Napoli, a rischio i fuoriclasse. Lavezzi ad un passo dall’addio

Brutti, bruttissimi mesi attendono il Napoli e la sua dirigenza. Passato il momento dei complimenti, degli occhi sgranati e dei sogni di successo, adesso c’è il rischio di vedere il bel giocattolo biancazzurro rompersi da un momento all’altro. Il responsabile, come sempre, è il portafoglio.

Il livello di alcuni dei suoi giocatori è indubbio. Hamsik, Lavezzi, Gargano e Denis sono state tutte scommesse vinte da De Laurentis, scommesse su cui ha puntato poco e ha vinto tanto. Ma proprio quel poco adesso potrebbe non bastare più. Un esempio su tutti: El Pocho guadagna poco più di un milione netto a stagione, molte grandi squadre, tra cui l’Inter, gliene offrirebbero 5-6. Il resto vien da sè.

Calcio, Serie A: In zona preghiera Cruz porta l’Inter in Paradiso

Del Piero e Gilardino mandano Juve e Fiorentina in orbita. Vince anche il Napoli e il Genoa trascinato da un Super-Milito. Il racconto dell’ 11^ giornata.

Chi doveva vincere ha vinto e chi rischiava di perdere ha perso. L’undicesima giornata di Serie A non ha regalato sorprese: in fondo alla classifica, Torino a parte, le acque non si smuovono mentre ai piani alti fanno festa praticamente tutte, o quasi. L’Inter nel big-match di giornata ospitava la corazzata Udinese. Per novanta minuti Mourinho ha sudato freddo, ma a scongiurare il quarto pareggio in stagione ci ha pensato Julio Cruz che ha regalato, in pieno recupero, la vetta provvisoria della classifica ai nerazzurri. A quota 22 sale anche la Lazio che aggancia il Milan, impegnato questa sera nel posticipo di Lecce. A seguire, alle spalle dell’Udinese che resta a 21, la premiata coppia Napoli-Genoa, che precede a sua volta di due punti quella formata da Juventus e Catania. A diciassette sale la Fiorentina che, trascinata dalla vena realizzativa di Alberto Gilardino, scavalca il Palermo, sconfitto nell’anticipo di sabato dal Torino.

Il Napoli porta bene: Denis, Lavezzi e Gargano in nazionale

Essere convocati dalla propria nazionale è già il traguardo più importante della carriera di un calciatore. Quando poi a convocarti è un certo Diego Armando Maradona, la soddisfazione diventa doppia. Nonostante la sconfitta di domenica scorsa contro il Milan, il Napoli di quest’anno resta la più bella realtà del campionato, merito di un ambiente caldo, un allenatore preparato, ma soprattutto di grandi giocatori che hanno saputo rischiare per poi venire premiati.

Intervistato da Napolissimo il neo ct della nazionale argentina ha confermato di voler puntare molto sul Pocho Lavezzi, probabilmente il suo erede nella squadra partenopea, nonchè nuovo Messi, secondo alcuni. Ma siccome sta facendo bene, anche Denis d’ora in avanti verrà convocato da Maradona, che conoscendo l’ambiente napoletano sa che lì i calciatori crescono bene e sereni.

Udinese e Napoli: il sogno continua

Gli occhi erano tutti puntati sul match-clou Fiorentina-Inter, ma alla fine della fiera sono altre due squadre a sorridere e a festeggiare un primato che pochi potevano pronosticare ad inizio stagione. Napoli e Udinese continuano a sognare e non è un caso se sono lì a guidare la classifica, guardando dall’alto le cinque sorelle.

I partenopei hanno festeggiato la riapertura delle curve, regalando un rotondo 3-0 ai propri sostenitori. Mattatore della gara è stato German Denis, autore della tripletta che ha affondato la Reggina nella pioggia del San Paolo. Ora i punti sono 20 ed è lecito sognare per una società non più abituata da anni a respirare l’aria dell’alta classifica.

Sogna anche l’Udinese che ieri sera ha espugnato il Massimino di Catania, riuscendo laddove tutti avevano fallito. In assenza di Di Natale, ci hanno pensato Sanchez e Quagliarella a regalare alla squadra di Marino i tre punti che valgono il primato.

Napoli e Udinese in festa, romane ko

Prima pagina dedicata a Napoli e Udinese dopo l’ottava giornata di campionato, che ha visto l’Inter fermarsi di fronte ad un ottimo Genoa e le inseguitrici guadagnare punti preziosi. Una situazione inaspettata alla vigilia, sia per perché i nerazzurri erano chiamati ad un impegno casalingo sia perché partenopei e friuliani se la dovevano vedere con Lazio e Roma, uscite si sconfitte dall’utima gara di campionato, ma capaci di impensierire chiunque.

E invece ci ritroviamo a commentare lo 0-0 dell’armata-Mourinho, fermata in casa da un Genoa che ha persino rischiato di fare il copo grosso a San Siro, ottenendo un pareggio più che meritato.

Ne approfitta l’Udinese contro una Roma in piena crisi e contestata dai tifosi, stufi ormai di veder la propria squadra sconfitta ad ogni appuntamento. E se è vero che il primo gol dei bianconeri è arrivato su un rigore abbastanza “generoso” (il fallo sembrava iniziato fuori area), è vero anche che i giallorossi ne hanno presi altri due, prima di una reazione degna di nota. L’unica consolazione è il ritorno al gol di Totti (altro rigore molto dubbio).

Napoli e Fiorentina in festa. Juve in crisi profonda!

Doveva essere la serata del riscatto bianconero, dopo le ultime deludenti prestazioni sia in campionato che in Champions League. In settimana la squadra si era stretta intorno al suo tecnico (un po’ forzatamente, a dire il vero) per tentare di salvare il salvabile in una stagione che non è nata sotto la stella migliore. Doveva essere, ma così non è stato.

La notte si è tinta di azzurro, quell’azzurro che non risplendeva così in alto da secoli e che qualche tempo fa ha finito addirittuta per illuminare il cielo della serie C. Napoli sogna e ne ha ben donde, perché fino alle cinque (minuto più minuto meno) di questo pomeriggio sarà la regina d’Italia, alla faccia delle “grandi sorelle” costrette a rincorrere.

Sette partite, sedici punti, gli ultimi tre dei quali conquistati contro l’armata bianconera, scesa al San Paolo combattiva più che mai (almeno nelle intenzioni). E’ un Napoli forte quello messo insieme da De Laurentiis, uno dei pochi presidenti ad aver mantenuto le promesse fatte. E’ un Napoli che corre e lotta, anche quando la sorte sembra accanirsi contro.

Coppa Uefa: alla festa delle italiane manca solo il Napoli

Poteva essere una serata di festa per le quattro italiane impegnate nel ritorno del primo turno di Coppa Uefa, forti dei risultati positivi conquistati all’andata. Alla fine ci ritroviamo a commentare una vittoria quasi scontata (quella della Samp), una ottenuta correndo qualche rischio di troppo (quella del Milan), una conquistata solo ai calci di rigore, anche se ampiamente meritata (quella dell’Udinese) e la sconfitta del Napoli, chiamato all’impegno più gravoso (ma non impossibile) contro il Benfica.

Chi proprio non aveva problemi di risultato era la Sampdoria, partita da Genova con in tasca un 5-0 più che confortante. La gara di ieri contro il Kaunas si è trasformata in una specie di allenamento per gli uomini di Mazzarri, che hanno comunque voluto regalare ai propri tifosi la gioia della seconda vittoria in Coppa Uefa, rimontando il gol di Zelmikas con Fornaroli e Bonazzoli.

Anche il Milan partiva da un ottimo 3-1 ottenuto a san Siro, ma a Zurigo è stato messo spesso in difficoltà da una squadra che ha dimostrato di credere nei miracoli. E per fortuna che Shevchenko ha deciso di sbloccarsi al momento giusto (su assist di Ronaldinho), con un gol che ha messo fine alle speranze degli svizzeri.

Coppa Uefa: le italiane alla conquista dell’Europa

Il calcio italiano torna ad affacciarsi prepotentemente in Europa, grazie all’ottima prova fornita dalle quattro squadre nostrane, impegnate nella prima giornata di Coppa Uefa. In fase di sorteggio avevamo tremato all’abbinamento Napoli- Benfica, con i portoghesi che potevano rappresentare un avversario ostico per gli uomini di Reja.

Ed in effetti i lusitani partivano bene, andando in gol con Suazo, ex Inter, e lasciando presagire una serata in salita per i partenopei. Ma davanti ad un pubblico di 60.000 persone, il Napoli si esaltava e in pochi minuti piazzava l’uno-due che faceva esplodere il San Paolo. Vitale e Denis gli autori delle due reti che permettevano agli azzurri di chiudere il primo tempo in vantaggio. Ancora Napoli all’assalto nella ripresa ed anche l’ex doriano Maggio trovava gloria nella magica serata europea. Peccato per le tante occasioni sprecate e per il gol subito nel finale, che lascia al Benfica ancora speranze di passaggio del turno. Alla fine sarà 3-2, ma per il Napoli è comunque una serata da ricordare.

Il Milan è tornato alla vittoria contro uno Zurigo che ha tenuto per un tempo, prima di crollare davanti all’armata rossonera. In realtà gli svizzeri si erano anche portati in vantaggio, ma la rete era stata annullata (qualche dubbio resta). Poi ci ha pensato Jankulovski allo scadere della prima frazione di gioco a regalare ad Ancelotti la soddisfazione del vantaggio.