Chiude “L’Angolo”, il punto di ritrovo degli italiani d’America

Non so quanti di voi siano andati in vacanza o a lavorare a New York. Fatto sta che appena arrivati lì si rimane affascinati dai grattacieli, dalla vita frenetica e dai mille monumenti della città più famosa del mondo. Ma per chi, come noi, è appassionato di calcio, dopo qualche giorno comincia a venire la nostalgia del campo verde. Si comincia così a girare per locali in cerca di qualche pub che dia le partite in televisione, ma sembra un’impresa degna delle fatiche di Ercole.

Anche le pizzerie o i locali italiani trasmettono solo baseball, boxe, football e basket. Insomma, per chi va in America durante il periodo del campionato, o peggio ancora quando ci sono i mondiali, la vacanza diventa veramente un’agonia.

Premier League all’estero? Idea comica!

C’è chi ancora si sorprende nel vedere i Signori del Calcio alla ricerca di strade nuove da percorrere per incassare sempre più denari, nascondendosi dietro la scusa della spettacolarizzazione di uno sport già di suo spettacolare. Da queste parti lo abbiamo capito da tempo e non ci basta più la favoletta del “facciamo tutto per il bene della squadra e del tifoso”. E forse cominciano a comprenderlo anche dalle parti del Regno Unito, dove i supporters, come li chiamano lì, sono letteralmente inferociti per l’ultima trovata proveniente dall’alto.

“L’alto” in questo caso è l’organizzazione che gestisce la Premier League, una sorta di Lega Calcio, che per bocca del suo direttore generale, Mr Richard Scudamore, ha proposto ai club inglesi di allungare il campionato di una giornata, a partire dalla stagione 2010-2011.

Tutto qui? Beh sarebbe poco male. No, perché il turno supplementare non si giocherebbe entro i confini nazionali, ma porterebbe il circo inglese in giro per il mondo, in cinque città straniere non ancora localizzate. Già si fanno i nomi di New York e Los Angeles, Singapore e Sidney, ma anche l’oriente sarebbe interessato all’iniziativa e arrivano proposte da Pechino e Hong Kong. Scopo dell’iniziativa, a sentire il suo promotore, sarebbe quello

di far progredire la Premier e se non saremo noi a farlo, lo faranno sicuramente altre federazioni.