Roma: Totti chiude le polemiche con la maglietta “basta!”

Polemica chiusa tra Totti e Luis Enrique? Probabilmente sì, fino alla prossima volta. Il capitano giallorosso si è presentato all’allenamento di ieri con una maglietta con la scritta “Basta!” che vuol dir tutto e non vuol dir nulla, anche perché non è stata fatta appositamente per questa vicenda, ma faceva parte del guardaroba del calciatore già da qualche tempo.

Il problema di fondo è stata la sua esclusione dalla partita di coppa contro lo Slovan persa per 1-0, in cui è sceso in campo solo per pochi minuti. Una sorta di “affronto” vissuto dal capitano, abituato a giocare anche con una gamba sola, che segue le polemiche delle settimane passate sulla gestione della squadra che, secondo lui, non era stata fatta nel modo corretto.

Inter, Paolillo minaccia: “non compriamo dalle piccole”

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Continua il braccio di ferro sui diritti televisivi tra le 5 grandi del calcio italiano (Inter, Milan, Juventus, Napoli e Roma) e tutte le altre. Dopo la minaccia di andare a giocare in Ligue 1 o in Premier League fatta dal presidente juventino Andrea Agnelli, oggi è la volta di Ernesto Paolillo, amministratore delegato dell’Inter, che propone una sorta di “ripicca”:

Le grandi potrebbero scambiarsi tra di loro calciatori e non prendere calciatori dalle altre squadre e lo si puo’ dire con assoluta trasparenza. Se da una parte vengono portati via soldi alle cinque grandi, è evidente che poi non si vanno a regalare soldi alle piccole.

Botta e risposta Galliani-Prandelli

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Caso diplomatico sulla rotta Milan-nazionale, a causa della dichiarazione di Prandelli sulle proprie preferenze sulla vittoria finale del campionato italiano. “Tifo Napoli” aveva detto il ct azzurro. Una frase innocente, detta forse per simpatia verso una realtà non attrezzata come le cosiddette “grandi” o addirittura non detta. Fatto sta che in casa Milan non hanno apprezzato la dichiarazione di simpatia di Prandelli, se è vero che oggi Adriano Galliani ha telefonato ad Abete per esprimere la propria contrarietà:

Sono dispiaciuto e sorpreso. Il tecnico della nazionale non può tifare per nessuno.

O forse può tifare, ma non può dirlo apertamente, come avrebbe fatto il nostro ct. Intanto però arriva la risposta del diretto interessato, che cerca di spiegare la sua uscita di ieri.

Amauri polemico con la Juve

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Il suo passaggio dalla Juventus al Parma ha un po’ movimentato l’ultima giornata di mercato, per la felicità di quanti – tifosi della Vecchia Signora – si erano stancati di vederlo girovagare sul fronte d’attacco bianconero come un fantasma alla ricerca di se stesso. Ritrovare se stesso, tornare ad essere quello di Palermo e dei primi mesi sotto la Mole, quando i gol arrivavano con una facilità impressionante e lui diventava oggetto di desiderio per la nazionale di Lippi: questa è la missione di Amauri, che in quel di Parma cercherà di dimostrare di essere ancora un calciatore professionista e non il reduce da una crociera difficile da dimenticare. Ma l’addio alla Juventus (anche se solo momentaneo) non è stato dei più felici e l’italo-brasiliano ha qualche sassolino da togliersi dalla scarpa:

Anche l’anno scorso c’era la contestazione, adesso vediamo se il colpevole ero io. Da oggi in poi voglio pensare solo al Parma, le altre cose si vedranno in futuro perché comunque rimango un giocatore della Juve, ma da qui a giugno parlerò solo della mia nuova squadra.

Gigi De Canio contro Felipe Melo

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C’è una coda polemica al termine di Juventus-Lecce, giocata ieri pomeriggio e vinta agevolmente dai bianconeri. A gettare il sasso nello stagno è Felipe Melo, che se la prende con l’allenatore dei salentini, Gigi De Canio, reo – a suo dire – di aver mancato di rispetto alla Vecchia Signora nel corso un’intervista:

De Canio impari a rispettare la Juve. Prima della gara aveva parlato troppo: ora torni a casa zitto.

L’allenatore del Lecce non ci sta e si prende la scena per dire la sua:

Sono stupito per le dichiarazioni rilasciate da Felipe Melo al termine della gara di ieri. Non riesco a capire a quali mie interviste faccia riferimento il calciatore brasiliano, visto che solo sabato mattina ho parlato di Juventus-Lecce, evidenziando la mia stima verso Del Neri e la squadra bianconera.

Elkann-Moratti, botta e risposta. Lo juventino: “Non ha imparato a vincere”

Continua il botta e risposta tra due insospettabili signori distinti che finora si erano tenuti lontani dalle polemiche. Ma nel calcio italiano, ricco di tensioni, sfottò e spesso qualche parola di troppo, non potevano essere esenti a lungo. Dopo la “battuta” di Massimo Moratti che avantieri aveva dichiarato che era meglio avere una squadra multietnica che vincere comprando le partite, è arrivata la risposta di John Elkann, azionista di maggioranza della Juventus il quale, stuzzicato dalle domande dei giornalisti di Mediaset Premium, ha dichiarato:

Non hanno mai saputo perdere, ma soprattutto non hanno ancora imparato a vincere.

Poche parole ma chiare ed efficaci, a cui fa eco il neo presidente bianconero Andrea Agnelli che ha aggiunto

Moratti dovrebbe imparare a gioire dei suoi successi, le sue parole sono state assolutamente inutili.

Mourinho difende Cristiano Ronaldo

L’uscita agli ottavi di finale per mano della Spagna ha creato non poche polemiche in casa-Portogallo, con un batti e ribatti di responsabilità che sembra destinato a proseguire per lungo tempo. Il primo a mostrare il disappunto era stato Cristiano Ronaldo subito dopo il triplice fischio finale che rimandava i lusitani a casa, quando in diretta mondiale sputava contro una telecamera.

Ma se il gesto del capitano ci può stare alla fine di una gara da dentro o fuori, quello che proprio non ci sta è il seguito, con la stella del Real pronta a gettare la colpa della debacle sul suo tecnico:

Sono distrutto, desolato e frustrato, con una tristezza inimmaginabile. Come spiego la sconfitta? Chiedete a Queiroz.

Mourinho smentisce il Times

Josè Mourinho riesce a far parlare di sé anche quando il campionato è fermo e la sua Inter in vacanza (per modo di dire). In mattinata, blog e siti specializzati