Morgan De Sanctis vicino al record di Castellini

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Nessuno immaginava che alla vigilia della trentesima giornata di campionato il Napoli fosse terzo in classifica ed ancora in corsa per la conquista del tricolore. E nessuno immaginava che alla vigilia della trentesima giornata di campionato il numero uno del Napoli, Morgan De Sanctis, fosse ad un passo dal conquistare un record personale di siffatta importanza.

Il portiere partenopeo, infatti, è a soli cinque minuti dall’eguagliare il record di imbattibilità al San Paolo di Luciano Castellini, il Giaguaro, che nel 1983-’84 si fermò a 784 minuti. Nel posticipo di domenica prossima il Napoli ospiterà il Cagliari e De Sanctis di prepara a sollevare le braccia al cielo allo scoccare del sesto minuto di gioco, nella speranza che Acquafresca & Co. non gli combinino uno scherzetto a pochi istanti dal fischio di inizio:

Se prendo gol prima, avrei una serie di nemici da fucilare. Vuol dire  che all’inizio della partita la difesa sarà talmente alta che gli attaccanti del Cagliari non riusciranno neanche ad avvicinarsi. Scherzi a parte, mi piacerebbe conquistare questo primato.

Parma – Napoli 1-3: fotogallery

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L’occasione era più ghiotta che mai per il Napoli di Mazzarri, che scendeva in campo contro il Parma consapevole di poter recuperare due punti preziosi a Milan ed Inter, fermate sul pareggio da Bari e Brescia. Una situazione psicologica che però si può però rivelare un’arma a doppio taglio, considerando la necessità di vincere a tutti i costi per riaccendere speranze tricolori sotto il Vesuvio.

E infatti nei primi 45 minuti gli ospiti non facevano un granché per conquistare i tre punti ed alla mezz’ora si ritrovavano addirittura sotto, in virtù di una girata al volo di un Palladino in grande spolvero. 1-0 all’intervallo con il Napoli che vedeva allontanarsi il treno scudetto a grande velocità.

Serie A 29a giornata: Parma – Napoli 1-3

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Posticipo della ventinovesima giornata di serie A.
Stadio Tardini, Parma:
Parma-Napoli 1-3
Reti:
29′ pt Palladino (P), 7′ st Hamsik (N), 11′ st Lavezzi (N), 42′ st Maggio (N)

Delicata per entrambe le formazioni: la sfida tra Parma e Napoli pare un crocevia che le due squadre sono chiamate a sfruttare a dovere. I ducali per non perdere il treno che porta dritto alla salvezza in massima serie, i partenopei per tenere vive le speranze – poche, a questo punto – di lottare per lo scudetto e, in ogni caso, per farsi trovare all’appuntamento con la Champions League. Complice il passo falso della Lazio, ko nel derby contro la Roma, i campani possono invece consolidare la terza posizione in graduatoria e tenere il passo dell’Inter, staccata dalla vetta di cinque lunghezze.

Tardini con un discreto colpo d’occhio, considerando anche le condizioni meteo e la pioggia che non ha lasciato tregua. Numerosissimi i tifosi del Napoli capaci di farsi sentire fin dalle fasi del pre partita. La tattica. Marino opta per un centrocampo a 4 di quantità e sceglie di inserire Candreva e Palladino tra le linee a sostegno di Bojinov. Mazzarri ritrova Lavezzi che ha finito di scontare i tre turni di squalifica e lo schiera tra le linee insieme ad Hamsik. Punta di riferimento, bomber Cavani.

Paolo Cannavaro e la sudditanza psicologica

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A due giorni dal fischio finale della sfida scudetto, non si placano le polemiche sul rigore che ha consentito al Milan di portarsi in vantaggio sul Napoli, aprendo così la strada al tris finale firmato Ibrahimovic-Boateng-Pato. Ad alzare la voce è capitan Cannavaro che torna sull’episodio specifico e rivendica la bontà del gioco dei suoi fino al calcio di rigore:

Ci può stare di perdere contro i rossoneri e comunque non dimentichiamo alcune circostanze. Il rigore non c’era, la scena è stata brutta. Nessuno se n’era accorto, pensate che alcuni giocatori del Milan chiedevano il calcio d’angolo. Poi il fallo di Ibra su di me l’avete visto tutti. Non voglio cadere nel vittimismo oppure cercare alibi, ma l’episodio ha cambiato la partita. Stavamo soffrendo, ma è normale quando affronti la prima della classe. Fino al penalty, però, io non ho visto tutte queste parate di De Sanctis.

Moratti: scudetto? E’ corsa a tre

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Dalla scorpacciata di trofei della scorsa stagione ad un inizio non proprio facile in campionato, per poi recuperare punto su punto fino a portarsi a meno sei dalla testa della classifica. L’Inter comincia a crederci, comincia ad affilare le armi per il finale di stagione e intanto si gode la seconda posizione, in attesa dello scontro diretto con il Milan del prossimo 3 aprile. Sfida scudetto? Massimo Moratti non ne è convinto, ma si dice comunque divertito dalla situazione che si è venuta a creare in testa alla classifica:

Non credo che sarà decisivo, però tutto questo è divertente, comincia a diventare interessante.

Milan – Napoli 3-0: fotogallery

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Il Milan corre verso la conquista del tricolore e lascia il Napoli a distanza di sicurezza, relegato al terzo posto in classifica alle spalle dell’Inter. Questo racconta il posticipo della ventisettesima giornata di campionato, al termine di una gara che prometteva spettacolo ancor prima del fischio d’inizio. Ad avere la meglio sono stati gli uomini di Allegri, che a giudicare dal punteggio hanno letteralmente passeggiato sui partenopei, imponendo la legge del terreno amico.

Ibrahimovic su rigore, Boateng e Pato hanno firmato il tris rossonero, mentre il Napoli si sta ancora chiedendo che partita sarebbe stata se Lavezzi non fosse stato appiedato dal giudice sportivo per lo sputo a Rosi.

Serie A 27a giornata: Milan – Napoli 3-0

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Posticipo della ventisettesima giornata di serie A.
Stadio Meazza di San Siro, Milano:
Milan-Napoli 3-0
Reti:
5′ st rig. Ibrahimovic (M), 32′ st Boateng (M), 35′ st Pato (M)

Partita scudetto, gara da tricolore. Era dai tempi di Maradona e Gullit che Milan-Napoli non rivestiva tanta importanza. La sorpresa di un’annata ancora in bilico – e nella quale nulla pare scontato e niente sembra consolidato – è senza’altro rappresentata dalla marcia impeccabile dei partenopei che sono stati capaci di andare ben oltre ogni più rosea previsione e hanno saputo ritagliarsi uno spazio tra le grandi. Forte quanto il Milan, quanto l’Inter e molto più efficace, la rosa campana, di squadre che erano state costruite per lottare fino alla fine con le prime. Invece: sorte, destino, calcoli, meriti e demeriti. La stagione ha sancito: i verdetti fin qui svelati dalle precedenti ventisei giornate sono tali da rendere il giusto plauso a un Milan in grado di tenere fede agli obiettivi e estendere tale atto di merito agli uomini di Mazzarri.

Con la vittoria dell’Inter a Marassi, i diretti interessati alla sfida di questa sera erano almeno una ventina di milioni di tifosi sparigliati per l’Italia: quelli milanisti, i napoletani e – appunto – gli interisti il cui tifo era spaccato tra chi sperava in un pareggio e chi di augurare punti al Milan proprio non ce la fa. Lo stadio San Siro, va da sè, non ospitava nerazzurri ma in una discreta cornice di pubblico va annoverata la presenza di almeno – e sono dati enunciati per enorme difetto – diecimila napoletani. Provenienti da ogni dove: settentrione, centro, isole e meridione. E, se la storia ha insegnato qualcosa, non pare difficile credere che vi fosse, adagiato sui seggiolini del Meazza, anche qualche partenopeo residente nei più vicini Paesi europei. Quel che avrebbe dovuto insegnare la storia? Beh, che i napoletani sono dappertutto e, in parecchi luoghi, hanno pure saputo riscriverla. La storia.

Europa League: Villareal – Napoli 2-1

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Tutto in cinque giorni: il ritorno dei sedicesimi di finale di Europa League e la sfida scudetto contro il Milan capolista. E’ un periodo più impegnativo che mai per il Napoli di Walter Mazzarri, che forse non immaginava di ritrovarsi così in alto a questo punto della stagione. La priorità resta la rincorsa alla testa del campionato, ma lecito sperare nel passaggio del turno dopo lo 0-0 dell’andata con il Villareal.

Il tecnico dei partenopei ha tentato di mischiare le carte, concedendo un po’ di riposo a Cavani, lasciato fuori dall’undici iniziale. Pur senza il suo uomo migliore il Napoli ha fatto vedere delle buone trame nella prima parte di gara, tanto che al 7′ minuto Lavezzi avrebbe potuto cambiare gli equilibri della gara.

Napoli – Catania 1-0: fotogallery

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Chi si aspettava un calo fisico e nervoso da parte del Napoli, dopo l’impegno di giovedì sera in Europa League e dopo la conferma della squalifica di Lavezzi, sarà rimasto deluso. Vero è che i partenopei nell’ultima parte della gara hanno concesso qualcosa al Catania, come è vero che l’assenza del Pocho si è fatta sentire in fase di costruzione del gioco, ma gli uomini di Mazzarri sono comunque scesi in campo con la determinazione giusta per portare a casa i tre punti.

Nonostante la stanchezza, nonostante le assenze, nonostante il rigore sbagliato da Cavani, il Napoli si conferma la seconda forza del campionato, mantenendo invariato il distacco dal Milan capolista. Il gol di Zuniga dà il giusto morale alla squadra azzurra, chiamata ad affrontare proprio i primi della classe nel posticipo del prossimo turno.

Serie A 26a giornata: Napoli – Catania 1-0

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Posticipo della ventiseiesima giornata di serie A.
Stadio San Paolo, Napoli:
Napoli-Catania 1-0
Rete:
25’ pt Zuniga (N)

Che lo stadio San Paolo regali tali colpi d’occhio in occasione delle sfide interne del Napoli non è più né meraviglia né sorpresa. Il merito della formazione di casa, fino a oggi, è stato quello di ottimizzare ciascuna qualità e consentire al pubblico – si mangia pane e calcio, nel capoluogo campano – di andare con i sogni ben oltre ogni rosea aspettativa. Di fronte alla marcia trionfale verso il mantenimento del secondo posto appena dietro il Milan – prossima settimana, di lunedì sera, lo scontro diretto tra prima e seconda a San Siro – il rigenerato Catania di Simeone a cui va riconosciuto il merito di aver riportato in terra scula i tre punti e a cui va dato credito per la prova di carattere e temperanza cui i suoi ci stanno abituando.

Mazzarri opta per il consueto modulo che ha in Cavani la punta di riferimento: in difesa manca lo squalificato Campagnaro al posto del quale viene lanciato Santacroce; coppia di mediana composta da Hamsik e Sosa, l’ex di turno Mascara si accomoda in panchina. La replica di Simeone lascia basiti fin dal pre partita: l’argentino sceglie di rinunciare a Maxi Lopez e e schiera quale terminale offensivo Bergessio alle cui spalle agiscono Gomez, Schelotto e Martinho.

Napoli – Villareal 0-0: fotogallery

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Visto il ruolino di marcia in campionato e le prestazioni confortanti delle ultime settimane, ci si aspettava un Napoli capace di ipotecare il passaggio del turno in Europa League sin dalla gara di andata, sebbene l’avversario si chiamasse Villareal. Così non è stato ed i partenopei escono dalla sfida del San Paolo con uno 0-0 dal sapore triste, considerando le buone occasioni fallite dal duo delle meraviglie Cavani-Lavezzi.

Nulla è compromesso, certo, ma nella gara di ritorno il Napoli è chiamato a vincere sul campo degli spagnoli o almeno a pareggiare con gol, per avere la certezza della qualificazione. Impresa non facile, ma il Napoli ci ha abituati a grandi imprese e c’è da credere che non andrà in Spagna solo per godersi una vacanza-premio nel bel mezzo della stagione.

Europa League, Napoli – Villareal 0-0

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Dopo la delusione delle italiane in Champions League, tocca al Napoli – unica compagine nostrana rimasta in lizza in Europa League – tenere alto il tricolore nella competizione di minor prestigio. I partenopei sono ormai consapevoli dei propri mezzi, specie dopo il 2-0 rifilato alla Roma nell’anticipo della venticinquesima giornata di campionato, ed anche in Europa vogliono dimostrare il proprio valore, sebbene opposti al Villareal squadra non proprio semplice da affrontare.

Mazzarri mischia le carte e lascia in panchina Hamsik, mentre Lavezzi viene chiamato a rendere al duecento per cento, considerando che per le prossime tre gare di campionato dovrà restare fuori dal rettangolo verde (ricorso permettendo).

Tre giornate a Rosi e Lavezzi per lo sputo reciproco

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Si sperava in una atto di clemenza da parte del giudice sportivo nella vicenda che ha visto protagonisti Rosi e Lavezzi lo scorso sabato, quando i due si sono “rinfrescati” reciprocamente sputandosi addosso manco fossero dei lama. Sperava nella clemenza soprattutto il Napoli, impegnato nella corsa scudetto e opposto al Milan capolista tra un paio di settimane.

E invece niente clemenza, niente mano leggera, nessun appello per i due protagonisti che si beccano ben tre giornate di squalifica. Il giudice sportivo si è avvalso della visione delle immagini tv ed ha ritenuto giusto equiparare lo sputo ad un gesto particolarmente violento, come vuole il regolamento del calcio.

Roma – Napoli 0-2: fotogallery

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Il Milan chiama, il Napoli risponde, mentre la Roma perde una buona occasione per avvicinarsi al gruppo di testa. Alla vigilia del secondo posticipo della venticinquesima di campionato, mister Mazzarri aveva provato a nascondersi dietro la scusa della stanchezza, cercando di dare una spiegazione ad un’eventuale prova grigia dei suoi. Ma nella sfida dell’Olimpico i partenopei non hanno avuto bisogno di scuse ed hanno dimostrato ancora una volta di essere pronti per sognare in grande.

Poche azioni degne di nota nella prima frazione di gioco, con il Napoli che sembrava più in palla e più determinato a tentare il colpo grosso. Vucinic, Gargano e Dossena cercavano di cambiare gli equilibri della gara, ma alla fine della fiera sarà 0-0 all’intervallo. Nella ripresa Ranieri cerca di mischiare le carte e getta sul terreno di gioco Menez, l’uomo che potrebbe cambiare le sorti dell’incontro, viste le ultime prove positive.