Tutto facile per l’Inter che non poteva trovare la Fiorentina in un momento più difficile. Alle assenze di Cerci e Montolivo si aggiunge anche quella di Jovetic, e così i viola che già sarebbero di una categoria inferiore rispetto ai nerazzurri, non possono far altro che soccombere.
Ottima prova del giovane Faraoni, meglio del coetaneo Liajic che era dall’altro lato, anche se a decidere la gara è sempre lui, il PazzoPazzini che segna ancora una volta alla sua ex squadra. Vediamo le pagelle della gara.
La Lazioespugna il Via del Mare di Lecce nel finale grazie a un gol nel finale di Klose, autore di una doppietta. I salentini si erano portati in vantaggio grazie a un calcio di rigore trasformato all’inizio del primo tempo, salvo poi farsi rimontare.
I leccesi riuscivano comunque a pareggiare nuovamente la partita nella ripresa, ma il giocatore tedesco li ha beffati con una splendida insaccata di testa a tre minuti dalla fine. Ecco le pagelle della gara:
Una straordinaria rete di Ibarbo, che ha ricordato il Suazo dei tempi migliori, permette al Cagliari di espugnare il Massimino di Catania e ottenere la prima vittoria della seconda era Ballardini.
Una partita comunque equilibrata, rotta proprio dalla straordinaria prodezza del giovane attaccante cagliaritano. Ecco le pagelle della gara che proietta il Cagliari in zona Europa:
Sconfitta pesantissima per i nerazzurri. Espulso capitan Zanetti per il fallo da rigore – non accadeva dalla metà degli anni Novanta -, Pazzini sbaglia all’ultimo respiro il rigore che poteva dare il pareggio – una beffa per l’Udinese.
INTER: Julio Cesar 7 – Para tutto il possibile. Strepitoso in due occasioni su Di Natale.
Il Napoli ritorna alla vittoria segnando quattro reti al Lecce. Ma restano intatti i problemi di gestione della gara. Nel primo tempo il Lecce poteva segnare una rete e nel secondo, oltre alle due reti segnati, c’era probabilmente un rigore. Sembra che il Napoli riesca a giocare bene solo quando pigia sull’acceleratore.
NAPOLI: De Sanctis 6 – Non è praticamente mai impegnato questa sera, ma quando serve è presente. Incolpevole nelle azioni dei gol degli ospiti.
Continua il momento positivo del Milan che espugna anche Marassi battendo per 2-0 il Genoa portandosi momentaneamente in testa alla classifica, in attesa che la Juventus affronti il Cesena domenica pomeriggio.
Partita bella e dominata per quasi tutti i novanta minuti dai rossoneri e contrassegnata però da una sospensione di dieci minuti a causa di alcuni tafferugli che si sono verificati fuori dallo stadio, costringendo le forze dell’ordine a lanciare lacrimogeni cui fumo si è riversato in campo. Tornando a parlare di calcio giocato, ecco le pagelle delle partita:
Gol e spettacolo al San Paolo dove il recupero dell’undicesima giornata tra Napoli e Juventus termina con il risultato di 3-3. Partenopei in vantaggio nel primo tempo per 2-0 che si fanno però rimontare nella ripresa.
Dopo il momentaneo 2-1 di Matri, arrivava infatti il sigillo di Pandev (doppietta per lui) per il 3-1. I bianconeri però recuperavano grazie alle reti di Estigarribia e Pepe. Juve ancora imbattuta e sempre in testa alla classifica. Ecco le pagelle della gara.
Due punti persi o uno guadagnato? Sicuramente ad inizio gara Colantuono avrebbe firmato per un punto, ma per com’è andata ora si starà mangiando le mani. L’Atalanta ha disputato una grandissima partita, degna di una squadra da parte alta della classifica, e forse avrebbe meritato la vittoria.
Il Napoli invece dimostra ancora una volta che quando non schiera l’11 titolare lascia molto a desiderare. E’ bastato togliere Lavezzi per mandare in tilt il gioco di Mazzarri, ed infatti appena il Pocho è entrato la partita è cambiata. C’è ancora molto da lavorare per il Napoli, ma di certo farebbe bene a lasciare da parte i sogni scudetto per quest’anno, e concentrarsi per raggiungere almeno il terzo posto. Di seguito le pagelle di Atalanta-Napoli.
Continua il periodo no della Lazio in casa, dove non riesce a giocare bene come accade in trasferta. La squadra di Reja può rammaricarsi della sconfitta contro la Juventus viste le tante azioni create e per il palo colpito da Hernanes, anche se c’è da dire che la Juventus vista oggi in campo fa tranquillizzare i suoi tifosi che rivedono quel cinismo che i bianconeri avevano perso da anni.
Certo, bisognerà vedere quanto dureranno i bianconeri a questi ritmi, ma Conte sta facendo sicuramente un buon lavoro. Ottimo lavoro anche per Reja, la cui squadra però ha una pecca: se non gira Klose non va, e i risultati non arrivano. Vediamo le pagelle di Lazio e Juventus.
Il Catania vola. Una rete allo scadere di Barrientos permette ai siciliani di espugnare il “Via del Mare” di Lecce e agganciare la Roma al quinto posto della classifica a 17 punti.
Successo che arriva al termine di una partita bella nel primo tempo e un po’ sottotono invece nella ripresa. Premiato il cinismo degli etnei, che non hanno mai smesso di credere alla vittoria finale. Male i padroni di casa, che adesso rischiano addirittura l’ultimo posto. Ecco le pagelle della partita:
Dopo otto turni consecutivi senza successi, il Novaratorna alla vittoria battendo al “Silvio Piola” il Parma di Colomba nel primo dei quattro anticipi della tredicesima giornata di Serie A.
Fondamentale la reazione dopo aver subito il primo gol per un’autorete di Centurioni. Grande mattatore è stato Rigoni, autore di un secondo tempo sensazionale coronato dalla definitiva realizzazione del 2-1. Ecco le pagelle della partita:
Con la finale di coppa Italia di ieri si chiude un’altra annata per il campionato italiano. Un campionato che finalmente non ha visto un’unica dominatrice incontrastata, ma che ha riservato molte sorprese ai tifosi di tutt’Italia. Andiamo a vedere gli alti e i bassi del torneo appena concluso.
Voto 10 a Sanchez, Di Natale e Cavani. Il trio delle meraviglie di quest’anno che ha sorpreso tutti i calciofili italiani. El Nino Maravilla è sicuramente il calciatore più talentuoso che abbiamo nel nostro Paese, e non è un caso che il Barcellona lo voglia ingaggiare per fargli fare il vice-Messi. Di Natale ha sorpreso tutti perché è capitato raramente che un calciatore vinca per due anni di fila il titolo di capocannoniere, specialmente a 34 anni e dopo essere stato ad un passo dal lasciare l’Udinese, mentre per Cavani il merito è quello di aver portato il Napoli ad una storica qualificazione in Champions dopo essere arrivato quasi in silenzio, e se non fosse che era stato spremuto per tutto il campionato giocando ogni partita per 90 minuti, forse avrebbe continuato a segnare anche nell’ultimo mese, quando il calo è stato inevitabile.
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