Calcio estero: Scholes riporta in vetta lo United, Real e Barça faticano ma vincono

Si dice che l’Italia sia il Paese con i calciatori più vecchi, ma vedendo l’ultima giornata di Premier League, sembra che questo forse non sia tanto un handicap. Il Manchester United, in attesa del posticipo di stasera del City (che non è detto che vinca visto che è nei posticipi che la squadra di Mancini perde la maggior parte dei punti) si riprende la vetta grazie ad un ragazzino, il giovane Paul Scholes che di anni ne ha 37.

Dato per ritirato ad inizio stagione, la sua assenza tra le file dei Red Devils si è fatta sentire talmente tanto che un paio di settimane fa Ferguson gli ha chiesto di rientrare in squadra. E ieri è arrivato il gol che ha sancito il suo ritorno. Un gol importantissimo visto che la partita contro il Bolton si stava mettendo male. Rooney infatti aveva appena sbagliato un rigore, e lo 0-0 sembrava non doversi sbloccare. Un gol del rosso centrocampista però ha dato il via alla vittoria dato che, nella ripresa, gli avversari sono dovuti uscire dalla loro area ed hanno permesso agli uomini di Ferguson di segnare altri due gol.

Paul Scholes annuncia il ritiro

Foto: AP/LaPresse

Avrebbe voluto andarsene dopo aver sollevato l’ennesima coppa della sua carriera, ma Sua Maestà il Barcellona gli ha impedito di coronare il sogno, soffiandogli da sotto il naso quella che sarebbe stata la terza Champione League da mettere in bacheca. Lui è Paul Scholes, centrocampista intramontabile del Manchester United, che proprio oggi ha calato il sipario sulla sua carriera professionistica, ritirandosi dal calcio giocato.

Non è stata una decisione presa alla leggera ma sento che questo è il momento giusto: devo smettere di giocare. Non sono un uomo di molte parole ,  ma posso dire in tutta onestà che giocare a calcio è tutto quello che ho sempre desiderato fare nella vita. Riuscire ad avere una carriera così lunga e piena di successi in un club come il Manchester United è stato un vero onore.

Champions League: il Real e il Bayern fanno paura, Chelsea ancora con il freno a mano tirato

E’ vero che siamo ancora all’inizio del campionato, e le italiane come al solito stentano un po’ a carburare, ma se Juve e Milan ieri sera se la sono più o meno cavata, se le cose dovessero rimanere così, avranno ben poche possibilità contro le corazzate di Bayern Monaco e Real Madrid.

Le avversarie non è che fossero questi grandi squadroni. I tedeschi giocavano contro il Maccabi Haifa, gli spagnoli contro lo Zurigo, ma la nota positiva per i due club è che gli automatismi di gioco già funzionano a meraviglia. Nel Real in particolare, dove i tanti fuoriclasse si trovano a meraviglia. I soliti problemi persistono solo in difesa, anche se c’è da dire che il primo gol dello Zurigo è arrivato su un calcio di rigore inesistente, e il secondo è arrivato un minuto dopo a causa di un attimo di disattenzione in casa Real. Ma alla fine i blancos non fanno più nemmeno tanta fatica, grazie anche alla doppia papera di Leoni sulle due punizioni di Cristiano Ronaldo, mentre Kakà non segna ma continua a distribuire assist come già fa in Liga.

Premier League: Macheda tiene lo United in vetta, ma il Liverpool non molla

Bellissima giornata di campionato quella pasquale in Premier League. Protagonista è ancora una volta il diciassettenne italiano Federico Macheda, che entra nel secondo tempo per Berbatov, e come 7 giorni prima segna al primo pallone che tocca. Nessuna emozione, nessuna pressione. Quando uno è un talento i gol li fa sempre, e pare proprio che è di questo che stiamo parlando.

Macheda salva i suoi ed il suo mentore, Sir Alex Ferguson, da un imprevisto sorpasso da parte del Liverpool, che ad un quarto d’ora dalla fine sembrava doversi avverare. Subito in vantaggio con Scholes, il piccolo Sunderland ha la forza di trovare il pareggio nella ripresa con Jones, e così Ferguson mette in campo il suo talismano ed il gol arriva puntuale, un po’ come accadeva lo scorso anno nell’Inter quando si inseriva Cruz.

Premier League: doppio stop United-Chelsea, e il Liverpool è a -1

Adesso sì che si può parlare di campionato riaperto. Questo è dovuto più che al Liverpool, che fa il suo dovere in casa contro l’Aston Villa, al Manchester United che rimedia la seconda sconfitta consecutiva e brucia 6 punti in 7 giorni. Adesso i Reds sono sotto di un solo punto alla compagine di Sir Alex Ferguson, ma i Red Devils devono ancora recuperare una partita.

La 30^ giornata comunque passa agli annali per l’incredibile stop dello United in casa del Fulham (il primo negli ultimi 44 anni), grazie soprattutto a Scholes che dopo un quarto d’ora si sostituisce a Van Der Sar, parando un tiro avversario, facendosi così espellere. Nel finale anche Rooney si fa cacciare per doppia ammonizione, e la frittata è fatta. Ma passerà alla storia anche per la prima sconfitta di Hiddink sulla panchina del Chelsea.

Champions League al Manchester United!

Alla fine ha vinto chi ha sbagliato di meno, ma se ci fosse stata la possibilità di assegnare la Champions League ai punti, probabilmente la gara tra Manchester United e Chelsea sarebbe finita pari. Meglio i Red Devils nella prima frazione di gioco. Il Chelsea subisce l’iniziativa della squadra di Ferguson e non riesce a proporsi in avanti. Cristiano Ronaldo è defilato sulla fascia, a volte quasi estraneo alla manovra, ma al minuto 26 riesce a regalare la quarantaduesima perla di una stagione da incorniciare, dopo un’ottima azione di Scholes sulla fascia.

L’unico pericolo corso da Van Der Saar è su un colpo di testa di Rio Ferdinand, che pressato da Ballack rischia di infilare la propia porta. Ma è solo un lampo e sul rovesciamento di fronte Cech deve guadagnarsi la pagnotta due volte nel giro di pochi secondi, chiamato a respingere il colpo di testa di Tevez prima ed il tap-in di Carrick poi.

Dominio Manchester in questa fase dell’incontro, ma come nella migliore tradizione a gol sbagliato corrisponde un gol subito ed è Lampard ad infilare la porta dei Reds, quando ormai la fine del primo tempo è ad un passo. Destro comodo ed esultanza dedicata ancora una volta alla mamma scomparsa qualche giorno prima della semifinale.

Champions League: Manchester in finale

Il Barcellona ci ha provato a spezzare l’egemonia inglese in Champions League, ma al termine della prima semifinale si ha già la certezza che a Mosca il prossimo 21 maggio ci sarà un’invasione di tifosi britannici.

Non era mai successo nella storia della manifestazione che due squadre del Regno Unito si giocassero la finalissima, a conferma del fatto che quest’anno hanno dominato in lungo ed in largo sulla scena del calcio continentale.

E’ stata ancora sfida tra Ronaldo e Messi ieri sera, ma alla fine è spuntato il piedino felice di Scholes a risolvere la questione e la partita e a regalare agli uomini di Ferguson una finale che mancava dal successo contro il Bayern di nove anni fa.

Chelsea-Manchester non finisce al novantesimo: rissa allo Stamford Bridge

Nervi tesi in casa Manchester dopo la sconfitta contro il Chelsea. Lo scherzetto fatto dai Blues mette in discussione lo scudetto e lo strapotere dei ragazzi di Alex Ferguson, che non ci stanno alla sconfitta e reagiscono nella maniera peggiore.

Il primo caso avviene al rientro negli spogliatoi, quando Rio Ferdinand, preso dalla frustrazione, ha dato un calcio al muro, colpendo però uno steward donna. Pochi minuti più tardi i calciatori dello United che non erano scesi in campo hanno deciso di cambiare sport e darsi al pugilato. Gli avversari non sono altri panchinari del Chelsea, ma lo staff dello stadio che stava risistemando il campo.