Nell’ultimo anno si è fatta sempre più incessante la richiesta da parte di molti di prendere dei provvedimenti concreti e pesanti per quanto riguarda i casi di razzismo. Sempre più spesso infatti abbiamo assistito ad episodi di intolleranza nei confronti dei giocatori di colore, ed a volte alcune partite sono state persino sospese. Alla fine però le pene sono state sempre inique ed inutili, basti pensare alle multe pecuniarie che costano decine di migliaia di euro alle società che non c’entrano nulla, e che poi la domenica successiva sono costrette a sentire ancora i buu razzisti.
razzismo nel calcio
Razzismo nel calcio, Boateng interviene all’ONU
Il calciatore del Milan, Kevin Prince Boateng, è intervenuto oggi presso la sede delle Nazioni Unite di Ginevra come ambasciatore della lotta al razzismo, raccontando quanto avvenuto lo scorso 2 gennaio quando, nel corso di un’amichevole, lasciò il campo insieme al resto della squadra in seguito ai cori e agli insulti razzisti ricevuti da una parte dei tifosi della Pro Patria. Boateng si è presentato all’ONU accompagnato dalla fidanzata, la showgirl Melissa Satta, raccontando così la sua esperienza e il suo pensiero sul razzismo nel calcio e in generale.
Razzismo, Boateng invitato dall’ONU
Il calciatore del Milan Kevin Prince Boateng è stato invitato dall’ONU per partecipare come ospite il 21 marzo alla “Giornata internazionale per l’eliminazione delle discriminazioni razziali“. Il prestigioso invito è stato confermato dalla società rossonera che sottolinea come l’evento offrirà un importante momento di riflessione sul tema “Sport e razzismo: diamo un calcio al pregiudizio“. È l’ennesimo attestato di stima per il calciatore e il Milan in seguito alla decisione di abbandonare il campo durante l’amichevole contro la Pro Patria per via dei cori razzisti piovuti dagli spalti contro il ghanese.
Pro Patria, squalifica al campo per i cori razzisti
Stangata nei confronti della Pro Patria dopo i cori razzisti contro Boateng nell’amichevole giocata la scorsa settimana contro il Milan, e sospesa al ventiseiesimo minuto proprio per il rifiuto da parte dei rossoneri di continuare la gara. Il giudice sportivo della Lega Pro ha infatti imposto la squalifica del campo per un turno con decorrenza immediata. Il seppur piccolo gruppo di sostenitori della Pro Patria è stato decisivo per danneggiare tutta la tifoseria, che eppure aveva fischiato e lanciato a sua volta cori contro il drappello dei vergognosi. Le motivazioni della squalifica parlano chiaro.
Pro Patria, altri denunciati: domani stadio blindato a Savona
Altri cinque tifosi della Pro Patria sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di divulgazione, in concorso, di espressioni di razzismo durante l’amichevole giocata contro il Milan, sospesa per le ingiurie lanciate contro Boateng e altri calciatori di colore che hanno così deciso di lasciare giustamente il campo. I cinque sono stati identificati dagli agenti della questura di Varese e dalla Digos locale, sfruttando le telecamere di sorveglianza messe a disposizione nell’impianto sportivo di Busto Artizio, dove si stava giocando l’amichevole. Di età compresa tra i venti e i trent’anni, erano in compagnia del primo ragazzo fermato. Tutti incensurati.
Razzismo nel calcio, Redknapp: “Blatter? Un idiota fuori dalla realtà”
Non si placano le polemiche sull’ormai famosa frase di Joseph Blatter “nel calcio non c’è razzismo”. Oggi, nonostante abbia ritrattato in ritardo ed in modo poco convincente, si è scagliato contro di lui Harry Redknapp, allenatore del Tottenham e futuro ct della nazionale inglese che al 99% sostituirà Capello dopo l’Europeo. Alla domanda dei giornalisti su cosa pensava delle parole del numero uno della FIFA, la sua risposta è stata:
Sicuramente quello che ha detto è idiota ed è chiaramente fuori dalla realtà.