Stangata nei confronti della Pro Patria dopo i cori razzisti contro Boateng nell’amichevole giocata la scorsa settimana contro il Milan, e sospesa al ventiseiesimo minuto proprio per il rifiuto da parte dei rossoneri di continuare la gara. Il giudice sportivo della Lega Pro ha infatti imposto la squalifica del campo per un turno con decorrenza immediata. Il seppur piccolo gruppo di sostenitori della Pro Patria è stato decisivo per danneggiare tutta la tifoseria, che eppure aveva fischiato e lanciato a sua volta cori contro il drappello dei vergognosi. Le motivazioni della squalifica parlano chiaro.
Pro Patria-Milan
Pro Patria, altri denunciati: domani stadio blindato a Savona
Altri cinque tifosi della Pro Patria sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per il reato di divulgazione, in concorso, di espressioni di razzismo durante l’amichevole giocata contro il Milan, sospesa per le ingiurie lanciate contro Boateng e altri calciatori di colore che hanno così deciso di lasciare giustamente il campo. I cinque sono stati identificati dagli agenti della questura di Varese e dalla Digos locale, sfruttando le telecamere di sorveglianza messe a disposizione nell’impianto sportivo di Busto Artizio, dove si stava giocando l’amichevole. Di età compresa tra i venti e i trent’anni, erano in compagnia del primo ragazzo fermato. Tutti incensurati.
Boateng, addio all’Italia dopo i cori razzisti?
Kevin Prince Boteng potrebbe lasciare presto il Milan e trasferirsi all’estero. E’ questa la nuova grana esplosa in casa Milan, dopo i cori razzisti rivolti al centrocampista, che hanno portato alla sospensione dell’amichevole sul campo della Pro Patria. Dopo fiumi di chiacchiere e dimostrazioni di solidarietà arrivati da ogni dove, sembrava essersi arrivati alla conclusione della vicenda. Ma evidentemente Boateng non ha completamente superato la rabbia, se è vero che ancora oggi torna sull’argomento, minacciando di lasciare la casacca rossonera.
Pro Patria – Milan sospesa per cori razzisti contro Boateng
Un’amichevole come tante altre, organizzata solo per verificare la condizione dei singoli e della squadra in vista della ripresa dopo la sosta natalizia. Ma Pro Patria-Milan sarà ricordata per altri motivi, vista la sospensione al minuto numero 25 della prima frazione di gioco, a causa dei cori razzisti piovuti sulla testa di Kevin Prince Boateng e degli altri giocatori di colore del club rossonero.