L’avventura di Rafa Benitez sulla panchina del Napoli non è ancora cominciata, ma già si parla di acquisti consigliati al presidente per portare ancora più in alto gli azzurri. L’ex allenatore del Chelsea fa la lista della spesa e chiede quattro rinforzi per sistemare i vari reparti. Naturalmente Benitez spera che De Laurentiis riesca ad evitare la cessione di Cavani, perché vincere senza il Matador sarebbe davvero difficile.
Rafa Benitez
Benitez: “A Napoli per vincere”
Rafa Benitez tenta una nuova avventura nel campionato italiano, dopo il fallimento del periodo milanese, quando l’Inter – ormai sazia ed orfana di Mourinho – non gli permise di dimostrare il proprio valore. A scommettere sulle capacità del tecnico spagnolo è il Napoli, che lo ha fortemente voluto dopo l’addio di Mazzarri. Il fresco vincitore dell’Europa League ha accettato di buon grado di sposare il progetto azzurro ed ora è pronto a vincere.
Napoli-Benitez, a giorni l’annuncio
Rafael Benitez si avvicina sempre più al Napoli, nonostante le tentate smentite del patron De Lauurentiis. Qualche giorno fa il presidente dei partenopei era volato a Londra per incontrare personalmente il tecnico spagnolo, nel tentativo di convincerlo ad abbracciare il progetto-Napoli. La novità di queste ore è l’incontro in quel di Roma tra l’agente dell’allenatore, Manuel Garcia Quillon ed i rappresentanti del club azzurro Bigon (direttore sportivo) e Chivelli (amministratore delegato di Filmauro).
Calcio estero, crollo Real, buon esordio per Benitez
L’evento del week-end sulla scena internazionale era l’esordio di Rafa Benitez sulla panchina del Chelsea. Un esordio che non nasceva sotto i migliori auspici dato che il pubblico non ha gradito il cambio di allenatore (con Di Matteo avevano vinto una Champions League appena 6 mesi fa), e poi perché per tanti anni Benitez è stato l’allenatore dei rivali del Liverpool. Ma nonostante il potenziale offensivo delle due squadre in campo (contro c’era il Manchester City ed il Chelsea schierava Torres più tre mezze punte), la gara finisce 0-0. Almeno non ha preso gol, che era il tallone d’Achille di Di Matteo.
Inter: Benitez si ricandida per la panchina
E’ stato accusato di essere la causa delle mancate vittorie dello scorso anno in casa Inter, e nemmeno il trofeo che ha portato a casa, il Mondiale per Club, gli è stato riconosciuto perché Mourinho se n’è assegnato gran parte del merito. Ma Rafa Benitez, uno che lotta sempre, è tornato alla carica.
In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport lancia la sfida a Moratti: è pronto a riprendere il suo posto sulla panchina nerazzurra. Lo scorso anno infatti dice di essere stato “tradito” dal patron nerazzurro in quanto gli aveva promesso degli acquisti, tra cui Sanchez, e poi non è arrivato nessuno, ma ora è pronto a ricominciare perché lui ha lasciato un buon ricordo di sé ovunque è stato, e non si capacita che all’Inter lo ricordino come un perdente.
Messi e Mourinho sono i più pagati del calcio
Chi è il giocatore più ricco del mondo? E l’allenatore più pagato? A fare i conti in tasca alle star del pallone ha provveduto France Football, che ha stilato la classifica dei Paperoni del calcio mondiale. Ebbene, pare che il calciatore più ricco del mondo, limitatamente all’anno 2011, sia Lionel Messi, stella del Barcellona, che nell’anno in corso guadagnerà qualcosa come 31 milioni di euro.
E dire che l’ingaggio della Pulce è di “soli” 10 milioni di euro l’anno, mentre i restanti 21 arrivano dalle tante sponsorizzazioni che lo vedono come testimonial. Del resto, è normale che il talento argentino sia sul gradino più alto del podio, essendo tra i forti in assoluto del calcio moderno, anche se dal punto di vista dell’immagine forse non “tira” come altri calciatori ben più attraenti e muscolosi, come ad esempio Cristiano Ronaldo.
Sneijder attacca Benitez e avverte la Juve
Un mese e mezzo di assenza per recuperare da un infortunio e ricaricare le pile, ma ora Wesley Sneijder è tornato al suo posto, a dettare i tempi nel centrocampo nerazzurro, nella speranza di lasciare un’impronta sulla stagione dell’Inter. Tre graffi in sei giorni (tra campionato ed amichevole con l’Olanda) e la voglia di spaccare il mondo di dimostrare che è ancora l’Inter la squadra da battere. Nel posticipo di domenica c’è la Juve ad attendere i campioni d’Italia e Sneijder vuole tornare da Torino con i tre punti in tasca:
Battere la Juve e proseguire la striscia è importante per mettere pressione a chi è davanti. Vogliamo lo scudetto. A maggio si fanno i conti.
Inter: Benitez torna alla carica e attacca la dirigenza
Che fine ha fatto Rafa Benitez? Dopo un finale di campionato dello scorso anno disastroso con il Liverpool, e dopo 5 mesi d’inferno all’Inter in cui ha portato la squadra a metà classifica, ha deciso di ritirarsi per un po’ e cercare la serenità fino alla prossima stagione. Ma questo non significa che se gli si presentasse l’occasione di togliersi qualche sassolino da una scarpa, non possa farlo.
E l’occasione gli capita con l’infortunio di Milito che pare più grave del previsto dato che rischia di star lontano dal campo di gioco per ben due mesi, saltando gli ottavi di finale di Champions. Si tratta del quinto infortunio muscolare per l’argentino in appena 6 mesi di campionato, e dunque per il tecnico spagnolo non si può parlare di coincidenza.
Eto’o difende Benitez
Era a arrivato a Milano tra fanfare e squilli di tromba, assumendosi il non facile compito di sostituire Mourinho, ‘allenatore simbolo della rinascita nerazzurra, colui che in un solo anno ha conquistato tutto quello che c’era da conquistare, riportando l’Inter sul tetto d’Europa dopo 45 anni di digiuno.
Compito ingrato per Rafa Benitez, incapace di entrare nei cuori dei tifosi e nella testa dei giocatori, per dimostrare loro che non si può smettere di aver fame solo dopo aver gustato un (seppur ricco) antipasto. Lo spagnolo ha fatto il proprio dovere, portando a Milano una Supercoppa Italiana ed il Campionato del Mondo per Club e mancando solo l’appuntamento con la Supercoppa Europea, lasciata ai connazionali dell’Atletico Madrid. Ma questo non è bastato per salvare il posto, né è servito per avere la gratitudine dei suoi uomini, molti dei quali hanno esultato nel momento dell’addio. Molti, ma non Samuel Eto’o, che ad un mese di distanza dell’esonero del tecnico torna sull’argomento dalla poltrona del Chiambretti Night per difenderne l’operato.
Inter, e se fosse Zenga il dopo-Benitez?
Fino a ieri tutti gli indizi portavano a Leonardo sulla panchina dell’Inter, ma oggi qualcosa è cambiato. Può essere solo un evento casuale, ma fatto sta che Walter Zenga, il
Inter – Benitez, divorzio complicato
Squadra vincente non si cambia, recita il detto, ma a quanto pare in casa Inter non funziona in questo modo. Per anni ed anni la squadra nerazzurra è rimasta davanti alla tv ad invidiare i successi altrui, mentre la propria bacheca accumulava polvere e le foto appese alle pareti restavano tristemente in bianco e nero. Poi dalle parti di Appiano Gentile sono passati fior di allenatori capaci di rinverdire gli antichi fasti, ma alla fine se ne sono andati così come erano arrivati.
E’ successo con Roberto Mancini, fatto fuori dopo la conquista di due scudetti, poi a Josè Mourinho, che in due anni di Inter ha vinto praticamente tutto, ed ora sta accadendo a Rafa Benitez, che ha comunque il merito di aver portato i nerazzurri sul tetto del mondo. Situazioni diverse, certo, ma che dimostrano come a Milano la situazione non sia per nulla tranquilla, a dispetto della pacatezza del patron Moratti. Pacatezza che in queste ore viene messa a dura prova, considerando che il tecnico spagnolo non vuole saperne di abbandonare la barca, almeno non senza una buonuscita da nababbo, che compensi almeno in parte le pene subite in questi mesi.
Inter mai serena, Benitez e Stankovic rovinano la festa
Lo dice anche l’inno “Pazza Inter”. E’ proprio questo il motivo per cui i tifosi la amano, ma essendo pazza, è una squadra da cui ti puoi aspettare di tutto, anche che nel giorno più felice della sua storia ne combini un’altra delle sue. A rovinare la festa è quasi subito Rafa Benitez, e dopo qualche ora anche Dejan Stankovic.
Come già anticipato ieri, nelle interviste a caldo il tecnico spagnolo non le ha mandate a dire, ed ha approfittato della ribalta mondiale per lanciare un messaggio forte e chiaro a Moratti: o mi compri giocatori o me ne vado. La notizia non è tanto che Benitez chieda rinforzi, lo fanno tutti, ma che lo faccia in un momento così delicato, segno che finora ogni volta che, in privato e lontano dalle telecamere, ha provato a parlarne con Moratti, il presidente deve avere sempre evaso il discorso, e per questo quella vecchia volpe di Benitez ha approfittato del momento propizio per farsi avanti.
Inter – Mazembe 3-0: fotogallery
Missione compiuta! L’Inter cercava la vittoria nel Mondiale per Club per riscattare un inizio di stagione non proprio esaltante, tra infortuni eccellenti e risultati non sempre all’altezza delle aspettative. Qualcuno diceva che il Torneo di Abu Dhabi rappresentava l’ultima spiaggia per Rafa Benitez, alle prese sin dall’inizio con una squadra oramai sazia di vittorie e poco disposta a sudare ancora sul campo per ottenere il risultato. Qualcuno sosteneva addirittura che Benitez fosse sulla via dell’esonero, a prescindere dal risultato nel Mondiale per Club.
Ma ora tutti i discorsi sono inutili, alla luce del 3-0 rifilato al modesto Mazembe, che pure aveva strappato applausi nella seminale contro l’International do Porto Alegre.
Moratti non esonera Benitez
Il giorno della verità è vicino, così come – a detta di qualcuno – il giorno dell’esonero di Rafa Benitez, a prescindere dal successo o meno nel Mondiale per Club?