Genoa: il nuovo allenatore è Pasquale Marino

1° PARTE DICHIARAZIONI PREZIOSI Ormai è ufficiale, la disfatta di ieri contro il Napoli ha portato il patron del Genoa, Enrico Preziosi ad esonerare Alberto Malesani. Il presidente rossoblù ha parlato ai microfoni di Sky per spiegare le ragioni della sua scelta:

A me sembra che questo risultato la dica lunga ed esprima in modo molto chiaro quello che sono le mie sensazioni. Posso solo dire che mi dispiace, ma non si può continuare così e quando il rapporto è difficile, nonostante che io abbia cercato ovviamente di dare tutto il supporto possibile, di avere una squadra così con tutte le difficoltà e tutti gli alibi che si possono dare, però ho visto qualcosa di inguardabile, mi sono fermato sul 3-0, oltre al quale non sono voluto andare.

Genoa: Malesani a rischio se perde con la Juve?

Una squadra da sempre considerata di media classifica che dopo 7 giornate si trova al decimo posto a pari punti con il Milan e con il doppio dei punti dell’Inter dovrebbe vivere sonni sereni. Dovrebbe, appunto, a meno che non si chiami Genoa. Il club che da sempre fa vivere sul filo del rasoio i suoi allenatori potrebbe cambiare ancora.

Preziosi appena qualche giorno fa ha affermato che Malesani può anche perderle tutte d’ora in avanti, tanto non lo licenzia. Peccato che voci vicine agli ambienti del Grifone raccontano tutta un’altra storia. Secondo i ben informati, ci sarebbe aria di maretta tra i due, un po’ perché il Genoa non sempre dà l’impressione di sicurezza, un po’ per imcompatibilità sulle scelte di mercato, ultima delle quali, che per ora è solo una voce, che dà Kucka già all’Inter a gennaio.

Serie A 11a giornata: Parma – Sampdoria 1-0

Foto: AP/LaPresse

Posticipo dell’undicesima giornata di serie A.
Stadio Tardini, Parma:
Parma-Sampdoria 1-0
Rete: 39′ st Bojinov (P)

Hernan Crespo (in panchina) alla vigilia di Parma-Sampdoria, caricava i ducali, ultimi in classifica: “Restiamo uniti per il bene della squadra“. Farebbero, in tal caso, anche un favore a Pasquale Marino, traballante già da un po’. Sul versante doriano, invece, continua a fare rumore il caso Cassano che, con il passare delle ore, si arricchisce di dettagli (il barese è accusato dal club di insubordinazione, aperta contestazione delle direttive aziendali ed eccesso di critica).

Il risultato? FantAntonio ancora fuori rosa, gialloblu vogliosi di risalire la china. Una rinuncia forzata per Marino – quella di Giovinco – e tre cambi tra gli ospiti rispetto all’undici che ha pareggiato contro il Catania: a sostituire il folletto locale, Bojinov (Dzemaili favorito a Gobbi); tra i blucerchiati, ad affiancare Pazzini è nuovamente Marilungo mentre cominciano dal 1′ Accardi, Poli e Mannini. Tutti schierati con puntualità nonostante la fitta nebbia che sovrasta il Tardini e rischia di mettere a repentaglio il regolare svolgimento della gara. Per Peruzzo si può cominciare.

Serie A 2010/2011: Parma

Se si va a guardare il tabellino dei trasferimenti del Parma sembra quasi che la squadra emiliana sia stata rivoluzionata, essendo una di quelle che hanno portato a termine il maggior numero di trasferimenti. Se però andiamo a vedere chi è arrivato, si capisce che quasi quasi la squadra è la stessa dello scorso anno.

Continua così la politica della società di puntare sui giovani cresciuti nei vivai di tutta Italia per dargli un’opportunità e farli diventare dei futuri campioni, ma questa politica, seppur molto positiva, non le ha permesso e probabilmente non le permetterà di fare tanta strada. Sono arrivati anche calciatori di un certo peso ed esperienza come Giovinco, Dzemaili, Paletta e Gobbi, e di partenze, se si escludono i prestiti, non ce ne sono state di così “dolorose” (Lunardini, Rossi, Pasi e Paponi), mentre peseranno un po’ di più gli addii a Biabiany e Lanzafame.

Udinese, missione possibile!

Se l’avventura europea si concludesse questa sera, sarebbero in pochi a lamentasi dalle parti di Udine, visto che i bianconeri mai prima d’ora erano riusciti ad andare tanto avanti in campo iternazionale. Ma già che ci siamo, perché non tentare un’impresa ancor più ardua, regalando ai tifosi il sogno più bello?

La semifinale di Coppa Uefa è lì ad un passo, ma per raggiungerla occorre una prestazione titanica contro una squadra, il Werder Brema, che non concederà nulla, forte del 3-1 guadagnato nella gara di andata. Peccato, perché a rivivere quella gara, ci si rende conto di come sia vero il detto “chi sbaglia, paga”. E l’Udinese ha molto da rimpiangere per le tante occasioni create e poi fallite da Quagliarella & Co.

Partire da un risultato simile non è semplice, ma i bianconeri hanno il diritto di crederci fino alla fine, per se stessi e per l’orgoglio nazionale.

Coppa Uefa: ottavi in Russia per l’Udinese

Dopo la Juventus, lo Zenit di Sanpietroburgo incontrerà un’altra squadra italiana, tra l’altro bianconera, agli ottavi di finale della coppa Uefa. Si tratta dell’Udinese, unico club della serie A uscito indenne dal terribile impegno dei sedicesimi di finale, in cui ha eliminato i polacchi del Lech Poznan.

Uno scontro impegnativo quindi per gli uomini di Marino, a cui poche squadre potevano sembrare peggiori dello Zenit. Evitate infatti l’Olympique Marsiglia e l’Amburgo, ma di certo lo squadrone di Advocaat venderà cara la pelle. Non ci sarà però la stella che ha trascinato i russi alla conquista del titolo lo scorso anno, Arshavin, venduto all’Arsenal nel mercato di gennaio, ma ci sarà ugualmente da fare attenzione ai vari Pogrebnjak, Tymoschuk (capitano della nazionale ucraina) ed al gioco spregiudicato di una squadra atletica che non ha nulla da perdere, e che in casa ha fatto molte vittime illustri (vedi il 4-0 rifilato al Bayern Monaco lo scorso anno).