Serie A 27a giornata: Sampdoria – Inter 0-2

Foto: AP/LaPresse

Posticipo della ventisettesima giornata di serie A.
Stadio Luigi Ferraris di Marassi, Genova.
Sampdoria-Inter 0-2
Reti:
25’ st Snejider (I), 49’ st Eto’o (I)

Non è stato dominio, affermarlo sarebbe esagerato. Ma certo, da quel della Liguria, i nerazzurri hanno legittimamente portato a casa i tre punti in seguito a una gara gestita senza difficoltà e nel corso della quale gli uomini di Leonardo hanno saputo difendersi con ordine e ripartire in maniera efficace. E’ occorso attendere la ripresa per assicurarsi del fatto che a contendere lo scudetto al Milan ci saranno anche i nerazzurri ma la riflessione al contrario, che vale solo per i padroni di casa è che si ha la netta sensazione che gli uomini di Di Carlo, in questa annata, faticheranno più del previsto per portare a casa l’obiettivo minimo, ovvero la permanenza nella massima serie. Pareva scontata, la salvezza, fino a qualche mese fa, poi la estrutturazione di un gruppo che giocava a memoria ha portato nubi scurissime in quel dei doriani. Da salvare la voglia e il carattere, non la coralità di una squadra che pare non conoscersi.

Stadio Marassi discretamente affollato con tanto di nutrita rappresentanza ospite. Di Carlo opta per una mediana dinamica sugli esterni e sulla difesa a tre. Boa centrale in avanti è Maccarone alle spalle del quale agisce Guberti. Leonardo, di contro, può già contare sul recuperato Ranocchia che si sistema al centro della difesa insieme a Lucio. Attacco affidato alla coppia composta dall’ex Pazzini e dal camerunense Eto’o.

Serie A 21a giornata: Milan – Cesena 2-0

Foto: AP/LaPresse

Posticipo della ventunesima giornata di serie A.
Stadio Guseppe Meazza di San Siro, Milano:
Milan-Cesena 2-0
Reti:
45’ pt aut. Pellegrino (C), 48′ st Ibrahimovic (M)

Il caso più unico che raro, che quasi verrebbe da sospendere l’azione e farla rifare, è quello di Pellegrino, difensore del Cesena che si è reso protagonista, in sette giorni, di due sfortunati episodi che, forse, gli consentono di scrivere un primato in negativo. Seconda autorete consecutiva che frutta (agli avversari) tre punti pesanti anche in virtù delle gare delle altre aspiranti al titolo, tra cui si salvano solo Napoli e Roma.

Il Milan va, in un San Siro discretamente pieno, e consolida il primato in classifica. Allegri ha assecondato le richieste, indirette ma neppure troppo, di Ibrahimovic e al fianco dello svedese ha optato per l’inserimento di Cassano dall’inizio. Robinho sulla trequarti mentre in mediana agiscono Ambrosini, Merkel e Thiago Silva (a causa di un forfait dell’ultimo minuto di Gattuso). Yepes prende il posto del brasiliano in difesa. Ficcadenti sceglie di non avere paura: Budan punta di riferimento con Malonga e Schelotto a supporto.

Serie A 20a giornata: Lecce – Milan 1-1

Foto: AP/LaPresse

Posticipo della ventesima giornata di serie A.
Stadio Via del Mare, Lecce:
Lecce-Milan 1-1
Reti:
4’ st Ibrahimovic (M), 37′ st Olivera (L)

Replicare alle vittorie tirate e striminzite di Juventus, Lazio e Roma ma anche alla prova di forza dei cugini dell’Inter che, in casa contro il Bologna, hanno dato l’impressione di potere tornare a essere lo squadrone cui il 2010 ha dato credito assoluto. Questo il compito di un Milan voglioso di riaffermare la propria superemazia a scapito di un Lecce in grande spolvero e capace, settimana scorsa, di espugnare l’Olimpico laziale in seguito a una prestazione impeccabile. Le aspettative del pubblico accorso allo stadio Via del Mare – bello spettacolo, impianto quasi gremito – erano nobili: fermare la capolista o, in ogni caso, tenerle testa con la consapevolezza che fare punti sarebbe stato di vitale importanza.

Dal punto di vista tattico, De Canio opta per la coppia offensiva composta da Di Michele e Jeda, untando sulla velocità dei due a fronte di una difesa ospite non sempre impeccabile. Quattro uomini in mediana, altrettanti in retroguardia. Allegri continua a non rischiare Cassano dal 1’ e insiste sul duo d’attacco Ibra-Pato. Alle spalle dei due, Seedorf sulla trequarti mentre il centrocampo è cosa diAmbrosini, Gattuso e Flamini.

Serie A 19a giornata: Napoli – Juventus 3-0

Foto: AP/LaPresse

Posticipo della diciannovesima giornata di serie A.
Stadio San Paolo, Napoli:
Napoli-Juventus 3-0
Reti: 20′ pt,  26′ pt e 8′ st Cavani (N)

La prima comunicazione che viene spontaneo annunciare, anche perchè in qualche maniera il personaggio riesce a fare da trade union tra partenopei e bianconeri, è che Fabio Quagliarella è stato operato nel corso del pomeriggio. L’intervento chirurgico di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro è stato effettuato dal professor Pier Paolo Mariani presso la clinica Villa Stuart di Roma. Quagliarella resterà ricoverato per 3-4 giorni e poi rientrerà a Torino per iniziare il programma di riabilitazione. Il suo completo recupero è previsto in 5-6 mesi.

Il primo spettacolo di cui riferire è uno stadio San Paolo gremito in ogni ordine di posto: capienza colmata all’inverosimile per la sfida tra due squadre – Napoli e Juventus – che contano di sfruttare a dovere la giornata negativa di Milan, Lazio e Roma e racimolare qualche punto in classifica. I partenopei adocchiano il secondo posto in solitaria, idem dicasi per i bianconeri che – con una vittoria – scavalcherebbero il duo composto dagli azzurri e dai biancocelesti.

Serie A 16° giornata: Juventus – Lazio 2-1

Foto: AP/LaPresse

Posticipo della sedicesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Torino:
Juventus-Lazio 2-1
Reti:
2′ pt Chiellini (J), 14′ pt Zarate (L), 49′ st Krasic (J)

Sfida di cartello che archivia solo temporaneamente la sedicesima giornata di A in attesa che Inter e Cesena recuperino, il 19 gennaio, la partita non andata in scena oggi per il concomitante impegno dei nerazzurri, che cercheranno di portare in Italia il Mondiale per club. Ottimo e abbondante il Milan dell’ora di pranzo: avranno avuto modo di guardarlo, e temerne il potenziale, sia i bianconeri che i biancocelesti.

Una eventuale vittoria avrebbe garantito ai locali la possibilità di riprendere gli ospiti, i tre punti alla Lazio avrebbero invece indicato negli uomini di Reja i principali competitors del Milan a cui, tanto per dirlo, il pareggio avrebbe fatto solo comodo. Delneri opta per il duo di centrocampo composto da Aquilani e Melo, sulle fasce agiscono Marchisio e Krasic. Conferma, sulla destra di retroguardia, per Sorensen mentre il tandem offensivo è formato da Quagliarella e Iaquinta. Nessun timore reverenziale per i romani: Zarate, Mauri ed Hernanes alle spalle di Floccari, Matuzalem e Brocchi a svolgere lavoro fisico e di quantità.

Serie A 14a giornata: Palermo – Roma 3-1

Foto: AP/LaPresse

Posticipo della quattordicesima giornata di serie A.
Stadio Barbera, Palermo:
Palermo-Roma 3-1
Reti:
20′ pt Miccoli (P), 20′ st Ilicic (P), 20′ st Nocerino (P), 47′ st Totti (R)

Esame di maturità: per la Roma, lo ha detto Ranieri, e per il Palermo, gli ha fatto eco Zamparini. Ghiotta l’occasione dei capitolini che, approfittando del mezzo passo falso di tutte le big (eccezion fatta per l’Inter) avrebbero potuto raggiungere il terzo posto solitario della graduatoria. Non meno importante l’opportunità dei rosanero: vincere per accodarsi all’Inter in piena zona Champions League.

Qualcuno – i maligni – dice che l’infortunio occorso a Vucinic alla vigilia del match abbia sgravato Ranieri del peso di spedire nuovamente in panchina il montenegrino. Potessero essere dei preveggenti – quegli stessi maligni – saprebbero che farci dei cattivi pensieri. Perchè? Il risultato lo racconta in maniera nitida, il resoconto della gara non fa che confermare.

Serie A 13a giornata: Napoli – Bologna 4-1

Foto: AP/LaPresse

Posticipo della tredicesima giornata di serie A.
Stadio San Paolo, Napoli:
Napoli-Bologna 4-1
Reti: 2′ pt Maggio (N), 36′ pt e 3′ st Hamsik (N), 23′ st Meggiorini, 30′ st Cavani

Una vittoria per tornare terzi – da soli – in classifica: Walter Mazzarri ha caricato il suo Napoli a dovere e chiede la determinazione degli ultimi periodi. Il Bologna di Malesani, outsider imprevedibile, si affida a capitan Di Vaio, riferimento d’attacco, per finalizzare le trame impostate dalla squadra. Di fianco all’ex laziale, la velocità di Gimenez mentre Buscè agisce quale collante tra i due reparti di mediana e attacco. Impossibile non richiamare alla memoria i problemi societari dei felsinei che potrebbero condizionare in maniera negativa anche l’undici titolare. Partenopei speculari al solito: il 3-4-1-2 prevede ancora Cavani unica punta, il sostegno all’uruguaiano è garantito dalla coppia composta da Hamsik e Lavezzi.

Maggio e Dossena sulle fasce. E’ subito Napoli: al 1′ botta di Cavani dal limite dell’area ma Viviano non ha alcun problema e para con sicurezza; al 2′ azzurri già in vantaggio. Calcio d’angolo di Lavezzi da destra, l’inserimento di Maggio è puntuale e vanifica il tentativo di anticipo da parte di Garics: il colpo di testa da ottima posizione non lascia scampo all’estremo ospite. Incuriosisce il fatto che Maggio non abbia festeggiato la rete. Reazione del Bologna affidata alle giocate di Gimenez e Di Vaio: nè il primo (all’8′) nè il secondo (11′) indovinano la mira.

Serie A 11a giornata: Parma – Sampdoria 1-0

Foto: AP/LaPresse

Posticipo dell’undicesima giornata di serie A.
Stadio Tardini, Parma:
Parma-Sampdoria 1-0
Rete: 39′ st Bojinov (P)

Hernan Crespo (in panchina) alla vigilia di Parma-Sampdoria, caricava i ducali, ultimi in classifica: “Restiamo uniti per il bene della squadra“. Farebbero, in tal caso, anche un favore a Pasquale Marino, traballante già da un po’. Sul versante doriano, invece, continua a fare rumore il caso Cassano che, con il passare delle ore, si arricchisce di dettagli (il barese è accusato dal club di insubordinazione, aperta contestazione delle direttive aziendali ed eccesso di critica).

Il risultato? FantAntonio ancora fuori rosa, gialloblu vogliosi di risalire la china. Una rinuncia forzata per Marino – quella di Giovinco – e tre cambi tra gli ospiti rispetto all’undici che ha pareggiato contro il Catania: a sostituire il folletto locale, Bojinov (Dzemaili favorito a Gobbi); tra i blucerchiati, ad affiancare Pazzini è nuovamente Marilungo mentre cominciano dal 1′ Accardi, Poli e Mannini. Tutti schierati con puntualità nonostante la fitta nebbia che sovrasta il Tardini e rischia di mettere a repentaglio il regolare svolgimento della gara. Per Peruzzo si può cominciare.

Serie A 8a giornata: Inter – Sampdoria 1-1

Foto: AP/LaPresse

Posticipo dell’ottava giornata di serie A.
Stadio Meazza di San Siro, Milano
Inter-Sampdoria 1-1
Reti: 17′ st Guberti (S), 35′ st Eto’o (I)

Tra i nerazzurri rientra Cambiasso, Coutinho e Biabiany continuano a riscuotere la fiducia di Benitez. Sampdoria in versione 4-4-2 con Guberti e Koman schierati sulle fasce nel tentativo di rifornire al meglio il duo Cassano-Pazzini. Impegno tutt’altro che semplice per l’Inter, nonostante la presenza di Eto’o che, allo stato attuale, vale più di ciascun altro attaccante della massima serie.

Il primo affondo del match vede protagonista proprio il camerunense che, al 3′, si inventa assist man per Sneijder: la conclusione dell’olandese viene bloccata da Curci. La replica di fantAntonio giunge dopo 2′: tiro dal limite, para Julio Cesar. La capacità degli ospiti di rispondere in maniera tempestiva alle giocate dei padroni di casa torna a manifestarsi all’11’: il primo tentativo è di Lucio (su cui Curci sforna un intervento da applausi), contrattacco doriano 1′ dopo ma Tissone calcia fuori di poco.

Terreno di gioco insidioso e scivoloso, locali più incisivi ma incapaci di proferire il gancio che tramortisce: la Samp si lascia chiudere nella propria metà campo e incassa senza particolari sofferenze. Il possesso palla dell’inter è evidente ma a creare il pericolo maggiore è l’undici di Di Carlo: al 32′ lo scambio tra Cassano e Guberti suggerisce l’inserimento di Pazzini che anticipa Maicon e conclude a colpo sicuro. Capire se la parata di Julio Cesar sia figlia di grande fortuna o enorme bravura è impossibile e, forse, davvero la verità sta nel solito mezzo.