Werder Brema – Inter 3-0: fotogallery

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Al di là del risultato finale, che avrebbe determinato la prima o seconda posizione nel Gruppo A di Champions League (Tottenham permettendo), l’Inter aveva un unico obiettivo nella trasferta di Brema: salvare la faccia ed evitare figuracce, come aveva chiesto nell’immediata vigilia il patron Moratti. Ma evidentemente la testa era già al Mondiale per Club ed a nulla è servito l’ampio turnover imposto da Benitez, se è vero che i nerazzurri tornano in patria con le ossa rotte.

Poche le azioni pericolose nel primo quarto di gara, ma poi i padroni di casa sono saliti in cattedra, costringendo Orlandoni ad un paio di interventi decisivi. Il terzo portiere dell’Inter nulla ha potuto, però, sul colpo di testa di Prodl, che al minuto 38 portava i tedeschi in vantaggio.

Moratti: sceglierei di nuovo Benitez

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C’è chi parla di fiducia illimitata e chi invece vede nella gara di mercoledì contro il Twente il crocevia dell’esperienza di Benitez sulla panca dell’Inter. Non sappiamo quale sarà il futuro del tecnico spagnolo di qui alla fine della stagione, ma quel che è certo è che Moratti non è affatto pentito della scelta fatta la scorsa estate, quando strappò mister Rafa dal Liverpool per portarlo a Milano:

Se sceglierei di nuovo Benitez? Le cose si fanno nel momento in cui si pensa sia giusto farle. Lui è una persona seria, ha le spalle forti, ci credo, avanti così.

Tracollo Inter, analisi del declino di un’armata invincibile

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Non più tardi di 6 mesi fa l’Inter sembrava la squadra più forte del mondo e tra le formazioni migliori della storia. Alla fine dell’anno d’oro 2010 invece, i nerazzurri sembrano diventati una squadretta da metà classifica. Cos’è cambiato in questi mesi? Probabilmente non l’hanno capito nemmeno a Milano.

Può essere che la squadra non fosse tutto questo splendore nemmeno 6 mesi fa, ma i problemi sono strutturali, e forse hanno un solo nome che li accomuna: José Mourinho. Non che Benitez sia tanto inferiore, ma perché Mourinho ha portato via con sé un pezzo di Inter, forse più importante di qualsiasi tattica e stile di gioco.

Inter-Milan: Benitez e Allegri vogliono i tre punti

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Il Milan scappa, l’Inter rincorre, trend invertito rispetto alle ultime stracittadine milanesi, quando erano i nerazzurri a fare la lepre in classifica, mentre i rossoneri arrancavano nell’inseguimento. Non che il vantaggio del Milan sui cugini sia incolmabile (tre soli punti in più), ma è chiaro che nel posticipo di domani sera sarà la squadra di Allegri a partire “favorita”, potendosi permettere il lusso di guardare gli avversari dall’alto in basso.

Che derby sarà? Qualcuno lo ha definito “il derby degli incerottati”, visti gli infortuni che hanno decimato entrambe le rose, ma resta pur sempre la sfida più importante dell’anno all’ombra della Madunina, chiunque siano i protagonisti in campo.

Inter-Sampdoria 1-1: fotogallery

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Piove su San Siro, piove sull’Inter, che stasera mirava a conquistare la posta piena per non perdere troppo terreno dalla capolista Lazio, ritrovandosi invece ad inseguire affannosamente una Sampdoria, che ha avuto il merito di attendere il momento giusto per colpire.

Piovono anche le occasioni da gol in quel di Milano, molte nei pressi dell’area dei doriani, qualcuna dalle parti di Julio Cesar, come quella che al 32′ del primo tempo poteva portare in vantaggio gli ospiti e che il numero uno brasiliano ha intercettato a pochi passi dalla rete.

Serie A 2010/2011: Inter

L’Inter non ha di certo bisogno di presentazioni. La squadra nerazzurra arriva ai nastri di partenza con un peso non indifferente, cioè essere la squadra che la scorsa stagione ha vinto tutto, e si sa che mantenere il “trono” è più difficile che guadagnarselo.

Nel complesso la squadra non è cambiata molto, anzi praticamente per nulla, rispetto allo scorso anno, ma una differenza sostanziale c’è, e cioè un nuovo allenatore. Rafa Benitez raccoglie la pesante eredità di Josè Mourinho che sarà difficile, se non impossibile, eguagliare, ma potrà farlo avendo a disposizione una delle migliori rose a livello mondiale, anche se non è esattamente quella che ha chiesto lui.

Mourinho stuzzica Benitez

Passano gli anni, cambiano gli scenari ed i protaginisti in campo, ma lui, Josè Mourinho da Setubal, non cambierà mai. Le polemiche sono il suo pane quotidiano, così come la voglia di punzecchiare continuamente i colleghi, specie se questi hanno preso il suo posto sulle panche delle squadre da lui allenate in passato. Oggi l’oggetto della frecciata velenosa è Rafa Benitez, che ha preso il posto dello Special One sulla panchina dell’Inter:

Una cosa è certa, certa, certa: Benitez non farà mai meglio di me. Non c’è possibilità!

E mentre i tifosi nerazzurri tolgono le mani dal mouse per esercitarsi nell’arte dello scongiuro, Mourinho continua:

Un’altra cosa è certa, certa, certa: se vincerà la Coppa Intercontinentale, avrà vinto due sole partite rispetto alle mie 13. Quindi sarà la mia Intercontinentale, non la sua.