Zamparini: Pastore in cambio di Diego e 40 milioni

Il Palermo sogna in grande, dopo aver raggiunto le posizioni comode della classifica, ma ancor più sogna di fare uno sgambetto alla Vecchia Signora, avversaria questa sera nel posticipo della ventiseisima giornata di campionato. Una vittoria a Torino significherebbe portarsi al quarto posto e gettare le basi per un finale di campionato di grandi speranze.

Il presidente Zamparini ci crede e non ha affatto timore dello squadrone bianconero:

Vincere a Torino? Per la prima volta non considererei un colpaccio il risultato positivo. Ora il Pa­lermo è sullo stesso piano dei biancone­ri. Noi con gente come Hernandez e Pa­store siamo cresciuti un po’. E loro ri­spetto al passato sono calati.

Miccoli: lo scudetto del Palermo è il quarto posto

Ad inizio campionato il popolo di Palermo si era illuso di poter addirittura lottare per lo scudetto. “Colpa” di una dichiarazione dell’allora allenatore Walter Zenga, che per stimolare l’ambiente aveva dichiarato di mirare all’obiettivo grosso, tra le risatine ironiche di chi non è abituato a credere ai sogni.

Ma poi le giornate trascorrevano e la classifica del Palermo si faceva sempre più triste, finché quel vulcano di Zamparini non decideva di cambiare condottiero, affidandosi alle cure di Delio Rossi. Ed ecco tornare il sorriso ed una classifica di tutto rispetto che vede i rosanero al quinto posto, ad un solo punto dal Napoli. La squadra ora crede nel sogno e capitan Miccoli si fa portavoce dell’entusiasmo generale:

Arrivare quarti sarebbe come vincere il campionato. Sarebbe il raggiungimento di un sogno sotto tutti i punti di vista. Dopo posso anche smettere… cioè potrei anche smettere ma solo dopo avere giocato la Champions per l’ennesima volta. Ma sarebbe un obiettivo importante anche andare in Europa League.

Miccoli chiama Amauri

Sono lontani i giorni in cui Fabrizio Miccoli indossava la casacca bianconera, eppure c’è ancora chi in fase di intervista tira fuori il discorso-Juventus. Anche in questi giorni il capitano

Zenga al capolinea

Era partito per vincere lo scudetto (provocazione o no, le parole hanno sempre un certo peso nel mondo del calcio) ed ora si ritrova pericolosamente in bilico sulla panca del