenaccio con cui affronta le sfide importanti.

Il Barcellona pensa di denunciare Mourinho

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Ve lo avevamo riferito a poche ore dal termine del super-clasico di Champions League. Mourinho, allenatore del Real Madrid, si era scagliato contro la Uefa affermando che il Barcellona aveva troppo potere e per questo veniva favorita, facendo riferimento all’espulsione di Pepe che avrebbe condizionato la partita.

Non usa parole pesanti Guardiola, che era stato tirato in ballo dallo Special One che gli aveva detto di vergognarsi di tale vittoria, il quale ha affermato:

non è il Barcellona, ma l’arbitro a decidere i cartellini gialli e rossi.

Mourinho grida allo scandalo: il Barça ha troppo potere

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Bisogna saper perdere, ma lui, Josè Mourinho, forse era assente dai banchi di scuola quando la maestra insegnava questa importante lezione di vita. E allora eccolo materializzarsi davanti ai giornalisti al termine di Real Madrid-Barcellona di Champions League, il clasico più combattuto e discusso degli ultimi anni. Le merengues hanno appena beccato due sonori schiaffoni da quel furetto di Messi, mettendo così un piede nella finale di Londra del prossimo maggio. Mourinho non frena la rabbia e vomita tutto il suo malumore davanti ai microfoni:

Se dico quello che penso e che sento all’Uefa la mia carriera finisce oggi. Perché? Perché? Perché? Ho perso tre partite contro il Barcellona giocando in dieci. Perché tre anni fa con il Chelsea? Perché l’anno scorso con l’Inter? Perché oggi con il Real Madrid? Da dove viene questo potere?

Semifiale Champions League: Real Madrid Barcellona 0-2

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Semifinale di andata di Champions League.
Stadio Bernabeu, Madrid:
Real Madrid – Barcellona 0-2
Reti:
31’ st e 42′ st Messi (B)

Real Madrid – Barcellona 0-2

Per molti, una finale mancata. Ovvi rimandi, evidenti motivi: il derby spagnolo tra blaugrana e merengues racchiude un fascino tale che si fatica a individuare una sfida simile per prestigio e aspettative. Leo Messi di fronte a Cristiano Ronaldo significa godersi le gesta dei migliori calciatori al mondo; Pep Guardiola contro Josè Mourinho è assistere al confronto tra i due allenatori più vincenti dell’ultimo periodo. Per non parlare, va detto, di buona parte dei calciatori in quota alla Spagna campione del mondo che militano un po’ a Madrid, sponda Real, e un po’ a Barcellona.

I due club si trovano di fronte per la terza volta a stretto giro: dopo le punzecchiature dei tecnici nel corso della conferenza della vigilia, il Bernabeu accoglie i ventitue tra uno sventolio di bandierine bianche da lasciare impietriti. Uno striscione enorne saluta i padroni di casa e recita ‘Hasta el final, vamos Real’. In casa locale si deve far fronte alla squalifica di Carvalho in retroguardia ma Mourinho opta per lasciare Pepe in mediana e arretrare Sergio Ramos al centro della difesa. Cristiano Ronaldo unica punta dietro alle cui spalle agiscono Ozil e Di Maria. Sul versante opposo c’è poco da svelare: è lo squadrone di sempre, imbottito di fuoriclasse e guidato, in avanti, dal trio delle meraviglie: Villa, Messi e Pedro.

Champions League: botta e risposta Mourinho – Guardiola

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La tensione sale alle stelle a meno di ventiquattro ore dal clasico più atteso dell’anno, quello che assegnerà la semifinale di andata di Champions League tra Real Madrid e Barcellona. A scaldare gli animi era stato Guardiola qualche giorno fa, quando si era presentato in sala stampa per rispondere polemicamente alle voci che volevano un arbitro portoghese (e quindi connazionale dello Special One) designato per una delle gare più importanti della stagione. Mourinho solo oggi ha trovato modo di rispondere e – come al solito – le sue dichiarazioni non sono passate sotto silenzio:

E’ la prima volta che sento un allenatore criticare la scelta di un arbitro prima dell’inizio della partita. Non sono un amico degli arbitri. Quando gli arbitri sbagliano mi lamento e lo faccio in maniera onesta. È iniziato un nuovo ciclo. Finora c’era un piccolo gruppo che non parla degli arbitri e uno più grande che ne parla, e li critica quando fanno errori importanti. Di questo faccio parte io. Con le dichiarazioni di Pep siamo entrati in una nuova era, in un nuovo gruppo nel quale c’è solo lui, che critica la scelta dell’arbitro. Non si era mai visto.

Kakà di nuovo papà

Ecco cosa c’era dietro l’esplosione di Kakà tornato al gol e ad entusiasmare su un campo di calcio. A fargli ritrovare la forza è un evento che ha aiutato, e

Guardiola accende il clasico di Champions League

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E’ un Guardiola stranamente polemico ed ironico quello che si presentato in conferenza stampa ieri sera al termine di Barcellona-Osasuna. Il pensiero è rivolto al clasico di Champions League di mercoledì prossimo, quando i blaugrana si ritroveranno nuovamente di fronte il Real Madrid, fresco vincitore della Coppa del Re. Il motivo del nervosismo dell’allenatore catalano è da ricercare nelle indiscrezioni apparse sulla stampa, secondo le quali la semifinale di andata potrebbe essere diretta da un arbitro portoghese, dunque connazionale di Josè Mourinho, come accadde lo scorso anno, quando Benquerença diresse Inter-Barcellona, vinta dai nerazzurri per 3-1:

Se è così, sono convinto che l’allenatore del Real sarà contentissimo. Lo è stato l’anno scorso sempre in Champions e lo sarà anche questa volta.