Vieira lascia la Francia

Sembra arrivata al capolinea l’avventura di Patrick Vieira nella nazionale francese. L’interista sta meditando l’abbandono dopo la serie di infortuni che lo ha costretto più volte a fermarsi ai box:

Maradona, buona la prima

Parte subito bene El Pibe de Oro sulla panchina dell’Argentina. Alla prima gara da ct sblocca subito la casella delle partite vinte con lo 0-1 in Scozia grazie alla rete di Maxi Rodriguez. Tante stelle hanno portato ad un buon gioco per essere la prima gara con una tattica tutta nuova, ma pochi gol. Ne basta uno, e di più Maradona non poteva proprio sperare.

Ma non ci sono state solo amichevoli. Infatti sono state disputate ben 12 partite di qualificazione ai mondiali 2010 in tutto il mondo. In Europa si è giocato solo nella Repubblica di San Marino, dove la squadra di casa è stata sconfitta dalla Repubblica Ceca per 3-0. Nelle altre gare di qualificazione spiccano le vittorie del Giappone e della Corea, che nel big match di giornata ha battuto l’Arabia Saudita.

Vieira ritorna in campo, sfortuna o no, contro il Catania

Il test infrasettimanale di Locarno consegna un bel regalo a Josè Mourinho: il ritorno in campo di Vieira. Il colosso francese era fuori dallo scorso campionato, quando dopo un exploit nel finale che consentì all’Inter di mettere a distanza di sicurezza la Roma, fu costretto a casa per l’ennesimo infortunio.

Sembrava avesse recuperato per l’inizio del campionato, ma lo stiramento al retto femorale di Luglio lo ha bloccato per l’ennesima volta in una carriera che lo ha visto più tempo in ospedale che sull’erba con il pallone tra i piedi.

Da Podolski a Camoranesi: gli oriundi ad Euro 2008

Una volta si chiamavano oriundi, venivano per lo più dal sudamerica ed una volta giunti in Europa, la federazione del Paese ospitante provvedeva a naturalizzarli per farli giocare in nazionale.

L’italia ha una lunga lista di calciatori nativi di altri paesi ed arrivati in maglia azzurra per via delle origini italiane, basti pensare a Schiaffino, Orsi, Altafini e Sivori. Ma non è un’abitudine solo italiana, anzi, mentre noi ci siamo fermati alle foto in bianco e nero, interrompendo ad un certo punto l’importazione di “fenomeni”, da altre parti è diventata una vera moda ed ancora oggi alcune nazionali traboccano di naturalizzati.

E così, scorrendo le formazioni in campo nel corso degli Europei, capita di leggere nomi che hanno ben poco a che fare con il paese di appartenenza e che richiamano palesemente origini lontane.

Verso Euro 2008: Francia

Proporrei una colletta generale per far acquistare un paio di occhiali nuovi a Raymond Domenech. Il ct della nazionale francese ha diramato la lista dei 23 convocati per Austria e Svizzera 2008. Oltre alla (discutibile) scelta di non convocare nemmeno nella pre-lista dei 29 David Trezeguet (evidentemente ancora non gli è andato giù il rigore sbagliato nella finale del mondiale), Domenech ha fatto fuori anche Philippe Mexes, nonostante il gran gol fatto nella finale di coppa Italia, oltre che per l’ottima annata con la Roma.

E’ evidente che l’antipatia cronica mostrata dal ct francese nei confronti dell’Italia si riversa anche contro quei calciatori che nel Bel Paese percepiscono lo stipendio, visto che ha avuto l’ardire di convocare Boumsong (che però quando giocava nella Juve era stato sospeso dalla nazionale) facendo fuori il romanista, e anche la convocazione di Frey, che al momento è uno dei portieri più forti del mondo, è stata in dubbio fino all’ultimo momento.

Fantacalcio: molta incertezza tra centrocampo e attacco, ma occhio alla sorpresa Viera

Giornata difficile da interpretare la 33esima di campionato. Infatti l’unica certezza sarà che di fianco ad Inzaghi, nella top 11 ci sarà anche Acquafresca, tornato finalmente al gol, per il suo Cagliari che adesso non vede più la salvezza come una cosa irraggiungibile.

Per il resto regna molta incertezza, prima di tutto per quanto riguarda i portieri. Abbiamo detto ieri della buona prova di Agliardi, che dalla sua ha il fatto di non aver subito gol. La sua prova è stata senza dubbio eguagliata da Campagnolo, in grado di non far segnare delle bocche da fuoco come Bellucci e Cassano (anche se è stato molto aiutato dall’imprecisione dei due), e da Iezzo, bravo a chiudere la porta in faccia all’Atalanta. Ma meriterebbe un posto nella top 11 Sebastian Frey, a dir poco eroico nelle sue parate che equivalevano ad un gol, venute nonostante le gambe malconce. Peccato che la sua difesa si fidi troppo delle sue parate, e si dimentichi Cambiasso e Balotelli, facendogli perdere due punti importanti. La sensazione è che il miglior portiere di giornata sarà Julio Cesar, dato che anche lui non ha sfigurato, soprattutto davanti alle conclusioni di Mutu.

Da Rocchi a Eto’o: gli scarti diventati fenomeni

Ci sono calciatori comprati e poi rivenduti, considerati dei mezzi bidoni da spedire subito verso altri lidi, oppure ci sono quelli cresciuti nel settore giovanile di un club e poi mandati a maturare altrove. E’ questo il caso di Mattia Cassani, bomber per un giorno, che contro la “sua Juve” ha segnato il primo gol in A, il gol della vita.

Un rimpianto per i dirigenti bianconeri? Probabilmente no, però con il suo gol ha confezionato uno scherzetto niente male alla sue ex squadra, facendo tornare alla mente altri casi, anche più noti, di calciatori troppo frettolosamente ceduti.

Sempre per restare in casa Juve, per esempio, possiamo ricordare Tommaso Rocchi, che tanto bene sta facendo nella Lazio. Ebbene, l’attaccante ha iniziato la propria carriera proprio a Torino, ma i bianconeri non hanno avuto fiducia nella sua crescita, spedendolo a farsi le ossa in giro per la penisola. E Tommaso ha “ringraziato” a modo suo, quando con la maglia dell’Empoli segnò alla Juve tre reti in una sola gara, per poi ripetersi due volte con la maglia biancazzurra.

Fantacalcio: riuscirete a giocare in 11?

La settimana terribile dei Fantallenatori sta per finire. Alla terza partita in 6 giorni i consigli per la formazione da schierare serviranno a poco, visto che a causa dei molti infortuni, delle tante squalifiche (ben 18) e del turnover, immaginiamo che molti di voi avranno i giocatori contati.

Intanto però vediamo su quali puntare a seconda delle squadre in difficoltà. Il club che ha più problemi è sicuramente l’Inter. Ai tanti infortuni si è aggiunta anche la squalifica a Pelè, e se Viera non dovesse recuperare dall’affaticamento potrebbe partire titolare Maniche, uno che diciamo che non è che rientri pienamente negli schemi di Mancini. Contro invece avrà una formazione abbastanza in palla come la Juve, che in un certo senso si è riposata mercoledì contro l’Empoli, e che ha quasi tutti gli effettivi a disposizione, a parte gli infortunati di lungo corso. Parecchi problemi anche per la Sampdoria e il Napoli, che avranno 3 titolari a testa squalificati, e per l’Atalanta, con i soliti difensori titolari infortunati, che ha gli uomini contati.
Peggio di tutti si può dire che si trovi il Livorno che, tra i tanti indisponibili, ha i suoi attaccanti più in forma fuori (Bogdani squalificato e Tavano affaticato, che però ha qualche speranza di rientrare), e dovrà puntare sulla coppia Diamanti-Tristan, che non è che sia la più affidabile.

Da Fae a Cissè: le mille storie della Coppa d’Africa

Affascinante la Coppa d’Africa sia per la curiosità di vedere i passi avanti fatti nel calcio da paesi smembrati dalle squadre europee, sia per le vicende curiose che riguardano molti nazionali. Ogni squadra ha la sua piccola-grande storia da raccontare in un calcio che vede partire i talenti sin da ragazzini, per perderli a volte definitivamente.

E’ il caso per esempio di giocatori partiti giovanissimi per la Francia, a causa di vicende che riguardavano ben poco il calcio e poi fatti esordire nelle nazionali giovanili, con scarsa possibilità di giocare in seguito per il proprio Paese d’origine. Questo diceva la legge della Fifa che impediva di tornare indietro a chiunque avesse collezionato almeno una presenza con la maglia di un’altra nazionale. Alcuni sono stati fortunati come Vieira, Makelele, Desailly che sono addirittura riusciti a vincere un titolo mondiale con la nazionale francese, altri sono stati scartati e gli è stata negata di fatto la possibilità di partecipare a grandi avvenimenti e di aiutare il proprio paese che li avrebbe riaccolti a braccia aperte.

Per fortuna anche la Fifa si evoluta ed ha dato il nulla osta necessario per consentire ai giocatori africani e non solo di poter tornare a giocare con la maglia della propria nazionale.