Il campionato ha vissuto ieri sera il suo epilogo, ma le polemiche sono destinate a continuare per giorni, forse settimane. A gridare allo scandalo sono quanti sostengono che il Milan sia stato favorito dall’arbitro nella gara contro il Siena (rigore concesso ai rossoneri e negato invece ai toscani). A causa di tale errore il Milan ha agguantato un posto in Champions League, mentre la Fiorentina è stata penalizzata. Tra le tante voci di disappunto arriva quella di Paolo Bonolis, noto tifoso interista, secondo il quale il copione era già stato scritto.
polemiche
Milan, Pato minaccia: “sta arrivando il mio procuratore, parleremo del futuro”
La stagione del Milan non era di certo cominciata bene, e quando nasce così, non c’è vittoria che possa riportare il sereno. Il 3-1 di ieri avrebbe dovuto rasserenare l’ambiente visto che gli spunti di felicità erano tanti, dalla qualificazione ottenuta con un turno d’anticipo al ritrovamento di Mexes, fino alla conferma di El Shaarawy. Ed invece a rovinare la festa è Alexandre Pato.
Andrea Agnelli: “Juventus sotto assedio”
Il fischio finale di Catania – Juventus ha sancito la fine delle ostilità in campo, ma non quella delle polemiche, che continueranno presumibilmente per diverse settimane. Il gol regolare annullato a Bergessio e quello dubbio assegnato a Vidal hanno scatenato i commentatori televisivi, tanto da mettere in secondo piano qualunque fatto di cronaca sportiva. Andrea Agnelli non ci sta e difende le ragioni dei suoi, parlando di una Juventus assediata.
Supercoppa Italiana, Mazzarri attacca la Juventus
Il Napoli ritrova la parola dopo la settimana di silenzio seguita alla sconfitta in Supercoppa contro la Juventus. A farsi portavoce del malcontento partenopeo è Walter Mazzarri, che ammette di aver pensato addirittura alle dimissioni dopo l’arbitraggio “scandaloso” (a detta dei napoletani) di Mazzoleni:
Dopo quello che ho visto, ho pensato addirittura di dimettermi e lasciare il calcio.
De Laurentiis scatenato, se la prende con FIFA, Uefa e Federcalcio
E’ un Aurelio De Laurentiis scatenato quello che si è concesso poco fa ai microfoni dei giornalisti. Il presidente del Napoli se la prende praticamente con tutti in un calcio in cui, nonostante la sua squadra stia facendo sfracelli, specialmente in campo europeo, ci sono molte cose che non vanno. De Laurentiis se la prende con i dirigenti del mondo del pallone a tutti i livelli, da quello più alto a quello più basso. Vediamo come.
Arsenal – Milan, per Wenger l’eliminazione è colpa dell’arbitro
E meno male che eravamo noi italiani quelli che ci lamentavamo sempre con gli arbitri. L’Arsenal ieri sera ha giocato la partita della vita, ha vinto 3-0 e Wenger ha anche recuperato la faccia dopo le quattro sberle dell’andata. Dovrebbero essere tutti contenti, ed invece ecco che il tecnico dei Gunners se ne esce con una sparata nuova per il suo personaggio, una di quelle che ci saremmo attesi da un Mourinho, di certo non da uno che ha fatto dell’aplomb il suo marchio di fabbrica.
Inter, il Paolillo furioso: “5 rigori inesistenti contro di noi!”
Nella serata del turno infrasettimanale una voce stonata si è sollevata dal coro. In una giornata piuttosto tranquilla è intervenuto Ernesto Paolillo, braccio destro di Moratti all’Inter, che ha cominciato ad inveire contro gli arbitri davanti a tutti i microfoni che gli si presentavano davanti:
C’è amarezza, perplessità, che nasce dal fatto che nel dubbio un rigore contro di noi viene dato. Cinque rigori in otto partite è un record, molti sono dubbi e anche quello di stasera lo era. Episodi come quelli di stasera li ho visti anche su altri campi e non ho visto dare rigori. C’è un andazzo strano, certi episodi vengono valutati con superficialità, mi lascia perplesso che si sia aperta quasi una gara a prendere certe decisioni contro di noi
ha spiegato il dirigente nerazzurro, il quale non sembra voler parlare della partita ma, stuzzicato dalle domande dei giornalisti, riprende la sequela di rigori fischiati contro la sua Inter.
Roma: Luis Enrique divide le colpe della sconfitta con Totti
Nel calcio contano i risultati, ed anche se la prestazione della Roma di ieri non è stata tutta da buttare, non puoi perdere in casa contro una squadra di medio-bassa classifica che con solo tre tiri in porta segna due gol e colpisce una traversa. Per questo i mugugni giallorossi si sono trasformati in dita accusatrici rivolte tutte verso Luis Enrique, l’allenatore della rinascita che però finora ha collezionato una sconfitta in campionato ed una ancora bruciante eliminazione dall’Europa League.
Arrivato in sala stampa, il tecnico ex Barça non è sembrato per nulla remissivo, pronto ad addossarsi tutte le colpe, ed ha scagliato subito la frecciata:
Totti oggi è stato in campo per 90′? E come ha giocato? Può dare molto di più.
Roma: Totti sotterra l’ascia di guerra “uniti per la squadra”
E’ un Totti che parla da capitano quello che, proprio pochi minuti fa, ha pubblicato un messaggio sul suo blog personale rivolto a tutti, tifosi, giornalisti e staff: dobbiamo superare
Roma, è caos totale: società spaccata a metà
Chi sta con Totti e chi con l’allenatore, chi con Sabatini e chi con Baldini. E tutto per qualche piccolo tornaconto personale: dico che sarebbe il caso di smetterla con queste fazioni, stare uniti tutti attorno alla Roma
parla da capitano Daniele De Rossi in uno sfogo nel ritiro della nazionale, in merito a ciò che sta accadendo a Roma in questi giorni. La città è in subbuglio perché, nonostante alla fine il calciomercato possa essere giudicato soddisfacente, non si può dire altrettanto dell’atmosfera che si respira nella società.
Calendario Serie A 2011-’12, sorteggio e polemiche
Al calcio d’inizio del campionato 2011-’12 manca ancora qualche settimana, ma intanto è stato diramato il calendario della prossima stagione, in mezzo a qualche inevitabile sorpresa ed a qualche polemica da parte di chi si sente penalizzato. Ma andiamo per ordine, cominciando proprio dalla prima giornata di campionato, che andrà in scena il 28 agosto (per sabato 27 sono previsti due anticipi):
Atalanta-Cesena
Bologna-Roma
Cagliari-Milan
Inter-Lecce
Lazio-Chievo
Napoli-Genoa
Udinese-Juventus
Novara-Palermo
Parma-Catania
Siena-Fiorentina
Champions League: Barcellona-Real, Mourinho se la prende già con l’arbitro
Manca poco alla quarta e ultima sfida in pochi giorni tra Barcellona e Real Madrid, forse la più rovente, ed il fatto che la tensione cominci a salire si sente. José Mourinho si era ripromesso di non parlare per evitare nuove polemiche, ma siccome il suo silenzio stampa varrà soltanto per la conferenza pre-partita, ecco che la stoccata la invia lo stesso. Ovviamente al centro del suo mirino non poteva che esserci l’arbitro, il signor De Bleeckere, uno che di partite di Champions League ne ha arbitrate a decine.
Ma con Mourinho il fischietto belga non ha un buon rapporto a causa della semifinale dello scorso anno che, guardacaso (sembra lo facciano apposta per farlo arrabbiare), era proprio Barcellona-Inter, in cui le proteste non mancarono, ma lo Special One ne uscì lo stesso vincitore.
Il Barcellona pensa di denunciare Mourinho
Ve lo avevamo riferito a poche ore dal termine del super-clasico di Champions League. Mourinho, allenatore del Real Madrid, si era scagliato contro la Uefa affermando che il Barcellona aveva troppo potere e per questo veniva favorita, facendo riferimento all’espulsione di Pepe che avrebbe condizionato la partita.
Non usa parole pesanti Guardiola, che era stato tirato in ballo dallo Special One che gli aveva detto di vergognarsi di tale vittoria, il quale ha affermato:
non è il Barcellona, ma l’arbitro a decidere i cartellini gialli e rossi.
Mourinho grida allo scandalo: il Barça ha troppo potere
Bisogna saper perdere, ma lui, Josè Mourinho, forse era assente dai banchi di scuola quando la maestra insegnava questa importante lezione di vita. E allora eccolo materializzarsi davanti ai giornalisti al termine di Real Madrid-Barcellona di Champions League, il clasico più combattuto e discusso degli ultimi anni. Le merengues hanno appena beccato due sonori schiaffoni da quel furetto di Messi, mettendo così un piede nella finale di Londra del prossimo maggio. Mourinho non frena la rabbia e vomita tutto il suo malumore davanti ai microfoni:
Se dico quello che penso e che sento all’Uefa la mia carriera finisce oggi. Perché? Perché? Perché? Ho perso tre partite contro il Barcellona giocando in dieci. Perché tre anni fa con il Chelsea? Perché l’anno scorso con l’Inter? Perché oggi con il Real Madrid? Da dove viene questo potere?