Aurelio De Laurentiis sta mantenendo le promesse ed apre i lacci della borsa per regalare ai tifosi partenopei quanto di meglio offre il mercato europeo. Il patron non è riuscito però a trattenere Edinson Cavani, il pezzo migliore del parco attaccanti, colui che ha maggiormente contribuito ai successi del Napoli negli ultimi anni. Il Matador ha messo a segno ben 104 reti in 138 presenze, tra campionato e coppe, entrando di diritto nella classifica dei migliori bomber d’Europa. Ora le sue esultanze faranno felici i tifosi del Paris Saint Germain, mentre all’ombra del Vesuvio ci si chiede se Higuain possa sostituire degnamente il Matador e garantire lo stesso numero di segnature.
Rafael Benitez
Napoli, Benitez vicinissimo alla firma
Mazzari annuncia l’addio alla panchina del Napoli e De Laurentiis se ne fa subito una ragione, puntando su uno dei migliori tecnici d’Europa, checché ne dicano quanti non lo hanno apprezzato nella sua unica avventura italiana. Lui è Rafa Benitez, passato come una meteora sulla panchina dell’Inter del dopo-Mourinho. L’allenatore spagnolo lascerà il Chelsea a fine stagione (per far posto proprio allo Special One) e starebbe seriamente pensando di accettare la corte dei partenopei.
Chelsea : si allunga l’ombra di Rafael Benitez sul futuro di Carlo Ancelotti?
Quinta in classifica nella Premier League, il Chelsea vive una stagione che definire complicata è poco. All’inizio dell’anno tutto sembrava andare per il meglio, poi qualcosa si è rotto: gli infortuni hanno colpito gli uomini chiave – oltre al capitano John Terry, si sono fermati Frank Lampard, Michael Essien, e Alex -, la malaria ha fiaccato la colonna dell’attacco Didier Drogba.
Alla fine è pure arrivato il benservito al viceallenatore Ray Wilkins – oltre all’addio annunciato alla fine dell’anno del direttore sportivo, il danese Frank Arnesen. Tutti questi ingredienti insieme hanno provocato una bella indigestione ai tifosi dello Stamford Bridge.
Liverpool: il fantasma di Benitez aleggia sulla panchina di Hodgson
La situazione del Liverpool dello scorso anno era tremenda, e portò al licenziamento di Benitez. Si sperava che un allenatore di esperienza come Hodgson potesse far tornare i Reds in alto, ma al momento stanno andando peggio dello scorso campionato, con appena 3 punti di vantaggio dalla terz’ultima in classifica e con un pesantissimo 0-1 sul groppone arrivato per mano del fanalino di coda Wolverhampton nell’ultima giornata di campionato.
Tutta una serie di ingredienti che permettono di dar voce ai tifosi Reds che chiedono da mesi il licenziamento di Hodgson. Il sogno sarebbe Kenny Dalglish, attaccante del Liverpool per ben 13 anni fino al 1990 ed attuale allenatore del Celtic, molto apprezzato in Premier League. Dalglish è stato vicinissimo alla panchina del Liverpool in estate, ma poi la dirigenza preferì Hodgson e questo il pubblico non l’ha mai accettato. Ora che è sulla panchina del Celtic sarà più difficile riportarlo in Inghilterra, e così ecco che durante la partita di ieri si sono visti i primi striscioni pro-Benitez.
Zenga spiega l’addio all’Al Nasr “Non mi pagavano da 6 mesi”
Aveva fatto pensare ad un esonero tattico Walter Zenga, quando proprio nelle ore in cui si parlava del successore di Benitez sulla panchina dell’Inter, l’Uomo Ragno aveva lasciato quella dell’Al
Ufficiale: Leonardo è il nuovo allenatore dell’Inter
Massimo Moratti non attende il dopo Natale per regalare il pacco ai propri tifosi ed annuncia fin da stasera l’arrivo di Leonardo sulla panchina dell’Inter. Il comunicato ufficiale compare ben
Ufficiale: Benitez addio all’Inter
Tanto tuonò che piovve e in fondo ce lo aspettavamo da tempo. Rafa Benitez non è più l’allenatore dell’Inter dalle ore 13 di oggi, da quando cioè sul sito della società nerazzurra è apparso uno scarno comunicato:
Consensualmente e con reciproca soddisfazione è stato raggiunto un accordo per la risoluzione anticipata del rapporto di lavoro. F.C. Internazionale ringrazia Rafael Benitez per il lavoro svolto alla guida della squadra, che ha portato ai successi della Supercoppa italiana e del Mondiale per club Fifa.
Di rito anche il ringraziamento dell’allenatore:
Rafa Benitez ringrazia la società per l’importante esperienza professionale e per le vittorie vissute insieme.
Inter: partito il toto-allenatore
Le dichiarazioni di Benitez considerate “inadeguate” da Moratti vogliono dire soltanto una cosa: rottura. Il tecnico è stanco, dopo la sua ultima stagione di Liverpool, di rivedere gli stessi fantasmi del passato anche a Milano, dove gli si addossano tutte le colpe di una stagione nata storta, e così, appena dopo la conquista del Mondiale per Club, Benitez ha capito che aveva l’occasione di andarsene da vincente, e non se l’è lasciata sfuggire.
Sia chiaro, ancora non ci sono state né dimissioni né esonero, ma intanto i nomi degli altri allenatori continuano a circolare. Moratti infatti non sembra intenzionato ad acquistare i 3-4 calciatori richiesti dal tecnico, e da quanto par di capire l’unico acquisto di peso che ci sarà a gennaio riguarderà la difesa per sostituire l’infortunato di lungo corso Walter Samuel. Ma per l’attacco si continua a puntare su Milito, a centrocampo si spera nel ritorno degli infortunati, e dunque con un solo acquisto Benitez potrebbe andar via. Vediamo chi può sostituirlo.
Inter, le strategie per gennaio: arriva Cassano e parte Benitez
Ieri Moratti l’aveva accennato “aspettiamo il Mondiale per club e poi vediamo”, riferendosi alla possibilità di Benitez di restare o meno. Non ci sono dubbi che se il tecnico spagnolo non dovesse conquistare il trofeo internazionale andrebbe a casa prima di stappare lo spumante del 2011. Ma se dovesse farcela? Non ci sono certezze che rimanga lo stesso.
Secondo i soliti ben informati pare che la dirigenza nerazzurra si stia già guardando intorno per cercare un successore. Il motivo è che a Moratti non basta l’alibi degli infortuni, ma accusa Benitez di non fare abbastanza dal punto di vista psicologico, la squadra non combatte ed in pratica non ci sta con la testa.
Inter, Benitez a rischio esonero se non vince il Mondiale
Moratti si è definito “serenamente arrabbiato” dopo la sconfitta contro la Lazio. Perdere una partita ci sta, viste anche le tante assenze, ed il fatto che si affrontava una delle
La Roma soffierà Kuyt a Benitez?
Dirk Kuyt è da tempo nelle mire di molti club europei, in particolare dell’Inter, essendo stato il primo nome sulla lista che Benitez ha presentato a Moratti appena ingaggiato. La scorsa estate poi saltò tutto, ufficialmente per le richieste troppo alte del Liverpool, ma in realtà perché, avendo la squadra più forte d’Europa, dopo aver speso tanto Moratti ha preferito non sborsare più un euro.
Ora, come ogni volta che si riapre il mercato da due anni a questa parte, Kuyt è nuovamente con le valigie in mano, e la destinazione pare possa essere Roma, sponda giallorossa. La situazione dalla scorsa estate è cambiata. Il Liverpool ha un incredibile bisogno di soldi, Kuyt non è più considerato come vice-campione del mondo, ma un attaccante come tutti gli altri, ha subìto qualche infortunio di troppo e oggi, dopo 14 giornate di campionato, ha segnato appena due gol. Un po’ poco per un calciatore valutato 20 milioni di euro.
Inter: Benitez in bilico, ecco i nomi dei probabili sostituti
Moratti continua a ribadire che Benitez non si tocca, ma ormai lo sanno tutti che se dovesse fallire le prossime due partite (Chievo e Twente), con ogni probabilità verrà sollevato dall’incarico. Nonostante per ora la sua panchina non traballi, i primi nomi cominciano a circolare per sostituirlo già prima di Natale.
L’ipotesi più suggestiva è Andrè Villas Boas, che agli italiani dirà ben poco, ma tra gli esperti di calcio internazionale è conosciuto come l’erede di Mourinho. Portoghese, stesso caratterino, stesso stile di gioco azzardato, ottimi risultati ottenuti con il Porto, ma soprattutto conosce già l’ambiente nerazzurro avendo fatto l’assistente di Mou nel 2008 e 2009. Questo è Boas, già accostato a tanti ottimi club europei, ed ora anche all’Inter. Di certo entrerebbe immediatamente nei cuori dei tifosi visto che ricorda molto lo Special One.
Inter: Afellay e Kuyt tornano di moda
Sembrava che la storia Inter–Kuyt dovesse rimanere chiusa dopo che, la scorsa estate, l’olandese era stato ad un passo dal trasferimento. I troppi tentennamenti e l’arrivo di Hodgson sulla panchina
Inter, cominciano i primi malcontenti: Maicon e Chivu non le mandano a dire
In momenti come questi si vede la bravura dell’allenatore. Finché si vince, si sa, va tutto bene, ma quando arrivano le sconfitte bisogna far uscire il carattere. I primi malumori sono venuti a galla dopo la sconfitta in Supercoppa contro l’Atletico Madrid, ma i risultati successivi, dove nella peggiore delle ipotesi arrivava un pareggio, hanno calmato l’ambiente.
Ma la sconfitta di ieri contro la Roma ha riacceso gli animi, ed ora sta a Benitez cercare di spegnere i bollenti spiriti. Eclatante è stata la scenata di Chivu che si è avvicinato alla panchina nerazzurra urlando e facendo il gesto di volersene andare. Il motivo? Al rumeno non è mai andato a genio il suo ruolo da terzino, ma ieri ha toccato il fondo dovendo contrastare da solo Menez e Riise.