Champions League: altro pari nel girone dell’Inter, show Barcellona (video)

Tutto sommato è andata bene all’Inter dato che, nonostante il pareggio in casa del Twente, la situazione in classifica non cambia, visto il pareggio (sempre per 2-2) delle avversarie del girone. Siamo ancora alla prima giornata ed i valori visti in campo non sono da prendere come modelli, ma gli osservatori nerazzurri avranno imparato molto da Werder Brema-Tottenham, visto che entrambe le squadre hanno mostrato il loro lato migliore in un tempo e quello peggiore nell’altro a parti invertite.

Cominciano bene gli inglesi i quali, nonostante le tante assenze, approfittano di un Werder un po’ addormentato che si affida troppo a Marko Marin che, a differenza della splendida gara contro la Sampdoria, non è in serata. E così nel primo tempo gli Spurs vanno in gol due volte grazie a Crouch (la prima in collaborazione con il difensore Pasanen), immarcabile sui cross dal fondo. Dopo 18 minuti il risultato è sullo 0-2 ed il Tottenham avrebbe l’opportunità di chiuderlo, ma a fine primo tempo subisce la rete di Almeida che riapre tutto. Marin pareggia ad inizio ripresa ed il Werder sale finalmente in cattedra, anche se le occasioni migliori capitano sui piedi ruvidi di Crouch che non inquadra più la porta.

Rooney e gli altri, la nazionale inglese a luci rosse

La nazionale degli scandali sessuali! Così potrebbe essere ribattezzata l’Inghilterra, alla luce dell’ennesima vicenda che vede protagonista uno dei beniamini del pubblico d’oltremanica, più o meno abituato a vedere i calciatori finire in prima pagina per questioni di sesso.

Nell’anno dei mondiali sudafricani sono stati ben quattro i calciatori nel giro della nazionale a finire nelle chiacchiere da salotto per aver abbondantemente cornificato le proprie compagne. Ad aprire le danze era stato proprio capitan Terry, che non aveva trovato nulla di meglio da fare che finire tra le braccia di Vanessa Perroncel, ex moglie di Wayne Bridge, compagno di squadra di Terry ai tempi del Chelsea. Per quella bravata, il buon John aveva perso la fascia di capitano della nazionale e un po’ anche la faccia di fronte ai sudditi di Sua Maestà.

Qualificazioni Mondiali: valanga Polonia, vincono tutte le big europee

Di solito si comincia parlando dei big match di giornata, ma non potevamo di certo non mettere in risalto l’impresa della Polonia. La partita era sicuramente semplice, contro il piccolo San Marino che segna mediamente un gol ogni cento partite, ma sembrava veramente si trattasse del calcio di agosto. A Kielce i polacchi possono sicuramente vantare il punteggio più largo di una partita di qualificazione al mondiale: 10-0.

Sicuramente è una mancanza di rispetto verso l’avversario, che già partiva svantaggiato visto che non può vantare un gran bacino di calciatori. Però il buon senso vuole che ad un certo punto ci si fermi, soprattutto in una competizione così importante. Ma la squadra di Beenhakker non ci ha pensato, e così si è andati in doppia cifra.

Premier League: doppio stop United-Chelsea, e il Liverpool è a -1

Adesso sì che si può parlare di campionato riaperto. Questo è dovuto più che al Liverpool, che fa il suo dovere in casa contro l’Aston Villa, al Manchester United che rimedia la seconda sconfitta consecutiva e brucia 6 punti in 7 giorni. Adesso i Reds sono sotto di un solo punto alla compagine di Sir Alex Ferguson, ma i Red Devils devono ancora recuperare una partita.

La 30^ giornata comunque passa agli annali per l’incredibile stop dello United in casa del Fulham (il primo negli ultimi 44 anni), grazie soprattutto a Scholes che dopo un quarto d’ora si sostituisce a Van Der Sar, parando un tiro avversario, facendosi così espellere. Nel finale anche Rooney si fa cacciare per doppia ammonizione, e la frittata è fatta. Ma passerà alla storia anche per la prima sconfitta di Hiddink sulla panchina del Chelsea.

Il punto sul mercato europeo

Le italiane quest’anno si stanno dando particolarmente da fare per cercare il colpo migliore del calciomercato. Un pò tutte stanno acquistando, a sorpresa, dai club europei, e non da quelli sudamericani a basso costo come avveniva fino allo scorso anno. L’idea è quella di riportare la gente allo stadio e di attirare sponsor con questo o quel campione già affermato.

E all’estero che fanno? Possibile che cedano i loro pezzi migliori solo per far crescere il proprio vivaio? Oppure ci sono scambi anche tra le big del calcio europeo, che fanno solo cassa vendendo in Italia, magari poi per valorizzare qualche giovane interessante? A parte la situazione del Liverpool, pieno di debiti e quindi costretto a vendere, le altre situazioni non sono così semplici. Andiamo a vedere insieme cosa succede nei campionati europei maggiori.

Supermercato Inghilterra apre ai saldi

Scemato l’interesse per i club europei a saccheggiare lo spogliatoio del Barcellona per accaparrarsi i pezzi migliori; passata la mania di vendere i propri calciatori dei club italiani, sembrerebbe che la prossima nazione a fare da ipermarket del calciomercato sarà l’Inghilterra.

Ci ha pensato Abramovich già due mesi fa a mettere sul mercato mezza squadra, a partire da due campioni come Drogba e Shevchenko, ma anche con possibilità per Lampard e Malouda, giusto per citare alcuni nomi. Adesso apre i battenti anche il Liverpool. Sembra che la società abbia in mente una mezza rivoluzione per ovviare al “fallimento” di essere arrivati solo in semifinale di Champions, e per un quarto posto in campionato che non ha dato mai ai Reds la possibilità di lottare per il titolo, come invece è successo alle altre tre squadre delle “Big Four”.

Premier League: lo United pareggia e riapre il campionato

La Premier League si accende a 3 giornate dal termine. Il Manchester pareggia allo scadere in casa del Blackburn e il Chelsea ora è a sole 3 lunghezze di distanza, con lo scontro diretto che si terrà sabato prossimo. Il campionato sembrava chiuso, ma in Inghilterra tutto può ancora succedere, come ad esempio che i fenomeni dei Red Devils vadano a sbattere contro il palo, o contro la difesa schierata a catenaccio del Blackburn, mentre a qualche chilometro di distanza l’Everton faccia l’errore di affrontare a viso aperto il Chelsea, finendo col perdere la partita. E così il campionato che un mese fa sembrava archiviato sarà aperto fino all’ultima giornata, a meno che lo United non vinca sabato prossimo.

Lo United rischia con il 16esimo gol di Santa Cruz, al debutto in Premier League, che porta in vantaggio i suoi dopo venti minuti, e dopo un assedio costante, a due minuti dalla fine Tevez pareggia in maniera fortunosa, tenendo ancora in vita i suoi.

Premier League: Manchester bloccato a Middlesbrough, ma solo il Chelsea ne approfitta

La settimana di Champions si fa sentire anche in Inghilterra. Delle “big four” impegnate in coppa, solo il Chelsea riesce a strappare i tre punti, tra l’altro in casa di un Manchester City in piena crisi d’identità.

Le altre 3 pareggiano tutte, e se Liverpool e Arsenal se lo potevano anche aspettare, visto che a distanza di pochi giorni ripetono il risultato di 1-1 che si vede che gli calza a pennello, lo United deve ringraziare i suoi fuoriclasse per non aver perso una partita che il Middlesbrough meritava pienamente di vincere.

E’ Rooney il brutto anatroccolo

Chi l’ha detto che i calciatori sono tutti forti, ricchi, e soprattutto belli? Mentre tutte le ragazzine del mondo perdono la testa per le vicende di Beckham e della Posh Spice, in Inghilterra le donne si domandano chi, tra i principi azzurri del 2000, tanto principe azzurro non è.
E la risposta è stata alquanto sorprendente.

I pareri raccolti dal sito web www.thepeoplesclub.com hanno appurato che il più brutto calciatore al mondo è l’inglese Wayne Rooney, che ha scalzato la poco invidiata concorrenza di “castoro” Ronaldinho e di “Apache” Tevez. I due sudamericani, considerati tra i calciatori più brutti al mondo (per Tevez c’è da dire che è stato sfigurato da bambino con l’olio bollente) sono stati superati sulla scorta del successo del cartone animato della Pixar “Shrek“, che ha dato il soprannome al 22enne inglese, e che ha contribuito a farlo diventare, suo malgrado, ancora più famoso.

Arsenal e Liverpool ridimensionate: Milan ed Inter ci credono!

21 dicembre 2007: sorteggi per gli ottavi di Champions League, con un’urna che non è stata affatto benevola nei confronti delle squadre italiane, costrette ad affrontare impegni proibitivi per superare il turno. “Peggio di così non poteva andare!” titolavano i giornali all’indomani degli abbinamenti e già si immaginava battaglia dura per le nostre compagini che si ritrovavano a dover affrontare squadre che nei loro campionati stavano macinando punti e bel gioco.

Ora, a poco più di un mese dai confronti che stabiliranno l’accesso ai quarti, la situazione è nettamente cambiata, soprattutto per le due inglesi, Arsenal e Liverpool, prossime avversarie rispettivamente di Milan ed Inter.

I Gunners prima di Natale erano primi in classifica nella Premier League, semifinalisti nella Carling Cup e, dettaglio da non sottovalutare, erano giunti alla fine del girone eliminatorio di Champions in assoluta scioltezza, avendo conquistato il passaggio del turno dopo appena quattro gare. Ora sono ancora primi in campionato (insieme al Manchester con 54 punti), ma quello che impressiona in modo negativo è lo schiaffo riportato dal doppio confronto con i rivali storici del Tottenham in Carling Cup. 1-1 nell’andata in casa dell’Arsenal ed un retour-match che prometteva spettacolo e dura battaglia.