Juventus, Conte: “A Parma per vincere e tornare primi”

Due giornate vissute da spettatori, mentre le altre si davano da fare per limare lo svantaggio o tentare il sorpasso il classifica. Ma ora per la Juventus di Antonio Conte è arrivato il momento di tornare al calcio giocato e di riprendere la strada verso la vetta della classifica. Domani contro il Parma la Vecchia Signora ha la possibilità di superare nuovamente il Milan, balzato in vetta alla classifica dopo la vittoria di Udine. Juve amareggiata per il secondo posto? No, a sentire Antonio Conte:

Non dimentichiamo quante cose belle ci stanno accadendo. Da tanti anni non eravamo così competitivi. Non c’è nessuno scoramento, e se mai ci fosse per risollevarsi basterebbe guardare la classifica della stagione scorsa, quando la Juve aveva sei squadre davanti.

Foto Bologna – Parma 0-0

Finisce senza vincitori né vinti il posticipo dell’ora di pranzo della diciannovesima giornata di campionato. Bologna e Parma speravano di conquistare la posta piena, così da mettere in tasca qualche punto utile per la salvezza. Ma alla fine della fiera uscirà un derby monotono, senza particolari sussulti, specie nel primo tempo, quando solo i padroni di casa mostravano voglia di offendere in un paio di occasioni.

Qualche opportunità in più nella seconda parte di gara, ma il tabellino resterà fermo sullo 0-0 fino al triplice fischio. Il Bologna sale a quota 20 in classifica, mentre il Parma viaggia a 23 punti.

Foto Inter – Parma 5-0

Prova di forza dell’Inter di Ranieri, che inizia nel migliore dei modi il 2012, battendo per 5-0 il malcapitato Parma. Passavano solo 13 minuti dal fischio d’inizio ed i padroni di casa erano già in vantaggio, grazie ad un Milito che comincia a somigliare al cecchino del triplete. Ancora cinque giri di lancette e l’Inter raddoppiava con Thiago Motta, che metteva al sicuro il risultato.

Poco prima dell’intervallo il Principe trovava ancora la via della rete, portando a tre i gol per i nerazzurri. Nella ripresa Milito si trasformava in assist-man e forniva a Pazzini il passaggio per la rete che valeva il poker. Ed a dieci minuti dalla fine arrivava anche la rete di Faraoni, che appena entrato in campo metteva il sigillo sul pokerissimo interista.

Amauri rivuole la Juve

Sognava di vincere e convincere con la casacca bianconera e invece si è ritrovato a dover recitare il ruolo dell’oggetto misterioso o anche del capro espiatorio delle disgrazie della Juventus.

Parma – Napoli 1-3: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

L’occasione era più ghiotta che mai per il Napoli di Mazzarri, che scendeva in campo contro il Parma consapevole di poter recuperare due punti preziosi a Milan ed Inter, fermate sul pareggio da Bari e Brescia. Una situazione psicologica che però si può però rivelare un’arma a doppio taglio, considerando la necessità di vincere a tutti i costi per riaccendere speranze tricolori sotto il Vesuvio.

E infatti nei primi 45 minuti gli ospiti non facevano un granché per conquistare i tre punti ed alla mezz’ora si ritrovavano addirittura sotto, in virtù di una girata al volo di un Palladino in grande spolvero. 1-0 all’intervallo con il Napoli che vedeva allontanarsi il treno scudetto a grande velocità.

Serie A 29a giornata: Parma – Napoli 1-3

Foto: AP/LaPresse

Posticipo della ventinovesima giornata di serie A.
Stadio Tardini, Parma:
Parma-Napoli 1-3
Reti:
29′ pt Palladino (P), 7′ st Hamsik (N), 11′ st Lavezzi (N), 42′ st Maggio (N)

Delicata per entrambe le formazioni: la sfida tra Parma e Napoli pare un crocevia che le due squadre sono chiamate a sfruttare a dovere. I ducali per non perdere il treno che porta dritto alla salvezza in massima serie, i partenopei per tenere vive le speranze – poche, a questo punto – di lottare per lo scudetto e, in ogni caso, per farsi trovare all’appuntamento con la Champions League. Complice il passo falso della Lazio, ko nel derby contro la Roma, i campani possono invece consolidare la terza posizione in graduatoria e tenere il passo dell’Inter, staccata dalla vetta di cinque lunghezze.

Tardini con un discreto colpo d’occhio, considerando anche le condizioni meteo e la pioggia che non ha lasciato tregua. Numerosissimi i tifosi del Napoli capaci di farsi sentire fin dalle fasi del pre partita. La tattica. Marino opta per un centrocampo a 4 di quantità e sceglie di inserire Candreva e Palladino tra le linee a sostegno di Bojinov. Mazzarri ritrova Lavezzi che ha finito di scontare i tre turni di squalifica e lo schiera tra le linee insieme ad Hamsik. Punta di riferimento, bomber Cavani.

Milan – Parma 4-0: fotogallery

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I due pareggi in altrettante partite avevano fatto ben sperare le inseguitrici del Milan, che speravano in un ulteriore passo falso dei rossoneri nel primo anticipo della venticinquesima giornata di campionato. E invece il Milan ha dimostrato di voler lottare fino in fondo per la conquista del tricolore e non ha risparmiato energie in vista dell’impegno in Champions League.

Al povero Parma non è rimasto altro da fare che arrendersi alla forza esplosiva dell’attacco rossonero, che ha dimostrato di potersela cavare anche quando il tabellino dei marcatori è orfano del nome di Ibrahimovic.

Serie A 25a giornata: Milan – Parma 4-0

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Anticipo della venticinquesima giornata di serie A.
Stadio Giuseppe Meazza di San Siro, Milano:
Milan-Parma 4-0
Reti:
8′ pt Seedorf (M), 17′ pt Cassano (M), 16′ st e 20′ st Robinho (M)

Impossibile scegliere, nei panni di Allegri nessun altro avrebbe saputo se privilegiare il campionato o la Champions League. Quindi, e lo avrebbe fatto chiunque, uno sguardo alla competizione nazionale e uno al massimo trofeo europeo. Tradotto, per i rossoneri significa rinunciare a Robinho e Pato, tenuti in panchina per rifiatare, e affidarsi alla coppia offensiva composta da Ibrahimovic e Cassano. Alle spalle del tandem offensivo Seedorf ad agire da trequartista appena davanti al trio di mediana composto da Merkel, Van Bommel e Gattuso. Torna Nesta in difesa di fianco al brasiliano Thiago Silva, sulle fasce Antonini e Oddo. Di contro, il Parma di Marino si affida a un 4-3-2-1 che prevede Giovinco dietro le due punte che nella fattispecie sono Amauri e Crespo.

Prima conclusione locale dopo 25 secondi: è di Seedorf che trova Mirante pronto nella deviazione in corner. Il tempo di trovare la giusta collocazione in campo e il Milan trova l’imediato vantaggio: è l’8′ quando il tiro di Merkel viene rimpallato, palla a Ibra lancia in verticale Seedorf. All’olandese non resta che dribblare Mirante e spingere la palla in rete. Tutto troppo semplice, da tabella di marcia perfetta: potrebbe essere l’incipit che favorisca la reazione dei ducali, invece il Parma incassa nel giro di dieci minuti la seconda rete. Coincide, il raddoppio milanista, con la prima rete dio Cassano con la maglia del Milan. Applausi al rasoterra da colpo da biliardo di FantAntonio ma tanto di cappello a Gattuso, per un assist di esterno degno del miglior trequartista.

Amauri polemico con la Juve

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Il suo passaggio dalla Juventus al Parma ha un po’ movimentato l’ultima giornata di mercato, per la felicità di quanti – tifosi della Vecchia Signora – si erano stancati di vederlo girovagare sul fronte d’attacco bianconero come un fantasma alla ricerca di se stesso. Ritrovare se stesso, tornare ad essere quello di Palermo e dei primi mesi sotto la Mole, quando i gol arrivavano con una facilità impressionante e lui diventava oggetto di desiderio per la nazionale di Lippi: questa è la missione di Amauri, che in quel di Parma cercherà di dimostrare di essere ancora un calciatore professionista e non il reduce da una crociera difficile da dimenticare. Ma l’addio alla Juventus (anche se solo momentaneo) non è stato dei più felici e l’italo-brasiliano ha qualche sassolino da togliersi dalla scarpa:

Anche l’anno scorso c’era la contestazione, adesso vediamo se il colpevole ero io. Da oggi in poi voglio pensare solo al Parma, le altre cose si vedranno in futuro perché comunque rimango un giocatore della Juve, ma da qui a giugno parlerò solo della mia nuova squadra.

Coppa Italia quarti di finale: Palermo – Parma 5-4 d.c.r. (0-0 d.t.s.)

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Prima sfida dei quarti di finale di coppa Italia.
Stadio Barbera, Palermo:
Palermo-Parma 5-4 d.c.r. (0-0 d.t.s.)

La sequenza dei rigori:
Per il Palermo segnano Bovo, Balzaretti, Nocerino, Pastore, Martinez. Sbaglia Cassani.
Per il Parma vanno in gol Palladino, Modesto, Candreva, Giovinco. Sbagliano Crespo e Valiani.

Il Palermo sfiderà in semifinale la vincente del match tra Sampdoria-Milan, in programma mercoledì 26 gennaio alle ore 17.45 presso lo stadio Marassi di Genova.

La si chiami pure coppetta, sacrificio, fastidio, lusso o vezzo. Salvo notare, di fatto, che arrivati ai quarti di finale di una competizione che prevede ancora (il meccanismo cambia in semifinale, dove sono previste gare di andata e ritorno) la formula dello scontro diretto con vincitore e sconfitto sanciti in 90’ (che possono diventare 120’, che si possono protrarre fino ai calci di rigore), a perdere non ci sta più nessuno.

E allora, ecco che prima di ricorrere al turn over ci si pensa parecchio su. La riflessione generale è che piace la riconsiderazione di un trofeo troppo spesso – e ingiustamente – snobbato per altre priorità, soprattutto se in coincidenza – lo ricordano nell’immediato pre partita le note della fanfara che ripropone l’inno italiano – con l’anniversario dei 150 anni dell’Unità nazionale. La valutazione più specifica è che si torna ad assistere a belle partite anche nell’infrasettimanale di Tim Cup.

Parma – Catania 2-0: fotogallery

Foto: AP/LaPresse

Comincia nel peggiore dei modi l’avventura di Diego Simeone sulla panchina del Catania, costretto ad arrendersi ad un Parma che cerca di guadagnare in fretta la salvezza. In uno dei due anticipi pomeridiani della ventunesima giornata, i gialloblu ci tenevano ad approfittare dell’impegno casalingo contro una squadra animata da rinnovato entusiasmo dopo il cambio di allenatore. Ma i primi quarantacinque minuti trascorrevano senza troppe emozioni, sebbene sia l’una che l’altra compagine abbiano avuto l’occasione giusta per cambiare il punteggio sul tabellone luminoso.

Nella ripresa, però, la musica cambiava ed i padroni di casa entravano in campo con una determinazione diversa. Al minuto numero 11 era Angelo a staccare di testa ed a colpire la traversa, con la palla che rimbalzava in terra a ridosso della linea di porta. In assenza della moviola in campo sarebbe stato difficile per l’arbitro convalidare o annullare la rete, ma buon per Parma che sia arrivato il tocco di Candreva che ribadiva in rete.

Serie A 21a giornata: Parma – Catania 2-0

Foto: AP/LaPresse

Anticipo della ventunesima giornata di serie A.
Stadio Tardini, Parma:
Parma-Catania 2-0
Rete:
11′ st Candreva (P), 17′ st Giovinco (P)

La prima di Diego Simeone, poi tutto il resto. Quei tratti sudamericani che hanno tinteggiato una delle due panchine del Tardini erano intagliati nel volto e nelle espressioni dell’ex centrocampista nerazzurro, caro a ciascun tifoso dell’inter che ne ricorda la caparbietà e l’estrema generosità quasi mai sfociata in scorrettezza. Il Catania di Pulvirenti ha deciso di voltare pagina proprio con lui che, preso il posto di Giampaolo, ha subito avuto parole calienti per la piazza etnea. Giocatori in ritiro, per conoscersi meglio e più in fretta, poi partenza per Parma, alla volta della sfida contro i ducali che avevano, in ogni caso, da riscattare la prova contro il Brescia. Il Cholo opta immediatamente per un 4-2-3-1 offensivo: Ledesma e Carboni a protezione della linea difensiva con Gomez, Ricchiuti e Mascara a supportare l’unica punta, Maxi Lopez. Per Marino, invece, l’affidabilità del 4-4-2 pare essere arma su cui investire: Crespo e Giovinco in contemporanea con Valiani a supporto, Paci out per squalifica e difesa affidata a Paletta e Lucarelli.

La prima occasione è dei gialloblu che vanno vicini al vantaggio con Zaccardo: è il 7′ quando un colpo di testa di Gobbi rimette il pallone in area, lesto il difensore ad approfittarne ma la conclusione, da ottima posizione, finisce sul fondo. La replica del Catania non si fa attendere: al 9′ Maxi Lopez conclude in diagonale ma la palla è debole e non impensierisce Mirante; al 20′ Gomez scambia con Ricchiuti e si presenta in area, defilato a sinistra. Diagonale a lato. Nel finale di frazione prima Candreva (33′, tiro da posizione favorevole) poi Lopez (42, azione di mischia in cui è provvidenziale l’intervento di Lucarelli) sprecano due buone opportunità per regalare il vantaggio ai compagni. Non ci si diverte, nei primi 45′, nè per numero e portata delle palle gol nè per i ritmi, piuttosto fiacchi.