Moviola, la Rai si autocensura ed elimina i replay televisivi

Troppe polemiche sugli errori degli arbitri? La Rai ha trovato la soluzione: eliminare i replay dalle sue trasmissioni, sia durante le dirette che nei programmi di approfondimento come la Domenica Sportiva o 90′ minuto. Una soluzione che pare essere gradita all’associazione degli arbitri, da anni sotto pressione per i troppi errori che condizionano il campionato.

In questo modo se ci saranno sbagli o no, non lo sapremo mai, rimarremo con il dubbio, a meno che non si decida di seguire i programmi di approfondimento sportivo della Mediaset, di Sky o delle altre televisioni private. Diciamo che come mossa per attirare gli spettatori, non è stata molto furba.

Come seguire il Mondiale 2010 in tv e radio

A -10 dal fischio d’inizio del Mondiale, sono stati pubblicati i palinsesti delle emittenti che trasmetteranno le partite, con tantissime novità rispetto al passato. L’unica a non cambiare come sempre è la Rai, la quale trasmetterà in diretta soltanto le partite dell’Italia e qualche altra gara per un totale di 25, mentre per tutte le altre saranno disponibili solo le sintesi.

A Sky i Mondiali 2010-2014. E Mamma Rai?

Manca più di un anno al fischio d’inizio del mondiale sudafricano, ma già un gran numero di italiani deve incassare una pesante scontitta. L’ennesima, ma non l’ultima, ahinoi…

Sky e Rai hanno trovato un accordo per la diffusione delle immagini delle prossime rassegne planetarie (quella del 2010 in Sudafrica e quella del 2014 in Brasile) e, tanto per cambiare, a rimetterci sarà l’utente affezionato alla tv pubblica, che si troverà costretto a rinunciare a gran parte delle gare.

Su un totale di 64 incontri per ogni edizione, la Rai ne trasmetterà infatti solo 25, lasciando il grosso alla tv a pagamento, che potrà contare sull’esclusiva di 39 partite.

Ritorna 90° minuto

C’era una volta 90° minuto ed il faccione rassicurante di Paolo Valenti, che per primo ci mostrava i gol della domenica dagli schermi di Mamma Rai: quanta nostalgia per quegli anni e per quei volti… Poi arrivò la concorrenza spietata della tv commerciale e di quella a pagamento e la leadership della Rai cominciò a scricchiolare pericolosamente. Fino alla resa totale, davanti a richieste che la tv di Stato non era più in grado di sostenere, per la delusione di milioni di italiani che assistevano alla morte di una trasmissione storica.

Alla fine però, quel che contava realmente era la possibilità di vedere gli highlights delle gare e, facendo buon viso a cattivo gioco, ci siamo accontentati delle proposte della tv commerciale, che si era assicurata i diritti in chiaro per le gare della serie A.

Ora però Mamma Rai ha deciso di riprendersi quanto le era stato tolto, trovando un compromesso con la Lega calcio per le prossime due stagioni. Lo avevamo già anticipato ieri, quando le parti non erano ancora arrivate all’accordo, pur essendo sulla buona strada.

Matarrese: non svendiamo i diritti, però….

Agosto di fuoco questo per il presidente della Lega Calcio Antonio Matarrese. Qualche giorno fa la figuraccia nell’asta per la vendita dei diritti per trasmettere le immagini della Serie A, che rimase incredibilmente deserta. Oggi il Presidente rilancia, aumentando la posta in palio: esclusiva fino a mezzanotte.

L’anno scorso c’era l’esclusiva fino alle 22:30, acquistata dalla Mediaset che trasmetteva Controcampo Ultimo Minuto alle 18:00 e il posticipo appena prima della Rai, bloccando così la storica trasmissione Novantesimo Minuto e dando una bella stoccata alla Domenica Sportiva.

Inzaghi, Sentimenti, Maradona: storie di calcio e di fratelli

Storie di fratelli calciatori e subito la mente va ai cinque Sentimenti che negli anni ’40-’50 facevano impazzire gli addetti ai lavori, costretti a “numerarli” per poterli riconoscere facilmente. E così Ennio divenne Sentimenti I, Arnaldo, Sentimenti II, Vittorio, detto Ciccio, Sentimenti III, Lucidio, detto Cochi, il più famoso di tutti, portiere indimenticato di Juventus e Lazio, Sentimenti IV, e Primo che a dispetto del suo nome divenne Sentimenti V.

Cinque fratelli, tutti calciatori e tutti di grande livello, un vero record per il calcio mondiale, seppure si faccia riferimento ad un’epoca in cui forse era più facile che il primo facesse da apripista per l’arrivo degli altri. Mai più si ripetè una favola simile, ma il calcio ci ha regalato negli anni altre coppie di fratelli arrivati a buoni livelli, a volte addirittura nella stessa squadra.

E’ il caso dei gemelli Filippini, Emanuele ed Antonio, che tanto bene hanno fatto giocando per anni soprattutto con la maglia del Brescia, ma anche dei gemelli Zenoni, frutto del vivaio dell’Atalanta.