Italia-Francia: i commenti della stampa estera

Potevamo ritrovarci a discutere di questioni culinarie e dietetiche, visto che il biscotto tanto temuto da italiani e francesi ha occupato le pagine dei giornali di mezza Europa per almeno tre-quattro giorni di fila.

Invece eccoci qui, liberati dall’incubo della glicemia, ad osannare i nostri ragazzi e a ringraziare quel gran signore di Van Basten, che ha scongiurato un’uscita prematura di entrambe le finaliste dell’ultimo mondiale.

Entusiasmanti i commenti sulla stampa italiana, dopo i fiumi di chiacchiere sull’onestà e la correttezza dell’Olanda, ed anche i tabloid stranieri non hanno potuto far altro che esaltare l’impresa azzurra, non trovando, per una volta, spunti di critica.

Italia-Francia: il fotoracconto

Ci sono emozioni che è difficile raccontare attraverso le parole. Pensate forse che la battaglia di ieri sera contro la Francia sarebbe stata vissuta meno intensamente da parte nostra, se priva di commento?

Credo proprio di no. E allora riviviamole insieme le emozioni del trionfo, dando spazio alle immagini più belle di una serata che poteva rappresentare un incubo e che si è trasformata invece nella più dolce delle realtà. E senza biscotto!

Donadoni mischia ancora le carte rispetto alla gara contro la Romania. Cassano, eletto a salvatore della patria, viene buttato nella mischia. Gattuso viene riproposto in mezzo al campo a contrastare la veemenza dei francesi.

L’onestà di Van Basten ci eviterà il biscotto?

La storia si ripete. Dopo Euro 2004 ed il biscotto servitoci caldo caldo e impacchettato dall’accoppiata Svezia-Danimarca, ci ritroviamo ancora una volta nella condizione in cui non basta fare il nostro dovere e battere la Francia, ma sperare che su un altro campo qualcuno dimostri la propria sportività e si giochi fino in fondo la partita.

Oggi sui giornali non si parla d’altro. Il biscotto recita un ruolo da assoluto protagonista, rubando la scena alle valutazioni sulla gara di ieri. E come d’abitudine più che concentrarci sulla gara dell’anno, siamo tutti presi a guardare in casa altrui, avanzando sospetti di combine o di scarso impegno da parte di un’Olanda già qualificata, che avrebbe la possibilità di estromettere in sol colpo i campioni del mondo ed i vice-campioni.

Domenech ha detto la sua, ma si sa, lui più che degli uomini si fida delle stelle e non può credere che gli orange mettano in campo contro la Romania la stessa voglia di successo dimostrata nelle prime due gare.

Olanda, che spettacolo!

La squadra di Van Basten concede il bis. Dopo il 3-0 alla nostra Italia, anche i vicecampioni del mondo affondano sotto i colpi degli oranje. 4-1 è il risultato finale, ad una Francia che non ha mai dato l’impressione della solidità, e che adesso rischia seriamente di uscire dagli Europei, forse anche più dell’Italia.

Nel pomeriggio intanto gli azzurri si fanno fermare da una buona Romania, ma anche da uno sciagurato arbitraggio, sull’1-1, e adesso devono sperare nella correttezza degli olandesi che, nel caso in cui si facessero battere dalla Romania nell’ultima giornata, farebbero qualificare la formazione di Mutu e Chivu, eliminando in un sol colpo le due finaliste di Germania 2006.

Verso Euro 2008: Francia

Proporrei una colletta generale per far acquistare un paio di occhiali nuovi a Raymond Domenech. Il ct della nazionale francese ha diramato la lista dei 23 convocati per Austria e Svizzera 2008. Oltre alla (discutibile) scelta di non convocare nemmeno nella pre-lista dei 29 David Trezeguet (evidentemente ancora non gli è andato giù il rigore sbagliato nella finale del mondiale), Domenech ha fatto fuori anche Philippe Mexes, nonostante il gran gol fatto nella finale di coppa Italia, oltre che per l’ottima annata con la Roma.

E’ evidente che l’antipatia cronica mostrata dal ct francese nei confronti dell’Italia si riversa anche contro quei calciatori che nel Bel Paese percepiscono lo stipendio, visto che ha avuto l’ardire di convocare Boumsong (che però quando giocava nella Juve era stato sospeso dalla nazionale) facendo fuori il romanista, e anche la convocazione di Frey, che al momento è uno dei portieri più forti del mondo, è stata in dubbio fino all’ultimo momento.

Sebastien Frey: tutti lo vogliono!

La curva lo adora e lui è uno che sa come farsi apprezzare, non solo per le sue prodezze in campo, ma anche per quel carattere estroverso che lo contraddistingue da sempre. Il guascone di turno risponde al nome di Sebastien Frey, di professione portiere (ma va?), che però somiglia poco agli illustri predecessori che trasferivano tra i pali la stravaganza dimostrata nella vita.

Sebastien guascone lo è (durante il ritiro nel suo primo anno di Inter si tuffò in una piscina vuota, tanto per dirne una), ma quando indossa i guanti riesce a dar sicurezza ad un intero reparto.

Viene da una famiglia di calciatori: suo nonno André giocava come difensore nel Metz e nel Tolosa, arrivando a vestire anche la maglia della nazionale francese, suo padre, anche lui portiere, è arrivato fino alla seconda categoria, mentre suo fratello Nicholas gioca in Italia nel Modena.

L’Inter ripescata in Champions e gli altri pesci d’aprile

Primo aprile ragazzi, attenzione agli scherzi! Ce lo ripetiamo tutti gli anni e puntualmente arriva la bufala a trarci in inganno, perché, soprattutto se si parla di calcio, niente sembra così improbabile.

Ad aprire le danze è stata la trasmissione Scorie di Rai2, che poco dopo la mezzanotte di lunedì ha lanciato la notizia del possibile ripescaggio dell’Inter in Champions League. Il motivo? Il Liverpool nella gara di ritorno al Meazza avrebbe schierato un extracomunitario in più!

E sembrava così seria la faccenda che a pochi è venuto il dubbio che si trattasse di uno scherzo, tanto più che il direttore del Guerin Sportivo, Matteo Marani, contribuiva a renderla più credibile, mostrando la copertina del settimanale con la notizia in bella evidenza. Immaginiamo i cuori dei tifosi nerazzurri, convinti di poter rigiocare la partita o addirittura di avere la vittoria a tavolino! Ma non si ride (o si piange, fate voi) solo in casa Inter. Sentite cos’hanno inventato dalle parti di Genova, dove veniva dato per certo lo “scambio del secolo”.

David Trezeguet ancora escluso dalla nazionale

Antipatia personale: solo così si può spiegare l’ennesima esclusione di David Trezeguet dalla lista dei convocati di Domenech. 39 i nomi sul taccuino del ct francese, ma ancora una volta tra questi non figura l’attaccante juventino, in forma strepitosa e vice-capocannoniere della serie A con 16 gol all’attivo.

Stando così le cose, il sogno di giocare l’ Europeo diventa un’utopia e, a meno di clamorosi ripensamenti, sembra proprio che il franco-argentino si godrà l’estate su qualche assolata spiaggia, guardando in tv i suoi compagni impegnati a difendere i colori nazionali.

Buon per noi, che avremo una gatta in meno da pelare, visto che i transalpini sono stati inseriti nello stesso girone dell’Italia e non potranno contare su uno dei più forti attaccanti europei degli ultimi 20 anni. Certo, ci saranno nomi di spicco come Karim Benzema, Thierry Henry, Franck Ribery e Florent Malouda, ma nessuno come David conosce bene il calcio italiano e l’apporto che avrebbe potuto dare sarebbe stato determinante.

David Trezeguet: riserva? No, grazie!

Tempo di nazionali, tempo di amichevoli che vedono impegnati i selezionatori a scegliere gli uomini più in forma da mandare in campo. Tempo purtroppo anche di grandi delusioni da parte di chi credeva ancora di poter indossare la maglia della nazionale ed invece è rimasto a bocca asciutta.

E’ il caso di David Beckham, per esempio, che si è illuso fino all’ultimo di poter giocare contro la Svizzera la sua centesima partita con la maglia dell’Inghilterra, per poi trovarsi davanti al no secco di Capello che lo ha liquidato con un “arrivederci a quando sarai più impegnato con la tua squadra di club”.

Ma se c’è un David che può sperare in una convocazione futura, ce n’è un altro che sembra aver dato l’addio definitivo alla maglia del suo Paese, stanco di prese per i fondelli da parte del suo ct.