Champions League quarti di finale ritorno: Chelsea-Liverpool 4-4 d’altri tempi, passano i “Blues” di super-Lampard (doppietta). Bayern-Barcellona 1-1, segna Ribery

Chelsea-Liverpool 4-4
Bayern Monaco-Barcellona 1-1

Chelsea-Liverpool: alla faccia di chi aveva parlato di gare a senso unico e qualificazioni già decise all’andata: il grande cuore Liverpool ha provato in ogni modo, fino all’ultimo respiro, a sovvertire un pronostico sfavorevole dopo l’1-3 di Anfield, anche nonostante l’assenza del capitano e leader carismatico Steven Gerrard. “Reds” in vantaggio al 19’ con una punizione di Fabio Aurelio mal valutata da Cech, che si lascia sorprendere; al 28’ ecco il raddoppio su rigore di Xabi Alonso, che si era procurato il fallo, e solo dopo questi due schiaffi in pieno viso si sveglia il Chelsea. La ripresa inizia con i “Blues” che mettono in campo tutt’altro piglio, tanto da accorciare con Drogba, pareggiare con Alex (su punizione violenta che effa il sempre positivo Reina) e trovare persino il vantaggio con Lampard. Finita qui? Tutt’altro, perché Lucas prima – con la complicità di Essien, che devia il pallone e spiazza il proprio portiere – e Kuyt poi ribaltano la situazione in 2’: ora al Liverpool basterebbe una rete per ritrovarsi in semifinale. Benitez gioca il tutto per tutto con Babel per Arbeloa, terzino destro piuttosto didattico, ma si sbilancia e subisce il 4-4 con un colpo di biliardo di Lampard al 44’, a chiudere definitivamente i giochi. Il buon Arrigo Sacchi ama ripetere che le partite più belle non sono quelle con il maggior numero di gol realizzati, ma ci sentiamo di dissentire: con tutte queste emozioni non c’è stato tempo per la noia.

Premier League: tonfo pauroso per il Liverpool, il Chelsea aggancia il secondo posto

Il fine settimana di Premier League perde il Manchester United a causa della finale di Curling Cup che si tiene, come tradizione, di domenica sera contro il Tottenham. Ma anche senza i Red Devils, non sono di certo mancate le emozioni. A regalarle principalmente è la gara del Liverpool, chiamato ad un facile confronto contro il Middlesbrough, una delle squadre più inguaiate dell’intero campionato.

Ed invece, nonostante in campo ci fossero tutti i titolari, i Reds giocano una partita spenta, senza mordente, tanto che se ne accorgono anche gli avversari, i quali non vedendo reazioni degli uomini di Benitez vanno in gol al primo affondo, grazie anche ad una sfortunata deviazione di Xabi Alonso. La gara finisce 2-0 per il Boro e lo United è sempre più lontano. Anche con una partita in meno i punti di distacco dalla vetta rimangono 7.

L’Inghilterra ai piedi di Capello, ma i colleghi mugugnano

Nella terra di Sua Maestà un tecnico così lo sognavano da tempo ed ora sono in molti a recitare il mea culpa per le critiche feroci dopo le prime non esaltanti prestazioni (almeno sul piano del gioco). Ora Capello è diventato “mister fabulous” e nessuno si permette più di criticarne metodi e convocazione.

Chi vince ha sempre ragione e, se c’è una cosa che Don Fabio sa fare bene, è proprio vincere. Tutti dalla sua parte dunque, perché è facile saltare al volo sul carro del vincitore, anche se fino al giorno prima si era stati dalla parte dei detrattori.

Ma in mezzo al clima di celebrazioni (specie dopo la vittoria in terra tedesca sulla Germania), c’è anche chi se ne infischia delle sorti della nazionale inglese e guarda al bene del proprio orticello, lanciando accuse neanche troppo velate contro il tecnico di Pieris. Parliamo degli allenatori della Premier, tutti o quasi schierati contro alcune richieste di mister fab.

Liverpool a rischio fallimento, in vendita le stelle

La crisi finanziaria colpisce proprio tutto, anche il mondo del calcio. A livello mondiale, la squadra che più rischia in questo momento è il Liverpool, acquistato meno di due anni fa da due industriali statunitensi del campo delle telecomunicazioni George Gillett e Tom Hicks, e adesso a rischio fallimento.

La crisi che ha colpito tutto il mondo ha fatto eccellenti vittime, tra cui i due magnati-presidenti che hanno ricevuto una lettera da parte della RBS (Royal Bank of Scotland) in cui gli veniva intimato di rientrare nei debiti (che ammonterebbero intorno ai 400 milioni di euro) entro due mesi, guarda caso entro la prossima finestra di calciomercato. E l’unico modo per racimolare un bel pò di milioni in poco tempo è vendere i propri calciatori.

La top ten dei mister stranieri in Inghilterra

Poveri inglesi, costretti ad ammirare la kermesse continentale senza esserne protagonisti, lasciati a casa da una Croazia che invece continua a vincere.

Ma questa è storia del passato. Ora sulla panca dei Tre Leoni c’è un italiano, chiamato appositamente per risollevare le sorti di un’Inghilterra alla deriva.

Forse è la motivazione che ha spinto il Sun a stilare la classifica dei migliori tecnici giunti nel Regno Unito dall’Oltremanica, nella speranza che lo straniero porti bene. In particolare l’italiano, visto che due tecnici nostrani, Vialli e Ranieri, sono stati inseriti nella top ten.