Calciopoli in Spagna, partite truccate nella Liga

Paese che vai, irregolarità che trovi. Ora il fenomeno Calciopoli sbarca nella Liga spagnola dove non ci sono sospetti ma concrete accuse nei confronti di squadre di Serie A e B (la Segunda Division) pubblicate dal quotidiano Marca che in breve tempo hanno fatto il giro del mondo. Secondo il quotidiano spagnolo si sapeva già da lungo tempo che alcune partite fossero truccate, ma per “estirpare questo cancro” l’unico modo era denunciare tutto e fare in modo che i responsabili potessero pagare. Anche se farà male.

Calcioscommesse, centinaia di partite sospette in tutta Europa

Credevate che la vicenda calcio scommesse fosse terminata con qualche condanna e squalifica? Niente affatto. L’impressione è che non finirà mai. Questa volta è scesa in campo nientemeno che l’Europol che ha parlato di un giro d’affari di 10 milioni di euro per truccare partite in 15 Paesi europei, per un totale di 380 partite e 425 club, più alcuni arbitri compiacenti.

Calcioscommesse, Italia secondo Paese più corrotto d’Europa

Lo scandalo scommesse sta per scrivere una nuova pagina nel libro del calcio italiano. In seguito all’arresto, lo “zingaro” Gegic ha ammesso che la loro non fosse l’unica organizzazione che truccava le partite italiane, ed a supporto della sua tesi arriva oggi uno studio effettuato da Sportradar effettuato su 400 bookmaker di tutto il mondo, in relazione alle giocate sospette.

Calcioscommesse, truccata anche Inter-Atalanta del 2009?

Una nuova partita finisce sotto la lente d’ingrandimento della Procura di Bari. Si tratta di Inter-Atalanta del 31 maggio 2009, ultima giornata di campionato. All’epoca l’Inter aveva già vinto lo scudetto ed i bergamaschi erano già salvi. Ibrahimovic inseguiva il titolo di capocannoniere, e come spesso accade nei nostri campionati, in molti si aspettavano che la gara sarebbe finita in goleada.

Calcio scommesse, per Carobbio Conte sapeva delle combine

Conte sapeva e non fece nulla per ostacolare le partite combinate. Anzi, per il super-pentito Carobbio l’attuale allenatore della Juventus era pienamente d’accordo con questo sistema. E’ quanto emerge da uno dei tanti interrogatori a cui il centrocampista dello Spezia è stato sottoposto, nei quali sono venuti alla luce diversi nomi scottanti. Va precisato che i fatti contestati a Conte risalgono ai tempi in cui allenava il Siena, dunque la Juve è totalmente estranea a questa vicenda.

Calcio scommesse, Gervasoni denuncia altre 3 partite

Nuovi elementi si aggiungono all’inchiesta sul calcio scommesse. A fornirli è Carlo Gervasoni, ex difensore di tantissimi club di Serie B e Lega Pro, considerato uno dei personaggi centrali del giro degli zingari. Gervasoni, che era stato chiamato ieri per verbalizzare alcune sue dichiarazioni, ha aperto a nuove partite ed ha rivelato il forte coinvolgimento dell’Ascoli.

Partite truccate, anche il Siena coinvolto

Stavolta le scommesse non sembrano c’entrare nulla, ma come spesso accade nelle partite di fine campionato in cui ad una squadra serve vincere e all’altra no, pare ci siano delle partite truccate venute a galla durante gli interrogatori. Ad essere coinvolto maggiormente è il Siena, a proposito del campionato scorso, quando nelle ultime giornate si sarebbe messo d’accordo per combinare alcune partite.

Calcio cinese, condanne al carcere per le partite truccate

Ben prima dello scandalo delle partite truccate in Italia vi avevamo dato notizia di uno scandalo simile, ma molto più radicato, avvenuto in Cina. Nel Paese asiatico, dove il pallone è in continua ascesa tra gli sport preferiti dal pubblico, due anni fa furono scoperte tantissime partite truccate, anche nella massima serie, che portarono al blocco del campionato.

Oggi è arrivata la sentenza che non fa sconti a nessuno. La pena maggiore è andata Lu Feng, che all’epoca era il direttore della Super League Company, il nostro presidente della Lega di A, a cui sono stati affibiati 6 anni e mezzo di carcere.

Calcio Scommesse, Iacovelli inguaia mezzo Bari

Si fa sempre più nera la situazione per molti calciatori ex del Bari che hanno abbandonato la nave subito dopo la retrocessione in Serie B dello scorso anno. A parlare è Angelo Iacovelli, l’infermiere molto amico dei calciatori che questa mattina agli inquirenti ha raccontato come funzionava tutto il meccanismo delle partite truccate.

Tutto è iniziato quando Carobbio ha presentato a lui e a Bellavista alcuni dei famosi “zingari”. La prima partita combinata è stata Bari-Chievo finita 1-2 del 20 marzo scorso, quando ormai la retrocessione per i pugliesi era cosa fatta. Da allora Iacovelli, che per l’organizzazione faceva solo il “fattorino” (consegnava i soldi ai calciatori e li restituiva agli zingari se la combine non andava in porto), ammette le combine contro la Sampdoria e contro il Palermo, “ripulisce” la gara contro il Milan, non combinata, e ne inserisce una nuova, l’ultima di campionato, quello strano 0-4 sul campo del Bologna.

Calcio scommesse, arrestato Mario Cassano

Ormai in carcere ci sono più calciatori che delinquenti comuni. Anche Mario Cassano, portiere del Piacenza da una vita, è stato arrestato questa notte nell’ambito dell’inchiesta Last Bet. Insieme a lui in carcere anche Angelo Iacovelli, uomo ritenuto molto vicino all’ambiente del Bari e coinvolto nella combine di 4 partite dello scorso campionato dei pugliesi, ed in particolare quella famosa contro il Palermo, ma anche contro Sampdoria, Milan e Roma.

Calcioscommesse, da Mauri a Milanetto, ecco altri nomi della A coinvolti

Gervasoni parla, e parla tanto. I nomi sono delle bombe visto che riguardano calciatori di spicco della Serie A, e se venissero confermati produrrebbero un vero e proprio terremoto. Il condizionale è d’obbligo visto che ad esempio dopo aver tirato in ballo Pellissier, oggi spuntano delle rivelazioni che scagionano il capitano del Chievo, ma comunque delle congruenze con quanto affermato dagli indagati rimangono.

Il fulcro del giro d’affari restava sempre la Serie B, con l’Albinoleffe che vedeva coinvolti tantissimi calciatori, primo fra tutti Carobbio, ma anche Ruotolo, Conteh, Narciso e Serafini, e con Almir Gegic, calciatore del Chiasso, al centro di tantissime combine nel campionato cadetto come una sorta di referente degli slavi. Un aspetto che in parte alleggerisce l’atmosfera è che Gervasoni, ma anche altri suoi “colleghi”, ha sottolineato che le società non erano mai coinvolte nelle combine, ma soltanto i singoli calciatori, alcuni dei quali poi non hanno nemmeno aderito.

Calcio scommesse: gli imputati vuotano il sacco, e a rischio c’è anche la A

Comincia a farsi molto più pesante la situazione del campionato di calcio dato che ora alcuni degli indagati hanno cominciato a parlare, ed hanno tirato in ballo anche la Serie A. In particolare sarebbero Zamperini e Carobbio che hanno confessato tutto, parlando di cose che comunque ormai sapevamo già, e cioè come era organizzata la combine nelle partite o il coinvolgimento dei cosiddetti “zingari”, cioè il gruppo di slavi che facevano da tramite con i finanziatori di Singapore. Tipi con cui non si può scherzare dato che, come diceva Micolucci, sono trafficanti d’armi.

Calcio scommesse: nuove indiscrezioni su Doni

Ogni giorno che passa la vicenda del calcio-scommesse, e soprattutto la posizione di Cristiano Doni, si aggravano. L’ex capitano dell’Atalanta, quando ormai poco più di 24 ore fa ha visto arrivare i carabinieri, si racconta abbia tentato di scappare in mutande. E considerando che a Bergamo si era già sotto lo zero, possiamo capire che sapeva di essere nei guai fino al collo.

Oggi emergono nuovi elementi che aggravano la sua posizione, ed in parte anche quella dell’Atalanta. E’ infatti stato scoperto un computer portatile nella sua cassaforte, del quale lui stesso negava l’esistenza. Gli inquirenti sperano che al suo interno possano trovare nuovi elementi per fare ulteriore chiarezza sulla vicenda.

Arrestato Cristiano Doni

Se l’Atalanta sperava che i 6 punti di penalizzazione per il calcio scommesse le venissero restituiti, dopo ciò che è accaduto questa notte probabilmente non ci spera più. Il suo capitano, Cristiano Doni, è stato arrestato nell’ambito di una serie di provvedimenti avviati in merito all’indagine sulle partite truccate in un giro di scommesse internazionale.

In particolare l’ormai ex capitano dei bergamaschi, che aveva già subìto una squalifica di oltre 3 anni, è stato portato in carcere per il sospetto di inquinamento delle prove dato che è stato scoperto che aveva pagato la parcella di un altro imputato, l’ex portiere Nicola Santoni, per indurlo a non parlare.