Argentina ko, Maradona non si dimette

Sono i campioni olimpici in carica, hanno alla guida il più grande fenomeno che abbia mai calcato un campo di calcio, eppure non riescono ad indovinare una gara che sia una! Parliamo di Messi & Co., usciti con le ossa rotte dalle ultime due gare di qualificazione ai mondiali sudafricani del prossimo anno.

E se ci può stare di perdere con il Brasile degli extraterrestri (anche se in casa), non ci sta proprio di farsi mettere sotto dal Paraguay e non perché i biancorossi non siano una bella squadra, ma perché ci si attendeva una reazione d’orgoglio da parte dell’Argentina, dopo l’umiliazione subita contro la Seleçao.

Ora la Seleccion è scivolata al quinto posto e rischia di perdere il treno che porta direttamente alla kermesse mondiale. Mancano ancora due gare (Perù in casa ed Uruguay in trasferta), ma a questo punto bisogna cominciare a guardarsi le spalle e sperare di ottenere almeno il quinto posto, che garantirebbe lo spareggio con la quarta della Concacaf. La posizione di Maradona non è poi tanto salda come qualche tempo fa, sebbene lui insista a continuare per la sua strada:

Non avrei mai immaginato di trovarmi in questa situazione, ma questa è la realtà. Nonostante tutto abbiamo ancora delle possibilità di qualificarsi alla Coppa del Mondo nelle restanti due gare, darò fino all’ultima goccia di sangue per regalare i Mondiali all’Argentina.

Gilardino “respinge” Amauri

La nazionale italiana non riesce a segnare, sebbene sia piena zeppa di attaccanti dal piede caldo, che nelle rispettive squadre di club la mettono dentro con estrema facilità. Nell’ultimo incontro di qualificazione per il prossimo mondiale l’Italia di Lippi si è dovuta accontentare di due autoreti degli avversari per conquistare i tre punti, e già c’è chi grida a gran voce il nome di Amauri, visto dai più come il salvatore della patria. Non la pensa così Gilardino, che a meno di cataclismi improvvisi dovrebbe essere uno dei partenti per il Sudafrica la prossima estate:

Amauri? Tra di noi non ne abbiamo parlato, un giocatore non è la soluzione per i problemi di una squadra. Lui è formidabile, è fortissimo, ma ora conta il gruppo che c’è qui e che ha stappato tre punti importanti in Georgia. Poi, su questo decideranno la Federazione e la Nazionale.

L’attaccante della Fiorentina rivendica i successi ottenuti dal gruppo e si candida per un posto da titolare sin dalla gara di dopodomani:

Mi sento in forma fisicamente, ho iniziato bene la stagione a Firenze e spero di poter giocare e segnare contro la Bulgaria.

Qualificazioni Mondiali: Italia ok a fatica (le immagini)

Georgia – Italia 0-2

Dopo il mezzo flop nella Confederations Cup ed il pareggio a reti bianche contro la Svizzera nell’amichevole di agosto, ci si aspettava qualche segnale positivo dall’Italia di Lippi impegnata contro una Georgia senza ambizione alcuna. L’obiettivo era quello di tornare a casa con i tre punti in saccoccia e, almeno da questo punto di vista, possiamo dirci soddisfatti. Ma il resto?

L’Italia non ha un gioco, non diverte, non costruisce e si lascia frenare dalla buona volontà degli avversari, messi bene in campo e diligenti al punto giusto. Qualche timido segnale di ripresa si è avuto nel secondo tempo, ma una squadra come la nostra non può affidarsi alle autoreti di Kaladze (ben due da attaccante puro) per avere la meglio su una compagine di semisconosciuti. Lippi si lamenta della scarsa attenzione intorno alla sua nazionale: oggi forse si renderà conto del perché. A voi le foto ed il video della serata, nella speranza che la gara di mercoledì con la Bulgaria ci regali qualche sorriso in più.