Serie A 25a giornata: Roma- Napoli 0-2

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Anticipo della venticinquesima giornata di serie A.
Stadio Olimpico, Roma:
Roma-Napoli 0-2
Reti:
4′ st rig. e 38′ st Cavani (N)

Un doppio Cavani per i sogni di gloria. Napoli, prova di maturità. I partenopei sono grandi. Roma asfaltata in casa sua. E via dicendo. Proviamo a prevenire e immaginare la lettura dei titoli a caratteri cubitali che troveremo sulle pagine dei principali quotidiani sportivi tra qualche ora. Una gara condotta dagli ospiti fin dalle prime batttute ha permesso in qualche maniera di rendere meno sonante la vittoria di poco prima del Milan, capace di liquidare il Parma con quattro reti di differenza. L’obiettivo della cavalcata ha un nome nitido e preciso, inizia per esse e in terra campana – attimo dopo attimo – la consonante sta trasformando quella parolina cui abitualmente associamo la regione – scaramanzia, e dove se non a Napoli! – con l’altra parola di otto lettere. Scudetto.

Lo si comincia a pensare e gli si attribuisce fisionomia sempre più definita: il gagliardetto, man mano che si sviluppa questo pazzo e folle campionato, è – dalle parti di Masaniello – sempre meno sfocato. Lo si dice sottovoce ma pure lo si comincia a dire. Scudetto. Soprattutto dopo un banco di prova tanto importante. La Roma giallorossa non è affatto poca cosa. Dire che Cavani è nuovamente decisivo e trascinante è dir poco: il provvisorio cannoniere di serie A, quello che segna e incide in termini di punti conquistati più di Maradona, ha fatto della difesa improvvisata dei capitolini un panetto di burro che a ogni affondo si scioglieva sempre più.

Roma – Napoli, Mazzarri sogna in grande

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Quarantasei punti in classifica, tre lunghezze di distanza dal Milan capolista ed una seconda posizione conquistata con pieno merito. Il Napoli ci crede, crede nella possibilità di concludere la stagione ai piani alti, sa di poter regalare un sogno ai propri tifosi, sebbene nessuno osi pronunciare la parola scudetto. Domani sera c’è l’ennesima tappa da raggiungere, contro una Roma che non ha alcuna intenzione di mollare punti, specie tra le mura amiche. Sfida determinante per il campionato? Mazzarri non vuole sentir parlare di partita chiave, pur riconoscendo l’importanza della gara:

E’ solo una partita importante, il resto sono slogan. Non ha senso parlare di sfida per lo scudetto o per la Champions. Le somme le tireremo alla fine. Adesso bisogna fare punti, la classifica parziale non conta nulla.

Coppa Italia quarti di finale: Napoli – Inter 4-5 d.c.r. (0-0 d.t.s)

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Terza sfida dei quarti di finale di coppa Italia.
Stadio San Paolo, Napoli:
Napoli-Inter 4-5 d.c.r. (0-0 d.t.s.)

La sequenza dei rigori:
Per il Napoli segnano Cavani, Hamsik, Zuniga, Yebda. Sbaglia Lavezzi.
Per l’Inter vanno in gol Eto’o, Cambiasso, Pandev, Motta, Chivu.

L’Inter sfiderà in semifinale la vincente del match tra Juventus-Roma, in programma giovedì 27 gennaio alle ore 20.45 presso lo stadio Olimpico di Torino.

Banco di prova per entrambe le formazioni: il Napoli spumeggiante di questi tempi, che vola sulle ali dell’entusiasmo suscitato dal secondo posto in classifica a quattro punti dal Milan, è ancora in lizza – come i nerazzurri, del resto – su tre fronti e non pare disposto a rinunciare a nulla; l’Inter, nell’anno che fa seguito al triplete, non può non dare il massimo nel tentativo di onorare al meglio la passata stagione e provare a rivincere tutto.

Condizioni di salute – fisica e psicologica – diametralmente opposte: reduci dalla vittoria esterna sul campo di Bari, i partenopei sembrano avere energie da vendere e voglia infinita di fare bene; rimpatriati da Udine con una sconfitta sonora – netta sotto il profilo statistico e meritata sul piano del gioco – gli uomini di Leonardo hanno la possibilità di rimediare in fretta allo scivolone che ha interrotto la marcia di sole vittorie (cinque su cinque) ottenute con l’ex Milan alla guida tecnica.

Coppa Italia ottavi: Napoli – Bologna 2-1

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Ottavi di finale di coppa Italia.
Stadio San Paolo, Napoli:
Napoli-Bologna 2-1
Reti:
9’ pt Yebda (N), 23’ pt Lavezzi (N), 10′ st rig. Meggiorini (B)

Arrivati agli ottavi e, soprattutto, con gara secca da affrontare, ci si prova. Con un occhio alla competizione principale che resta il campionato, vero, ma con l’ardore e l’attenzione che merita una competizione quale è la Tim Cup, di meno appeal rispetto al resto ma pur sempre prestigiosa e in grado di garantire introiti (oltre a un posto in Euopa). Logica vuole che a cercare con maggiore interesse il passaggio del turno e la finale sia il Napoli il quale, rispetto al Bologna, può vantare una rosa più competitiva e vivere sulle ali dell’entusiasmo garantito da una prima parte di stagione assolutamente positiva. Qualificato alle fasi finali di Europa League, al secondo posto in graduatoria nella massima serie, il club di De Laurentiis ha imparato ad alimentare la voglia di vittorie e gradirebbe regalare a un pubblico spesso encomiabile la gioia di un successo che manca da tempo.

Non per questo i felsinei approdano al San Paolo con l’intenzione di deporre le armi, tutt’altro: impegnati nella lotta per non retrocedere – sarà così fino alla fine della stagione – gli emiliani sembrano pronti a vivere la serata di gloria che sfide del genere sannno garantire. Con l’immancabile turn over, evidente, ma con la consapevolezza che coloro i quali sono chiamati in causa hanno l’opportunità di mettersi in mostra in una vetrina di qualità: non c’è Di Vaio, tra gli ospiti, che presentano in attacco la coppia composta da Gimenez e Meggiorini. Dal canto suo, Mazzarri concede un turno di riposo a Cavani ma non rinuncia alle altre due stelle: Hamsik e Lavezzi ci sono, il centrocampo è completato da Yebda, Sosa e Blasi. In difesa largo a santacroce e Vitale.

Napoli – Fiorentina 0-0: fotogallery

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Stavolta non c’è zona Mazzarri che tenga, né legge San Paolo a farla da padrone. Stavolta il Napoli si arrende all’ordine della Fiorentina, perdendo un’occasione preziosa per avvicinare il Milan capolista. La classifica resta comunque buona per l’undici di Mazzarri, che stasera contro i viola non è riuscito a regalare sussulti ai tifosi di casa, impattando a reti bianche, al termine di una gara senza troppi sussulti.

Cavani tenta di bissare le prodezze messe a segno contro la Juventus nel posticipo della 19esima giornata di campionato, ma stavolta la fortuna non lo assiste, mentre dall’altra parte sono Gilardino e Liajic a tentare il colpaccio, ma al termine della prima frazione di gioco il risultato non si schioda.

Serie A 20a giornata: Napoli – Fiorentina 0-0

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Anticipo della ventesima giornata di serie A.
Stadio San Paolo, Napoli:
Napoli-Fiorentina 0-0

La prima giornata del girone di ritorno consente al Napoli, impegnato nell’anticipo del ventesimo turno del campionato maggiore, di giocare allo stadio San Paolo la seconda gara consecutiva dopo quella che ha regalato ai partenopei una serata storica in virtù della vittoria su una Juventus impotente di fronte agli uomini di Walter Mazzarri. Stavolta, l’avversario di turno è la Fiorentina di Sinisa Mihajlovic che non ha molti motivi per ridere in seguito al giro di boa stagionale. Una marcia fatta di più bassi che alti, quella dei Viola, a cui è toccato di pagare lo scotto del dopo Prandelli anche per la responsabilità della dirigenza di un mercato di rafforzamento discutibile. Il caso Mutu, inoltre, che ha tenuto banco in casa gigliata nell’ultimo periodo con tanto di coda relativa alle vicissitudini legate alla cessione del romeno, ha destabilizzato ulteriormente un ambiente che l’ex tecnico del Catania cerca di ricompattare facendo quadrato intorno ai calciatori.

Le premesse e le indicazioni provenienti dalla graduatoria portano a vivere il pre partita con la piccola convinzione che, di riffa o di raffa, il Napoli secondo in classifica trascinato da un Cavani che s’è ritagliato le copertine degli ultimi giorni riuscirà in qualche maniera ad agguantare temporaneamente il Milan al primo posto. Invece il campo consente di smentire la previsione per la determinazione degli ospiti, davvero abili a sventare ogni pericolo e creare più di un problema alla retroguardia di casa.

Napoli – Juventus 3-0: fotogallery

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Il pugile è al tappeto, suonato, stordito, incapace di rialzarsi da terra e di attendere in piedi la conta dell’arbitro. Ci si aspettava la reazione della Juventus, dopo il ko interno contro il Parma, ma questa sera a mostrare segni di ripresa – e che ripresa! – è stato solo il Napoli, che sin dal primo minuto ha stretto in un angolo la Vecchia Signora, imponendosi a suon di gol.

La Juve ha problemi nel reparto offensivo, problemi che l’arrivo di Toni non risolve, mentre il Napoli in quel reparto non manca di pezzi da novanta, capaci di fare la differenza in ogni momento. Cavani strappa applausi a scena aperta e finalizza nel migliore dei modi il bel gioco creato dai compagni, trascinando il Napoli in seconda posizione, a soli quattro punti dal Milan capolista.

Serie A 19a giornata: Napoli – Juventus 3-0

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Posticipo della diciannovesima giornata di serie A.
Stadio San Paolo, Napoli:
Napoli-Juventus 3-0
Reti: 20′ pt,  26′ pt e 8′ st Cavani (N)

La prima comunicazione che viene spontaneo annunciare, anche perchè in qualche maniera il personaggio riesce a fare da trade union tra partenopei e bianconeri, è che Fabio Quagliarella è stato operato nel corso del pomeriggio. L’intervento chirurgico di ricostruzione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro è stato effettuato dal professor Pier Paolo Mariani presso la clinica Villa Stuart di Roma. Quagliarella resterà ricoverato per 3-4 giorni e poi rientrerà a Torino per iniziare il programma di riabilitazione. Il suo completo recupero è previsto in 5-6 mesi.

Il primo spettacolo di cui riferire è uno stadio San Paolo gremito in ogni ordine di posto: capienza colmata all’inverosimile per la sfida tra due squadre – Napoli e Juventus – che contano di sfruttare a dovere la giornata negativa di Milan, Lazio e Roma e racimolare qualche punto in classifica. I partenopei adocchiano il secondo posto in solitaria, idem dicasi per i bianconeri che – con una vittoria – scavalcherebbero il duo composto dagli azzurri e dai biancocelesti.

Inter – Napoli 3-1: fotogallery

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Buona la prima per Leonardo, fino a ieri (si fa per dire) allenatore del Milan ed oggi debuttante sulla panchina dei nerazzurri, orfani di Benitez e – soprattutto – di Mourinho e apparentemente appagati dai trionfi conquistati negli ultimi anni. Il preludio alla gara contro il Napoli è rappresentato da una gran festa in campo e sugli spalti, con i cinque trofei conquistati nel 2010 a far bella mostra di sé sul terreno di gioco.

Poi si parte e subito l’Inter dimostra di avere ancora fame di vittorie. A farsi portavoce della ritrovata vitalità è Thiago Motta, che duetta con Stankovic ed infila di sinistro De Sanctis. Leonardo esulta, ma la gara è ancora lunga ed al 25′ è Pazienza ad infilarsi tra le maglie dei difensori dell’Inter per firmare il momentaneo pareggio dei partenopei.

Serie A 18a giornata: Inter – Napoli 3-1

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Posticipo della diciottesima giornata di serie A.
Stadio Meazza di San Siro, Milano:
Inter-Napoli 3-1
Reti:
3’ pt e 10’ st Motta (I), 25’ pt Pazienza (N), 37’ pt Cambiasso (I)

Leonardo atteso al debutto a San Siro nella panchina di coloro che, fino a qualche tempo fa, sono stati avversari sul campo: l’ex milanista ad allenare l’Inter è uno spettacolo nello spettacolo che il pubblico del Meazza decide di accogliere così come lo hanno accolto i calciatori. Grande entusiasmo, rispetto e…scordammoci ‘o passato. Frase che calca a pennello anche perché dall’altra parte el campo c’è un Napoli in piena lotta scudetto (quanti gli scongiuri???) che vuole mostrare di poter competere a certi livelli. Invece, sfortuna partenopea, la sfdida contro i nerazzurri arriva nel momento peggiore: Leo ha portato una boccata di osssigeno in un ambiente non coeso, il resto lo ha fatto la pausa invernale che ha fatto registrare l’infermeria svuotata e rimesso a disposizione dei locali i pezzi da novanta.

La prima frazione di gioco mette di fronte a un calcio davvero entusiasmante e ricco di capovolgimenti e ripartenze in velocità: non ci si è annoiati, grazie anche a un risultato rimasto in bilico fino al 45’. Nonostante il vantaggio immediato messo a segno da un Thiago Motta che aveva voglia e lo si è capito subito, i campani non si sono abbattuti. Tutt’altro. Al 3’, si diceva, Inter in vantaggio: Pandev tra le linee, servizio per Stankovic che fa proseguire per Thiago Motta a cui, dai 17 metri, viene spontaneo concludere verso la porta di De Sanctis, che non può nulla.

Napoli – Steaua Bucarest 1-0: fotogallery

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C’era una volta la zona Cesarini, così chiamata in onore di un calciatore che riusciva ad infilare la rete decisiva negli ultimi minuti di gioco. Oggi c’è la zona Mazzarri, come l’hanno ribattezzata dalle parti di Napoli, considerando che più volte in questa stagione i partenopei sono riusciti ad avere la meglio sul filo di lana, quando oramai le speranze sembravano essere perdute.

Stasera se ne è avuta l’ennesima dimostrazione, allorché Cavani al minuto numero 93 – e dunque in pieno recupero – è riuscito a svettare più in alto di tutti in area rumena, regalando ai suoi una qualificazione che oramai sembrava ben salda nelle tasche dello Steaua Bucarest, al quale bastava il pareggio per proseguire il cammino in Europa League.

Europa League: Napoli Steaua Bucarest 1-0

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L’Italia intera era con in campo questa sera con il Napoli, unica squadra nostrana ancora in corsa per la qualificazione al turno successivo di Europa League. Agli uomini di Mazzarri (squalificato) servivano assolutamente i tre punti, mentre lo Steaua Bucarest poteva anche accontentarsi di un pareggio sul terreno del San Paolo, visti i due punti in più in classifica nel gruppo K della competizione europea.

I padroni di casa devono fare a meno di Lavezzi sin dal primo minuto e l’impresa si fa ardua, ma la voglia di vincere c’è, così come l’imprecisione di Cavani, che al minuto numero 9 spedisce alto su sponda di Hamsik. Qualche minuto dopo sono i rumeni ad andare vicini al vantaggio, quando Angelov crea scompiglio nell’area partenopea, senza però riuscire ad infilare De Sanctis.

Genoa-Napoli 0-1: fotogallery

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Ancora un 1-0 per il Napoli, dopo quello acciuffato in extremis nel posticipo della 15esima giornata di campionato a spese del Palermo. Stavolta a pagare pegno è il Genoa, mentre a salire sul trono del risolutore è Marek Hamsik, criticato strenuamente all’indomani dell’ultima uscita dei partenopei.

Lo slovacco ha messo a segno la rete che consente agli azzurri di agganciare la Lazio al secondo posto in classifica, e sotto il Vesuvio si ricomincia a sognare in grande, in attesa dell’impegno europeo che potebbe consentire al Napoli di superare la fase a gironi dell’Europa League.

Serie A 16a giornata: Genoa – Napoli 0-1

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Anticipo della sedicesima giornata di serie A.
Stadio Marassi, Genova:
Genoa-Napoli 0-1
Rete:
25′ pt Hamsik

Sensazioni soggettive, per carità. Ma pur sempre sensazioni e, in quanto tali, elementi che caratterizzano lo stato d’animo. Mi succede in cadetteria con il Novara e in serie A con il Genoa: comincio a gustarmi la partita e – 20′, 50′, 78′, minuti di recupero – non sparisce mai l’impressione che piemontesi e Grifoni siano capaci di ribaltare il risultato in un batter di ciglia. Di rimando, se giocano i rossoblu, cerco di non dare mai nulla per scontato. Che siano in svantaggio, che giochino male, che fatichino ad avvicinarsi all’area di rigore: a prescindere da tutto ciò, l’immaginario personalissimo è che gli undici in quota ai genovesi possano riscrivere la trama in pochi istanti. Perchè? Forse per il fatto che raramente, a fronte delle svariate volte che li ho visti perdere, i genoani si risparmiano. Difficilmente camminano. Semmai corrono e si spompano, ci provano sempre: che l’avversario si chiami Milan o Ternana, che la posta in palio sia più o meno importante, che il gioco prodotto sia più o meno incisivo. Undici polmoni che macinano aria, undici cuori che non mollano: che non basti solo questo, va da sè. Lo dicono le graduatorie, lo riferiscono i palmares.

Nell’altra metà campo, al Marassi, il Napoli: agganciato alla Juventus al terzo posto, tanto simile al coriaceo Mazzarri in alcuni casi e in altri, nonostante quei talenti in squadra che armeggiano il pallone come fosse estensione di parti corporee, misteriosamente in apnea: di fiato, di idee, di forza. Il Napoli che per anni, anche a Penelope succedeva ma lo sceglieva di proposito, di mattina faceva quel che di notte aveva disfatto. Quest’anno no: i partenopei sono più cinici e concreti, hanno imparato a compensare eventuali lacune mentali stringendo i denti. Speculari al tecnico ex Sampdoria, gli Azzurri sono riusciti a fare della capacità di soffrire un’arma in più.