Champions League: ok Inter, il derby inglese promette spettacolo

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Ancora una volta l’urna della Champions sorride alle squadre italiane. Se l’Inter forse era la squadra che agli ottavi aveva pescato peggio (ottimi, si diceva, erano gli accoppiamenti per Milan e Roma), stavolta è andata meglio di tutti, pescando lo Schalke 04.

Certo, a questo livello non si può parlare di squadre materasso, ma l’aver evitato Manchester United, Chelsea, e soprattutto Barcellona e Real Madrid è già tanto. Il Tottenham ha già regalato dei dispiaceri ai nerazzurri quest’anno, e dello Shaktar ne sa qualcosa la Roma, dunque meglio i tedeschi che, all’apparenza, sembrano il club meno solido tra gli altri 7.

Champions League: due ex madridisti decidono Valencia-Schalke 04

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Brutte notizie per gli italiani giungono da quel di Valencia. L’andata degli ottavi di finale tra i padroni di casa ed i tedeschi dello Schalke 04 finisce 1-1, un risultato che ha diversi significati. Il primo, per pura statistica, riguarda il record di gol nelle coppe europee, dato che a segnare la rete del pareggio per lo Schalke è Raul Gonzales Blanco, che così supera nuovamente Pippo Inzaghi nella classifica dei migliori marcatori europei di sempre, 71 reti a 70. Con la differenza che Raul è in piena forma, mentre Superpippo è come al solito infortunato, e siccome il suo ritorno è previsto tra un paio di mesi, le possibilità che possa riprendersi il primato vengono davvero ridotte al lumicino.

Ma l’1-1 non va bene anche nemmeno all’Italia, perché il pareggio fuori casa di una squadra tedesca consente alla Germania di guadagnare ulteriori punti nel ranking Uefa, e visto che ora lo Schalke ha molte possibilità di passare più il turno, più di quelle che ha il Milan, la speranza che il nostro Paese possa superare i suoi diretti avversari a fine anno è ormai ridotta ad utopia.

Bundesliga: crollo Werder, 6 gol dallo Stoccarda

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La Bundesliga continua a stupire e a dimostrarsi uno dei campionati più interessanti del mondo. Anche in questa giornata infatti, in Germania accade di tutto. La notizia principale riguarda il Werder Brema che ha iniziato piuttosto bene la stagione, qualificandosi in Champions League e con buoni risultati in campionato, per poi subire un crollo negli ultimi due mesi. La squadra capace di eliminare la Sampdoria molto probabilmente il prossimo anno la Champions League la guarderà solo in televisione.

Domenica infatti non solo ha perso, ma ha subìto addirittura 6 gol dallo Stoccarda, una di quelle squadre che in Europa vanno forti ma in campionato stentano, tanto da trovarsi in zona retrocessione prima di questa partita. Tre gol per tempo mandano la squadra di Schaaf al tappeto ed in una posizione di classifica alquanto imbarazzante, più vicina alla zona retrocessione che alla Champions.

Champions League: faticano ma vincono tutte le grandi, si rivede in campo Messi

Il calcio si è evoluto, e se già da qualche anno non si poteva più fare il discorso delle cosiddette “squadre materasso”, questo diventa ancora più vero oggi, vedendo i risultati della seconda giornata di Champions League. E’ vero che le big sono uscite con i tre punti quasi ovunque, ma è vero anche che li hanno ottenuti con molta fatica ed un po’ di fortuna.

L’esempio più lampante è il super-Barcellona che in casa del Rubin sfiora una sconfitta clamorosa. Contro i russi sempre più catenacciari i blaugrana fanno una fatica immensa a trovare la via del gol, tanto che nell’unica azione dei padroni di casa vanno sotto grazie ad un rigore di Noboa. Nella ripresa però Guardiola sorride due volte per il ritorno in campo di Messi, che sembra già in ottima forma, e per la rete di Villa, sempre su calcio di rigore. Ma ad una manciata di minuti dalla fine, l’ennesimo contropiede russo porta Martins a tu per tu con Casillas, e solo il palo lo riesce a fermare.

Bundesliga: esordio deludente per Huntelaar, l’Hoffenheim balza in testa

Non sono bastati Huntelaar, Raul, Metzelder e tutti i grandi campioni che lo Schalke 04 ha ingaggiato quest’estate nel tentativo di contrastare la corazzata Bayern Monaco. La squadra della Ruhr incappa in un’altra giornata negativa, la terza su tre, perdendo anche contro l’Hoffenheim.

Lo Schalke delle stelle infatti esce sconfitto per la terza giornata consecutiva e vede quella casella dei punti ferma ancora a zero, brutto segno per Felix Magath già sull’orlo del licenziamento. Il morale dei tifosi viene solo parzialmente risollevato vedendo che sono gli avversari odierni a guidare la classifica, dunque non uno squadrone anche se sono gli unici a punteggio pieno, mentre il Bayern continua a fare una fatica immensa a vincere, e stavolta non va oltre un inusuale 0-0 contro il Werder Brema.

Manchester United-Raul: bandiera blanca in red?

 Si aprono interessanti scenari sull’asse Spagna-Inghilterra. Questa mattina sono circolate due voci di mercato sulle due squadre di Manchester che vogliono portare in Premier League due giocatori della Liga. Lo United è interessato a Raul, mentre il City punta su Dani Alves.

Manchester United-Raul:

Alex Ferguson starebbe pensando all’acquisto della bandiera del Real Madrid, secondo molti un pianta grane nello spogliatoio dei blancos. Raul non è più l’intoccabile di qualche anno fa e l’idea di una nuova avventura potrebbe affascinarlo non poco. Molto dipenderà dal colloquio che il giocatore avrà col neo tecnico Mourinho.

Liga: Barça-Real, si corre sul 2-0

Identico risultato nella trentesima giornata della Liga spagnola per Barcellona e Real Madrid, e la fuga rimane a due. Nell’anticipo del sabato il Barça prova ad allungare sugli acerrimi rivali vincendo 2-0 contro il Recreativo Huelva, ma 24 ore dopo le distanze si ripristinano con lo stesso risultato dei blancos contro il Valladolid.

Al Camp Nou arrivava un piccolo Recreativo Huelva che si ritrovava ad affrontare la corazzata blaugrana, che però continuava con il suo turnover pro-Champions. Si credeva dovesse finire con la solita goleada per i padroni di casa quando dopo 40 secondi Iniesta segna di testa l’1-0, ed invece il Recre non si scompone e rimane a dar fastidio al Barça con i contropiede. Ma sono sempre Messi e compagni a sfiorare il gol, fino a metà ripresa quando Morris segna un autogol che consegna la vittoria alla squadra di Guardiola.

Liga: il Barça cade ancora e il Real è a solo -4

Raul non si ferma, il Real nemmeno, soprattutto ora che il Barcellona si è sgonfiato. Si riapre incredibilmente la Liga spagnola, dopo che il Barça è stato a +12 dalle inseguitrici per quasi tutto il campionato. Un pareggio e due sconfitte sono stati i risultati delle ultime tre gare della squadra di Guardiola, che forse distratta dalla Champions, ma soprattutto convinta di aver già vinto il campionato, si è improvvisamente spenta, crollando fino al +4 dal Real Madrid.

Certo, una gara come quelle di questa domenica tra l’altro, era davvero impensabile.  Avanti per 0-2 in casa dell’Atletico Madrid dopo mezz’ora (uno-due micidiale firmato Henry-Messi), avrebbe spezzato le gambe a qualsiasi squadra. Ma non all’Atletico, forte di un formidabile Forlan che accorcia subito le distanze. Il pareggio di Aguero arriva in apertura di ripresa, e da quel punto in poi tutto può succedere. Ancora Henry e ancora Forlan fissano il punteggio sul 3-3, fino al novantesimo, quando un errore incredibile di Puyol apre la strada al Kun Aguero che si ritrova a tu per tu con Valdes e lo trafigge. Finisce 4-3 e i blaugrana cominciano seriamente a preoccuparsi.

Major League: Beckham quasi via, si pensa a Raul

Se Beckham non ha alcuna intenzione di tornare in America per giocare (si fa per dire) al pallone, pare che nella Major League siano in pochi a rimanerci male. L’ultima bomba arriva dalla Spagna, e non dalla bocca di qualche giornalista o tifoso, ma addirittura da quella di Raul Gonzales Blanco, il mito del Real Madrid.

Al quotidiano madrileno Marca il capitano del Real ha rilasciato nei giorni scorsi un’intervista che non sarà piaciuta molto ai tifosi della casa blanca:

Sarebbe una bella esperienza, non solo per me, ma anche per la mia famiglia. Potrei giocare una stagione negli Usa. Nel caso non dovessi farlo, chiaramente terminerei la mia carriera nel Real.

Liga: all’Espanyol il derby di Barcellona, valanga di gol per il Real Madrid

Gli errori arbitrali per fortuna non ci sono solo in Italia, ma sono presenti e pesano tanto anche in Spagna. Un errore del direttore di gara nel delicatissimo derby Barcellona-Espanyol falsa la partita e permette alla seconda squadra catalana di battere i più titolati cugini blaugrana.

Contemporaneamente il Real Madrid mette a segno la sua nona vittoria consecutiva, per una volta molto convincente, e si porta da -12 a -7 nel giro di due settimane. Ma riavvolgendo il film della 24a giornata non si può non soffermarsi sul derby del Camp Nou. Sullo 0-0, dopo poco più di mezz’ora, l’ivoriano Keita fa un’entrataccia su un avversario e si becca il rosso diretto. A guardarla a velocità normale l’entrata sembra davvero dura, ma visto che siamo in periodo di Oscar, bisognerebbe darne uno anche a Moises, il calciatore dell’Espanyol che cade come se gli avessero sparato. Al replay si vede chiaramente che Keita entra pulito senza nemmeno sfiorare l’avversario, ma l’arbitro abbocca e lo manda fuori. Un derby da giocare in 10 per un’ora diventa complicato anche per il Barça.