Calderon vs Cassano

Ecco la foto dello scandalo, quella che ha fatto andare su tutte le furie Ramon Calderon, presidente del Real Madrid. Vi starete chiedendo cosa c’entri Cassano in tutto questo, visto

Van Nistelrooy, stagione finita

Si è completamente distrutto il ginocchio l’olandese del Real Madrid Ruud Van Nistelrooy. Si pensava ad un’operazione di routine al menisco dovuta ad un problema che pareva lieve in allenamento,

Crisi Real, Schuster a rischio esonero

Perdere 2-0 contro la Juventus ci può stare, specie se tra gli avversari si annida un campione del calibro di Alex Del Piero, alla sua seconda-terza giovinezza e sempre più decisivo per le sorti dela Vecchia Signora. E ci può stare pure l’incassare 3 gol dal Malaga squadra di centroclassifica e con poche ambizioni di conquista del titolo. Quello che proprio non ci sta è venire eliminati da una formazione di terza divisione, l’equivalente della nostra Lega Pro (o serie C per i nostalgici).

E’ la sorte toccata ieri sera al Real Madrid, fatto fuori dai sedicesimi della Copa del Rey dal Real Union, squadra non certo abituata a palcoscenici importanti come il Santiago Bernabeu. Gli ospiti partivano da un vantaggio non certo abissale, avendo vinto in casa “solo” per 3-2, tanto che tutti alla vigilia della gara si aspettavano che il Real tra le mura amiche riuscisse a travolgere i malcapitati baschi.

E per certi versi i blancos travolgenti lo sono stati, infilando per ben quattro volte la porta avversaria, fino a condurre per 4-2 quando il cronometro segnava il minuto numero 86. Ma non avevano fatto i conti con Eneko Romo Arangoa, che proprio allo scadere regalava ai suoi la rete della qualificazione.

Sono Cassano e Arshavin i pezzi pregiati del mercato

Manca ancora più di un mese all’apertura del mercato di riparazione, ma sui giornali di mezza Europa è già tempo di tormentoni, destinati ad accompagnarci da qui al 31 gennaio o forse ancora più in là. A tenere banco in queste ore è il futuro di Cassano e la voglia di cambiare aria di Arshavin.

L’interesse della Juventus verso il 99 blucerchiato non è certo una novità e già ne abbiamo ampiamente trattato su queste pagine, ma non mancano lusinghe da parte dei club stranieri, specie da Manchester (sponda City) i cui neo-proprietari potrebbero mettere sul piatto un’offerta davvero irrinunciabile.

Indiscrezioni che circolano già da tempo nell’ambiente e che lasciano il tempo che trovano. Ma nelle ultime ore si sta facendo largo un’altra soluzione interessante per il talento di Bari Vecchia, cercato a quanto pare dal Liverpool, che vorrebbe un fantasista da affiancare a Fernando Torres.

Un super Del Piero umilia il Real. Alla Fiorentina non basta Mutu

Il cronometro segnava il minuto 92 quando Ranieri richiamava in panchina Alex Del Piero nell’inferno di un Santiago Bernabeu tanto caro agli italiani, che proprio qui vissero una delle notti più belle della storia, sollevando la terza Coppa del Mondo.

All’epoca il capitano bianconero aveva solo 8 anni e forse non immaginava che proprio questo stadio gli avrebbe tributato un appaluso così lungo e fragoroso al momento dell’uscita dal campo dopo una prestazione, come al solito, eccellente.

Due chicche del numero 10 regalano alla Juventus una vittoria che mancava dal 1962 e la trascinano alla fase successiva con due giornate di anticipo. A 34 anni suonati non si potrebbe chidere di più ad un calciatore che sembra non risentire del passare del tempo ed ogni anno ritrova energie insospettabili.

La Juve risorge, la Fiorentina semina e non raccoglie

E quando meno te lo aspetti ritorna la Juve vera, quella che non si ammirava da tempo, quella capace di far paura anche ad un’armata chiamata Real Madrid. La Juve c’è, nonostante le critiche, nonostante gli infortuni, nonostante le due sconfitte consecutive in campionato. La Juve c’è, nonostante tutto.

La gara dell’Olimpico era iniziata tra la commozione generale per il lutto che ha colpito le famiglie di due tifosi, rimasti coinvolti in un incidente proprio mentre raggiungevano Torino. Un minuto di silenzio, poi la gara.

Sei minuti di gioco: tanto è bastato al Ral Madrid per capire che le ultime prestazioni della Vecchia Signora erano ormai messe in archivio. Palla a Del Piero, destro a girare e corsa liberatoria a braccia aperte e lingua in fuori!

Il Milan ad un passo da Ramos

Sergio Ramos, uno dei difensori più forti della Liga, nonchè titolare inamovibile nella nazionale campione d’Europa della Spagna, potrebbe presto lasciare il Real Madrid, dove è in rotta di collisione

Lorenzo Sanz arrestato e rilasciato

La notizia del suo arresto era arrivata all’improvviso nella serata di ieri, cogliendo di sorpresa quanti hanno sempre visto in lui un uomo di sport più che rispettabile. Parliamo di Lorenzo Sanz, conosciuto da chi mangia pane e calcio per essere stato per anni il Presidente del Real Madrid, che durante la sua gestione ha fatto incetta di trofei sia i campo nazionale che internazionale.

Difficile quindi immaginarlo dietro le sbarre di una prigione, impelagato in una squallida storia di truffa in campo immobiliare, nella quale risultavano coinvolte altre due persone.

Ma proprio un paio di ore fa l’edizione online del quotidiano As ha battuto la notizia della sua liberazione, avvenuta nella tarda serata di ieri, dopo sette ore di interrogatorio. Al momento non risultano esserci accuse a carico di Lorenzo Sanz, che uscendo da Campo Madre de Dios a Cordoba, ha dichiarato alla stampa di voler solo tornare a casa.