Pallone da calcio

Foto: AP/LaPresse

Pallone da calcio

Il pallone è il simbolo del calcio ed uno degli oggetti preferiti di milioni di persone in tutto il mondo. Per essere considerato regolamentare per una partita di calcio a 11, nelle competizioni professionistiche, il pallone deve avere queste caratteristiche:

  • Forma sferica;
  • Dev’essere di cuoio o un altro materiale approvato (anche se ormai si utilizzano solo di cuoio);
  • Una circonferenza di 68-70 centimetri;
  • Un peso di 410-450 grammi;
  • Una pressione di 0,6-1,1 atmosfere a livello del mare.

Se il pallone non ha queste caratteristiche, è deformato, bucato o scoppia, l’arbitro è tenuto a sospendere la gara e non può farla riprendere finché non torna in campo un pallone con le caratteristiche stabilite. Questo pallone è chiamato N.5.

Le 12 regole più assurde del calcio

A soli 4 giorni dalla sconfitta contro l’Olanda (che brucia ancora), la Gazzetta dello Sport ha intervistato l’ex arbitro Daniele Tombolini, a proposito del gol alquanto “dubbio” di Van Nisterlrooy. Ma anzichè una valutazione tecnica, Tombolini ha rilanciato, elencando una serie di regole del calcio molto singolari, di cui in pochissimi sono a conoscenza.

Le regole riguardano fatti accaduti realmente in qualche angolo remoto del mondo, e sono eventi abbastanza rari, ma per quanto possano sembrar strani, e a volte anche assurdi, state certi che il regolamento Fifa li prevede.

Quando il raccattapalle diventa protagonista.

Gianluca, chi era costui? Ce ne sono tanti che si chiamano così, ma questo è diventato famoso per un suo gesto ha fatto molto discutere, tanto da finire sul tavolo del giudice sportivo, chiamato ad esprimersi in merito alla vicenda. Era il 26 gennaio scorso e allo Stadio Olimpico si giocava Roma-Palermo. Il risultato era fermo sullo 0-0, quando un ragazzo, Gianluca appunto, raccattapalle in quell’occasione, si avvicinò alla bandierina del calcio d’angolo, posizionando la palla a terra, per permettere alla squadra di casa di riprendere più velocemente il gioco.

Dall’azione successiva è nato il gol con cui la Roma ha battuto il Palermo, che a fine gara ha presentato ricorso per l’eccesso di zelo del ragazzino. Ieri la sentenza del giudice sportivo Giampaolo Tosel che non ha ritenuto il gesto influente sulla regolarità dello svolgimento della gara, respingendo di fatto il ricorso della squadra sicula.

Non potevamo certo aspettarci che per un simile episodio venisse ripetuta la partita o addirittura assegnata la vittoria a tavolino alla squadra di Zamparini, ma per dovere di cronaca bisogna ricordare che, secondo il regolamento, il raccattapalle non può in alcun modo sostare davanti ai cartelloni pubblicitari. Il ricorso del Palermo, quindi, non era così insensato, pur essendo eccessive le sue richieste. Gianluca, ha avuto il suo quarto d’ora di popolarità, facendo tornare alla mente altri episodi curiosi legati alla figura del raccattapalle.