Sorpresa Russia, Svezia e Grecia che delusione

I campioni d’Europa escono a testa bassa dal primo tentativo di difesa del titolo. La nazionale greca, molto simile a quella che 4 anni fa sorprese tutti e andò a vincere l’Europeo di Portogallo, chiude il torneo 2008 come la formazione peggiore, essendo l’unica senza nemmeno un punto alla fine della terza giornata.

La Spagna, imbottita di riserve, recupera e sconfigge nel finale i greci, mentre tra Russia e Svezia passa alla fase successiva la squadra di Hiddink, partita con gli sfavori del pronostico, ma che conferma comunque l’ottimo momento del calcio russo.

Ibra illumina, ma è la giornata di David Villa

Per fortuna non siamo i soli. Dopo i campioni del mondo, crollano anche i campioni d’Europa. La Grecia fa una figura forse anche peggiore della nostra contro la Svezia, primo perchè gli scandinavi non hanno la classe degli olandesi, e poi perchè almeno noi una parvenza di gioco l’abbiamo data. I campioni in carica invece hanno cercato di difendere inspiegabilmente lo 0-0 dal primo minuto, e la sconfitta quindi è più che meritata.

Nel pomeriggio invece un super Villa supera una pur buona Russia, condannata più dal punteggio che dal gioco. Esprimono un buon calcio gli uomini di Hiddink, ma la stella del Valencia è in stato di grazia e butta dentro ogni pallone che gli capita tra i piedi. Risultato finale: 4-1.

Verso Euro 2008: Svezia

Nonostante gli acciacchi, l’operazione e la finale di coppa Italia saltata, Zlatan Ibrahimovic non poteva saltare per nulla al mondo il campionato Europeo con la sua Svezia. Mister Lars Lagerback probabilmente non terrà conto del precario stato di salute del fenomeno interista, sperando, per amore del calcio, che le due settimane che ci dividono dal calcio d’inizio dell’Europeo servano a fargli smaltire l’infortunio.

Tra i convocati sorprende un pò uno dei calciatori “storici” della Svezia, l’ex scarpa d’oro Henrik Larsson, già eroe del terzo posto ottenuto ai mondiali di Usa ’94, che a 37 anni suonati, e dopo un (provvisorio) addio alla nazionale, torna a vestire la maglia dei gialloblù. Carenza di attaccanti o cieca fiducia nell’esperienza dell’ex calciatore di Manchester United e Barcellona?