Qualificazioni Mondiali: la Francia pareggia, ma non basta, grande Inghilterra

Sarà stato anche brutto lo 0-0 in casa della Bulgaria, ma il pareggio tra Cipro e Georgia (primo punto per entrambe) toglie tutti dall’imbarazzo. La situazione nel girone 8, quello dell’Italia, resta invariato, con gli azzurri in testa al girone, ma con una gara in più dell’Irlanda, che al massimo potrebbe raggiungerla in cima a pari punti.

La notizia della giornata però ancora non è arrivata, ma si attende a breve, e cioè l’esonero del ct francese Domenech. I media di casa prevedevano per lui una cacciata sicura se non fosse arrivata la vittoria, ed infatti vittoria non c’è stata. Sotto di due gol alla fine del primo tempo, i Bleus hanno avuto uno scatto d’orgoglio, riuscendo a recuperare e almeno a guadagnare un punto grazie alla rete nel finale dell’ex milanista Gourcuff, ma questo potrebbe non bastare a Domenech per salvare la sua panchina. Infatti Serbia e Lituania comandano il girone ora con 6 punti dopo la lezione di calcio inferta da Stankovic e compagni ai giovani lituani, mentre nell’altra partita le Far Oer trovano il primo punto del torneo contro l’Austria.

Boskov? Un pivello! Sentite Domenech…

“Meglio passare per il re dei coglioni, purché la squadra funzioni”.

Si capisce già soltanto da questa frase la figura di uno degli allenatori più chiacchierati degli ultimi 30 anni: Raymond Domenech. Lui, sempre ospite delle pagine di Calciopro per le sue uscite poco felici, adesso è diventato protagonista anche di un libro, intitolato “Lo stupidario di Domenech” (Le Betisier Domenech in versione originale), scritto dal connazionale Georges Alexandre.

Si tratta di un vero e proprio diario che raccoglie le frasi celebri dell’attuale (ancora per poco) ct francese, dette sin da quando giocava a calcio, e faceva parlare di sè più per le provocazioni che per come trattava la palla. Frasi da far impallidire mostri sacri come Trapattoni o il grande Vujadin Boskov, e peccato che la Gialappa’s non si occupi più di calcio, altrimenti ne sentiremmo delle belle.

Domenech sull’orlo del licenziamento, sulla sua panchina un pezzetto di Italia

Rischia grosso Domenech. Molto grosso. L’allenatore capace di mettere d’accordo tutto il mondo sul titolo di ct più antipatico del mondo sta per lasciare vacante questo “trono”. A mettere in pericolo il suo posto sono i disastri della sua squadra degli ultimi anni, ma soprattutto la stampa di casa che non perde occasione per dargli addosso.

3-1 nella partita persa all’esordio contro l’Austria e la vittoria stentata per 2-1 contro la Serbia tre giorni dopo hanno dato torto alla Federcalcio francese che, nonostante la figuraccia degli ultimi europei, era rimasta l’unica a difenderlo.

Qualificazioni mondiali: prima vittoria con polemica per la Francia, bene tutte le big

L’Italia chiude la seconda gara del girone in testa da sola. L’unica squadra ad aver vinto la prima gara, l’Eire, ha pareggiato in casa di un ottimo Montenegro che avrebbe anche meritato la vittoria. Vucinic e Jovetic fanno impazzire gli uomini del Trap, ma alla fine Given ha la meglio su tutti e salva i suoi su uno 0-0 che va bene a tutti: agli irlandesi perchè non perdono, ai montenegrini perchè rimangono in gioco e all’Italia perchè diventa capolista.

Torna alla vittoria la Francia, che nonostante le polemiche dei tifosi che vogliono la testa di Domenech, fino addirittura a sperare in una sconfitta della loro Nazionale, i Bleus riescono ad avere la meglio su una Serbia che perde sin da subito il suo calciatore migliore, Stankovic, per infortunio. Partono forte i francesi, ma tremano nel finale quando Ivanovic segna il gol del 2-1 riaprendo la partita, ma alla fine i primi 3 punti per i transalpini arrivano.

Qualificazioni Mondiali: Italia ed Eire in vetta al girone, a valanga la Germania, stecca la Francia

Chiudiamo al primo posto (immeritatamente) nel girone dopo la prima gara di qualificazione ai mondiali del 2010. Stesso risultato per noi e l’Eire che non chiude in vetta in solitaria per la differenza reti a causa del gol di Kenia al novantesimo dopo una gara in cui il Trap ha messo in campo tutta la sua esperienza.

L’altra partita del girone 8 è terminata sul 2-2 in una combattutissima gara tra la matricola Montenegro, che per la prima volta affronta autonomamente una qualificazione ai mondiali, e la più esperta Bulgaria. In rete Vucinic e Jovetic per il Montenegro, le due stelle di una squadra molto promettente per il futuro.

Domenech ne spara un’altra: “L’eliminazione? Colpa del brutto tempo”

Ci risiamo, Domenech non ci dorme la notte dopo la brutta figura all’Europeo, e torna a discolparsi in pubblico. Dopo aver tirato in ballo gli astri, lo spogliatoio spaccato, misteriosi franchi tiratori e il gap generazionale, adesso se la prende anche con la meteorologia.

Se una volta si diceva che se pioveva era colpa del Governo, adesso secondo il ct transalpino se piove è inevitabile che la Francia giochi male. Il brutto tempo nel ritiro di Tignes non ha permesso una preparazione completa, mentre il terreno pesante che ha accompagnato quasi tutto l’Europeo limitava la rapidità e l’agilità dei suoi fuoriclasse.

Trezeguet dice addio alla nazionale

Probabilmente il flop clamoroso della Francia agli scorsi Europei ha un artefice esterno. Era David Trezeguet, da sempre nel giro della nazionale, che era stato escluso dall’unico allenatore che non lo ritiene necessario, Raymond Domenech. Un’eliminazione precoce avrebbe, a rigor di logica, dovuto far dimettere o licenziare il tecnico francese, aprendo così la strada al ritorno dello juventino in maglia Bleus (come tra l’altro chiedeva il pubblico).

E invece queste previsioni si sono avverate solo a metà. La Francia effettivamente ha deluso le aspettative, ma a questo crollo non è corrisposto l’addio di Domenech. Anzi, il tecnico transalpino è stato addirittura confermato da tutto lo staff della Lega Calcio francese, e anche da Michel Platini. E allora la decisione è stata obbligata: Trezeguet saluta per sempre la nazionale.

Gli strani destini di Aragones e Domenech

Com’è complicato il mondo del calcio! Se vinci, ti fanno fuori, se perdi, chiudono la porta dall’interno per non farti scappar via. C’è da diventar matti a cercare di capire!

Eppure, a giudicare da quanto sta avvenendo in Spagna e Francia, sembra che le federazioni di alcune nazionali europee soffrano di una sorta di sindrome masochista.

Accade così che il tecnico campione d’Europa (Aragones)venga silurato senza troppi complimenti, mentre il ct più discusso del Vecchio Continente (Domenech) sia invitato a restare al suo posto, nonostante la recente debacle. Ma andiamo per ordine.

11 punte per me, posson bastare

E’ tempo di fare una Roma con i fiocchi, che possa puntare seriamente a scudetto e Champions League. Ma senza punte, si sa, non si va da nessuna parte. Vucinic da solo non può far miracoli, Totti ormai passa più tempo in infermieria che sul campo, e i 32 anni cominciano a farsi sentire. Esposito non è affidabile, Giuly non è una prima punta, e anzi Spalletti lo fa giocare quasi da centrocampista, Mancini a giorni cambierà maglia. Pare insomma che la Roma abbia urgente bisogno di una punta. Una vera, stavolta.

Una di quelle alla Batistuta, che ormai mancano nella capitale da troppo tempo. Si sperava nel talento di Okaka, destinato ad essere come Balotelli, ma che quest’anno in serie B ha dimostrato di avere ancora molta strada da fare. E così Spalletti si è stancato di aspettare e ha presentato al direttore sportivo Pradè la sua lista di attaccanti, 11 per la precisione, sperando che almeno uno di essi il prossimo anno vesta la maglia giallorossa.

Calciomercato impazzito: Inter su C. Ronaldo e Juve su Podolski

Il calciomercato sta per entrare nel vivo. Qualche colpo già è stato portato a termine, ma più che altro ciò è avvenuto tra la fine del campionato e l’inizio del mese di Giugno. Forse le attività si sono rallentate a causa degli Europei, ma intanto, dopo l’ingaggio di Zambrotta da parte del Milan, non è successo più nulla, e da allora è passato quasi un mese.

Ma non disperino gli appassionati di calciomercato, i colpacci arriveranno da un momento all’altro, anche se per adesso sono solo chiacchiere. Vediamo per ora le 4 big d’Italia cosa hanno intenzione di fare nel loro immediato futuro, che potrebbe cominciare a diventar caldo tra una settimana, alla fine del torneo.

E’ sempre il solito Domenech!

“L’espulsione di Abidal? Bizzarra!” Cosi si difende il ct francese (ancora per poco) dopo la terza figuraccia dell’Europeo. Domenech si è lamentato con l’arbitro Michel in sala stampa, reo, a