Champions League: Milan ad un passo dalla qualificazione, Inter e Napoli cercano di dimenticare il campionato

Le tre squadre italiane impegnate in Champions League arrivano a questa settimana cruciale con diversi stati d’animo. Il Milan è ormai ad un passo dalla qualificazione, basterebbe vincere contro il Bate Borisov per passare al turno successivo matematicamente, Napoli e Inter invece rischiano grosso, e soprattutto arrivano all’appuntamento in un momento non di forma.

La prima a scendere in campo è il Milan, che non può essere sereno, nonostante il buon momento in campionato, in quanto la testa è sicuramente nella camera d’ospedale di Milano che ospita Antonio Cassano. “Giocheremo per lui” ha dichiarato Allegri, e siamo sicuri che sarà così. Contro il Bate Borisov i rossoneri arrivano in un momento di forma straordinaria, ma anche con alcuni reparti molto limitati come l’attacco in cui sono disponibili solo Ibra e Robinho. In campo la formazione tipo, con ballottaggio Taiwo-Zambrotta e uno che dovrà rimanere fuori tra Seedorf, Nocerino e Aquilani.

Champions League: Inter a Lille per rinascere, Milan per conferme, Napoli per un sogno

E’ una settimana di Champions cruciale per le squadre italiane impegnate, la quale segnerà, e di molto, la loro stagione. La terza giornata dei gironi può significare tanto, specialmente per una squadra come l’Inter che è in bilico, e che anche in campionato stenta molto. A dare la carica ci pensa Ranieri all’urlo di “è ora di lottare”, e per farlo ritroverà pezzi importanti. Primo fra tutti Wesley Sneijder, ma ciò che bisogna recuperare prima di tutto è l’atteggiamento mentale che serve per risalire in certe situazioni.

L’Inter è cosciente dei propri mezzi, ma attualmente sembra mentalmente scarica. E la gara contro un Lille molto pericoloso può essere un crocevia importante. I campioni uscenti di Francia possono infatti contare su calciatori molto importanti come Hazard e Joe Cole, ma soprattutto su quella lucidità che attualmente all’Inter manca. Dall’altra parte Ranieri potrebbe giocarsi la carta dell’esperienza che in Champions è spesso decisiva. Tra i ritorni c’è anche quello di Julio Cesar, mentre a causa dei tanti infortuni la formazione di Catania dovrebbe essere confermata senza possibilità di cambiar molto, con Pazzini e Milito in avanti e Sneijder a supporto.

Serie A: i voti della sesta giornata

La sesta giornata, o sarebbe meglio dire quinta, si chiude con tanti dubbi. Cosa farà l’Inter da grande? Ed il Milan? E quanto fa sul serio questa Udinese? Tra tutti questi dubbi però, c’è anche una certezza: la Juve c’è ed è tornata quella vincente. Come dice Conte, meglio tenersi bassi, volare troppo alto fa male e si rischia di fare la fine degli scorsi campionati, ma certo è che una convinzione così non la vedevamo negli occhi dei bianconeri da anni. Proviamo a dare i voti a questa giornata di campionato.

Milan: c’è la fila davanti (e dietro) a Cassano

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Quale sarà il destino di Antonio Cassano? La domanda è di quelle complicate perché la risposta davvero non lo sa nemmeno il diretto interessato. La più probabile è che non sarà con i colori rossoneri. Davanti a lui c’è la fila. Messo in soffitta il tridente che difficilmente verrà ripescato da Allegri, i titolari in attacco sono Ibrahimovic e Pato, con Robinho pronto a sostituire uno dei due in caso di infortuni, squalifiche o turnover.

Cassano, che era stato preso come quarto attaccante, ora invece viene sorpassato da Paloschi, El Shaarawy, Inzaghi e persino da Boateng che ha dimostrato di coprire bene il ruolo di mezz’ala appartenente al talento barese. Sia Galliani che Allegri sono stati chiari: deve perdere peso. Ma finora nella sua carriera, lo abbiamo visto “gordo” quando non aveva voglia di giocare (vedi Real Madrid), ed in forma solo quando era motivato. Ed al Milan la prospettiva di giocare solo in Coppa Italia non sembra motivarlo più di tanto.

Lippi: Milan o Napoli per lo scudetto. E l’Inter?

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Chi vede favorita per lo scudetto Marcello Lippi? A sorpresa la risposta è Milan o Napoli. L’ex ct azzurro, che segue molto da vicino le vicende del campionato italiano, ed in particolare conosce bene molti degli allenatori nostrani, si lancia in previsioni sul suo futuro e su quello del campionato, sorprendendo un po’ come fa lui di solito.

Secondo la sua opinione infatti la forza di Milan e Napoli è dovuta al gruppo solido che si sono create, visto che le squadre non sono rivoluzionate rispetto allo scorso anno, ma anche ai rispettivi allenatori che sono pronti per grandi palcoscenici. Dopotutto Allegri lo scudetto lo ha già vinto, e Mazzarri è pronto per farlo.

La Lega Calcio si spacca, le 5 grandi pronte all’espatrio

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Grandi contro piccole. Il mondo del calcio nostrano si è sempre diviso tra i pesci grossi, spesso coalizzati, e quelli piccoli, che cercano di contrastarne il potere. Il motivo del contendere questa volta è la ripartizione dei diritti televisivi e la richiesta di affidare a tre agenzie demoscopiche i sondaggi per valutare i bacini di utenza. La richiesta viene dalle piccole società, ma non trova l’appoggio delle grandi (Juventus, Milan, Inter, Roma e Napoli) e così si finisce per decidere per alzata di mano, con le le cinque grandi a dire no e Parma, Sampdoria, Udinese, Palermo e Catania a propendere per il sì. Cinque a cinque dunque.

Ma il castello rischia di crollare di fronte alla presa di posizione del presidente della Lega Calcio Maurizio Beretta, che con il suo voto favorevole ha dato ragione alle cosiddette piccole del calcio italiano, rendendo quindi attuabile la delibera dell’assemblea che assegna i sondaggi per definire i bacini di utenza.

Moratti: derby? Occhio al Napoli!

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Mancano quasi due settimane al derby di Milano, ma sotto la Madunina il clima è già arroventato e le polemiche sono all’ordine del giorno. Tutta “colpa” del gol che ha permesso all’Inter di battere il Lecce nella gara di ieri. Una rete molto simile a quella annullata ad Ibrahimovic contro il Bari, che avrebbe consentito al Milan di giocare la stradicittadina con un vantaggio maggiore di quello attuale. Dalle parte di Via Turati sostengono che ad arbitri invertiti i rossoneri avrebbero avuto sei punti in più in classifica, ma Massimo Moratti spegna sul nascere ogni polemica e ribatte:

Tiriamo corto: non sono uguali, quindi…

Napoli-Cagliari 2-1: fotogallery

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De Sanctis batte il record di imbattibilità interna (789 minuti senza prendere gol al San Paolo), Cavani ritrova il gol dopo trentasei giorni di astinenza ed il Napoli vola in classifica. L’Inter è sempre lì, ad un solo punto di distanza, ma il Milan ora è a sole tre lunghezze, mentre sotto il Vesuvio si torna a respirare l’aria degli anni ’90, quando Diego Armando Marodona fece di Napoli l’ombelico del mondo.

Questa sera per partenopei non era facile mantenere la concentrazione, perché non sempre può essere un vantaggio conoscere già i risultati delle dirette concorrenti, specie quando l’aria dell’alta classifica può inebriare la mente e fiaccare le gambe. Ed in effetti nel primo tempo gli azzurri non hanno offerto lo spettacolo che ci aspetterebbe dalla terza forza del campionato, di fronte ad un Cagliari che ha saputo chiudere bene tutti gli spazi.

Serie A 30a giornata: Napoli – Cagliari 2-1

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Posticipo della trentesima giornata di serie A.
Stadio San Poalo, Napoli:
Napoli-Cagliari 2-1
Reti:
4′ st rig. e 16′ Cavani (N), 11′ st Acquafresca (C)

Di fronte a un Cagliari capace in più di una circostanza di dare filo da torcere alle big, il Napoli era chiamato ad approfittare – come l’Inter, massimo risultato con il minimo sforzo – del passo falso rossonero. Il lumicino di speranza che accompagna verso i sogni scudetto non è affatto spento: si affevolisce o si rischiara di domenica in domenica. Stavolta, di fronte a uno stadio San Paolo che ha saputo essere degna cornice, la squadra di Mazzarri è riuscita a ridurre il margine che la distanzia dal Milan: tre punti d’oro regalati da uno strepitoso Cavani che, quando segna (e quanto segna!) riesce a ssere decisivo come pochi. I sardi hanno provato a opporre resistenza ma hanno pagato le disattenzioni della prima parte della ripresa, quando l’uruguagio si è caricato i compagni in groppa e ha spento ogni resistenza isolana.

Con ordine. Il tecnico dei padroni di casa opta per lo schieramento consueto: Cavani punta di riferimento, Hamsik e Lavezzi tra le linee. In mediana Yebda preferito a Gargano, dietro conferma per Ruiz. Speculare Donadoni, con Acquafresca unica punta e il sostegno di Lazzari e Missiroli, che vince il ballottaggio con Cossu. In mezzo, regia affidata a Conti.