Capello: vi insegno le buone maniere!

Più difficile del previsto la missione di Fabio Capello alla guida della nazionale inglese e non perché gli uomini a sua disposizione siano poco validi, ma perché sembra che in Inghilterra non abbiano idea di come ci si debba comportare in campo e fuori. Ecco allora arrivare quello che il Daily Express aveva definito “The Godfather”, che ha il compito non facile di insegnare le buone maniere ai suoi calciatori.

Vi insegnerò il rispetto!

Questa la frase urlata da don Fabio dalle pagine del Daily Mail, dopo aver assistito alla reazione dei giocatori del Chelsea contro l’arbitro Mike Riley, nella gara con il Tottenham. I fatti. Al 45′ del primo tempo Ashley Cole, giocatore dei Blues e della nazionale, commette un fallaccio su Hutton, con un tackle in velocità e alzando la gamba in modo pericoloso. Il fallo meriterebbe il rosso diretto, ma l’arbitro opta per l’ammonizione. Proteste del Tottenham? No, strano ma vero, ad arrabbiarsi è proprio il giocatore del Chelsea, che si lascia andare ad una reazione esagerata, spalleggiato dai compagni John Terry, Frank Lampard e Didier Drogba.

Capello sergente di ferro e l’Inghilterra va

Accolto come un Dio, come il salvatore della causa inglese -visto che la nazionale ultimamente ha fatto ridere mezzo mondo, non qualificandosi per gli Europei della prossima estate- Fabio Capello si trova a dover confermare ancora una volta la sua fama di vincente.

Ma nessuno si aspettava che si calasse così tanto nel ruolo di salvatore, da chiamare Mosè sul Sinai per consegnargli le tavole della legge! Perdonatemi la digressione di carattere religioso, non è mia intenzione offendere alcuno, ma il paragone, per quanto “pesante”, ci può stare, visto il primo approccio di Mister Capello con la squadra appena convocata per l’impegno con la Svizzera.

Presentazioni d’obbligo nel ritiro della nazionale e poi subito una serie di regole da seguire, che hanno lasciato sconcertati gli stessi giocatori, già a conoscenza della fama di sergente di ferro del mister, ma che mai si sarebbero aspettati dei divieti e degli obblighi così duri.

David Trezeguet: riserva? No, grazie!

Tempo di nazionali, tempo di amichevoli che vedono impegnati i selezionatori a scegliere gli uomini più in forma da mandare in campo. Tempo purtroppo anche di grandi delusioni da parte di chi credeva ancora di poter indossare la maglia della nazionale ed invece è rimasto a bocca asciutta.

E’ il caso di David Beckham, per esempio, che si è illuso fino all’ultimo di poter giocare contro la Svizzera la sua centesima partita con la maglia dell’Inghilterra, per poi trovarsi davanti al no secco di Capello che lo ha liquidato con un “arrivederci a quando sarai più impegnato con la tua squadra di club”.

Ma se c’è un David che può sperare in una convocazione futura, ce n’è un altro che sembra aver dato l’addio definitivo alla maglia del suo Paese, stanco di prese per i fondelli da parte del suo ct.

Ashley Cole: alcol, sesso e corna!

Ci aveva messo due anni per ripulire la sua immagine Ashley Cole, da quando, nel marzo del 2006, il News of The World aveva pubblicato la notizia sulla sua presunta omosessualità, dimostrata da un’orgia gay alla quale aveva partecipato, insieme a due calciatori rimasti sconosciuti. In quell’occasione aveva denunciato il giornale inglese per diffamazione, molestie e violazione della privacy e la bufera aveva coinvolto anche il motore di ricerca Google, reo, a suo avviso, di aver associato il termine gay al suo nome.

Due anni trascorsi a dimostrare di essere un bravo ragazzo (non che i gay non lo siano, ci mancherebbe, ma quello che ne faceva un poco di buono era l’aver partecipato ad un’orgia, più che i suoi gusti in fatto di sesso) ed ora eccolo di nuovo qui, coinvolto in uno scandalo sessuale che mette la parola fine a tanti buoni propositi.

Stavolta lo scoop è del “The Sun” (a suo tempo denunciato anch’esso per aver ripreso la notizia dell’orgia) che pubblica un’intervista rilasciata da una ragazza inglese, tale Aimee Walton, nella quale vengono rivelati particolari piccanti su una notte di fuoco trascorsa con il giocatore.

David Beckham verso il Newcastle

Di lui George Best diceva:

Non sa tirare di sinistro, non sa colpire di testa, non sa contrastare e non segna molti gol. A parte questo, per il resto è ok.

Ma se David Beckham è salito sull’Olimpo del calcio mondiale, un motivo ci deve pur essere. Acquistato dal Manchester United ad appena 16 anni, fa il suo esordio in prima squadra dopo la maxi-squalifica che colpì Eric Cantona nella stagione ’94-’95, diventando inamovibile nella squadra di Ferguson. Da allora lo attendeva una serie di successi con la maglia dei Red Devils: 6 campionati, 2 Coppe d’Inghilterra, 2 Supercoppe, una Champions ed una Coppa Intercontinentale.

Un palmares di tutto rispetto per un calciatore molto amato in patria sia dai tifosi della sua squadra che da orde di ragazzine che lo idolatravano per la sua indiscutibile bellezza. Ma proprio questa sua ultima caratteristica fu all’origine dei dissensi all’interno dello spogliatoio, che culminò con Sir Alex in versione lanciatore, mentre il povero David si ritrovò con uno scarpino stampato in faccia. Ciò che gli veniva rimproverato era la sua presenza continua sulle copertine dei giornali, sia per questioni di sponsor che per vicende che riguardavano sua moglie, la Spice Girl Victoria Adams.

Capello comincia a scegliere

Se c’è chi come David Beckham si candida per una maglia della nazionale, facendo gli straordinari sul campo di allenamento, c’è anche chi approfitta della Coppa d’Inghilterra per mettersi in mostra davanti al nuovo ct.

Sabato scorso, prima uscita ufficiale per Fabio Capello nei panni di selezionatore al Villa Park, dove andava in scena la gara tra l’Aston Villa ed il Manchester United. Molti i giocatori che potrebbero entrare nella lista dei convocati per l’amichevole del 6 febbraio contro la Svizzera, soprattutto nelle file dello United, stracolmo di campioni.

A dire il vero, il taccuino di don Fabio potrebbe essere rimasto quasi vuoto, al termine di una partita che per 70 minuti abbondanti non ha offerto spunti di rilievo.

David Beckham si allena con l’Arsenal

E chi lo avrebbe detto che l’idea di Ringhio Gattuso di allenarsi con i suoi ex compagni di squadra avrebbe fatto tendenza?

Incredibile! Ancora più incredibile se a seguire la tendenza è uno come David Beckham, che di solito le tendenze le crea.
Eppure è così e l’ex stella di Manchester e Real Madrid ha chiesto e ottenuto di potersi allenare con i Gunners durante la pausa invernale del campionato americano.

I dirigenti dei Los Angeles Galaxy, sua attuale squadra, non hanno avuto niente da eccepire, apprezzando il senso del dovere di David, che avrebbe potuto sfruttare la sosta dedicarsi a tutt’altro, invece di correre e sudare su un campo d’allenamento. Felici anche i compagni di allenamento, per niente disturbati dalla temporanea presenza del biondino “americano”.