Anelka denuncia L’Equipe

Ricordate il violento litigio tra Raymond Domenech, tecnico della Francia, e l’attaccante Nicolas Anelka durante il mondiale sudafricano? I due ebbero un breve ma intenso scambio di opinioni nell’intervallo della

Francia: risse e diserzioni, i Bleus sono scoppiati

Il litigio di due giorni fa tra Anelka e Domenech, con conseguente cacciata dell’attaccante del Chelsea, è solo la punta di un iceberg su cui la nave francese sta andando a schiantarsi rovinosamente. Lo spogliatoio, ancor prima dell’inizio del Mondiale, si sapeva fosse contro il suo allenatore, e l’esclusione di Anelka ha portato come conseguenza quella di alzare i toni dello scontro.

Questa mattina si dice ci sia stato un forte litigio tra Ribery e Gourcuff, subito smentito dal centrocampista del Bayern Monaco, mentre è stato confermato un altro litigio, quello tra Evra ed il preparatore atletico Robert Duverne, a cui poi è seguito l’ammutinamento da parte dei calciatori, i quali hanno deciso di non presentarsi all’allenamento pomeridiano.

Anelka insulta Domenech e viene fatto fuori

Nervi tesi in casa Francia, mentre il biscotto sta per essere inzuppato nel latte di Uruguay-Messico, alle quali basta un solo punto per essere certe della qualificazione agli ottavi di finale della Coppa del Mondo. I vicecampioni del mondo stanno per salire sull’aereo che li riporterà in patria, dopo aver raggiunto la qualificazione alla kermesse mondiale solo grazie ad un colpo di fortuna (anzi di mano).

Ma la sorte si è ripresa tutto con gli interessi ed ora la classifica del girone A recita Uruguay e Messico 4 punti, Francia e Sudafrica 1 punto. Nervi tesi, dicevamo, le cui prime avvisaglie si sono avute nell’intervallo della gara contro il Messico, quando Domenech invitava Anelka a rispettare le consegne se non voleva rischiare di uscire anzitempo dal campo. Ma l’attaccante del Chelsea non ha gradito né il “consiglio” né i toni usati dal ct ed ha risposto per rime, mandando a quel paese Domenech e apostrofandolo con il più classico “figlio di…”.

Qualificazioni mondiali: la Slovenia sbatte fuori la Russia, Francia salva ai supplementari

Se l’è vista davvero brutta stavolta Domenech. Dopo aver rischiato l’eliminazione nel girone, stavolta ha visto l’esclusione dal mondiale nel modo peggiore, e cioè direttamente in casa sua. All’andata, in Irlanda, era finita 0-1 con rete di Anelka, ma Trapattoni ha fatto valere il suo coraggio e la sua voglia di non mollare, ed infatti inaspettatamente l’Irlanda mette sotto i Bleus e chiude al novantesimo con lo stesso risultato. Robbie Keane regala ai suoi l’illusione di potercela fare segnando l’1-0, ma quasi alla fine del primo tempo supplementare Gallas mette in porta la rete dell’1-1. L’ultimo quarto d’ora l’Eire ci prova, ma a rendersi pericolosa è la Francia in contropiede. Alla fine il tabellone dirà 1-1, Francia al Mondiale e all’Irlanda solo tanti complimenti.

Sembrava destinata a far fuori addirittura la Germania, ed invece la Russia non parteciperà nemmeno ai prossimi mondiali. La nazionale composta da tante stelle, prima fra tutti il calciatore dell’Arsenal Arshavin, paga l’incapacità di chiudere una gara già vinta all’andata, ed il gol subìto nei minuti finali. In uno stadio caldissimo la Slovenia fa la sua parte e l’ex calciatore di Parma, Piacenza e Frosinone, Zlatko Dedic, decide al 44′ di mandare i suoi in Sudafrica. Nulla da fare dunque per Guus Hiddink, il ruolo di sorpresa del mondiale dev’essere ancora una volta rimandato.

Qualificazioni mondiali: Francia con un passo in Sudafrica

Le polemiche sono state tante, ma alla fine quando si scende in campo sono i calciatori di classe a fare la differenza. E così va a finire che se l’Irlanda ha una buona squadra, la Francia ha tante stelle che, seppur non fanno una squadra unita, bastano a vincere la partita.

Non che la formazione del Trap abbia giocato male, ma se in casa sua è bastata una rete di Anelka per far vincere la partita al suo rivale Domenech, sarà molto complicato tra 4 giorni ribaltare il risultato in territorio francese. Tra le altre gare della serata di play-offs, i pronostici sono stati tutti confermati. La Russia ha vinto in casa contro la Slovenia, anche se ha fatto più fatica del previsto. Sembrava fatta con la doppietta di Bilyaletdinov dopo nemmeno un’ora di gioco, ma il gol di Pecnik quasi al novantesimo riapre i giochi per la gara di ritorno. Solo pari tra Grecia ed Ucraina, risultato che va bene alla nazionale di Shevchenko che dovrà disputare il ritorno in casa, mentre il Portogallo senza la sua stella, Cristiano Ronaldo, vince 1-0 faticando tantissimo contro la giovane Bosnia-Herzegovina, e non è detto che la qualificazione sia tanto scontata.

Champions League: il Real e il Bayern fanno paura, Chelsea ancora con il freno a mano tirato

E’ vero che siamo ancora all’inizio del campionato, e le italiane come al solito stentano un po’ a carburare, ma se Juve e Milan ieri sera se la sono più o meno cavata, se le cose dovessero rimanere così, avranno ben poche possibilità contro le corazzate di Bayern Monaco e Real Madrid.

Le avversarie non è che fossero questi grandi squadroni. I tedeschi giocavano contro il Maccabi Haifa, gli spagnoli contro lo Zurigo, ma la nota positiva per i due club è che gli automatismi di gioco già funzionano a meraviglia. Nel Real in particolare, dove i tanti fuoriclasse si trovano a meraviglia. I soliti problemi persistono solo in difesa, anche se c’è da dire che il primo gol dello Zurigo è arrivato su un calcio di rigore inesistente, e il secondo è arrivato un minuto dopo a causa di un attimo di disattenzione in casa Real. Ma alla fine i blancos non fanno più nemmeno tanta fatica, grazie anche alla doppia papera di Leoni sulle due punizioni di Cristiano Ronaldo, mentre Kakà non segna ma continua a distribuire assist come già fa in Liga.

Drogba – Scolari: ormai è rottura!

C’è malumore in casa Chelsea e non solo per l’ultima pesante sconfitta contro il Manchester United (che alla fine dei conti ci può anche stare), ma anche per i rapporti controversi tra il tecnico ed alcuni dei giocatori simbolo dei Blues.

Qualche tempo fa erano stati i senatori (capitan Terry e Lampard) ad alzare la voce, criticando neanche troppo velatamente i metodi di allenamento e gli schemi di gioco di Felipe Scolari, che sarà pure campione del mondo, ma al Chelsea non è ancora riuscito a trovare la quadratura del cerchio.

Nelle ultime gare poi è scoppiata la grana-Anelka, che pretenderebbe maggior rispetto da parte del tecnico, se non altro per una questione di riconoscenza dall’alto delle sue 14 reti segnate in Premier League, e che invece si ritrova a dover giocare sulla fascia al posto di Cole, lasciando l’attacco al rientrante Drogba. Risultato: il francese si rifiuta di giocare fuori posizione, l’ivoriano non rende come dovrebbe ed il mister si ritrova a dover far fronte all’insoddisfazione generale, rischiando anche di perdere il posto.