Napoli e Milan col fischio

La situazione da delicata si fa seria, diciamo pure preoccupante, per un Napoli partito a settembre con grandi ambizioni e ritrovatosi a metà stagione a dover fare i conti con una classifica difficile da digerire. Segnali di ripresa? Nemmeno a parlarne, se si esclude l’ottima prestazione di qualche giorno fa in Coppa Italia, quando i partenopei si sono dovuti arrendere solo alla miglior sorte della Juventus.

Intanto il campionato continua ad essere un disastro ed il fattore campo non spaventa più le avversarie, che scendono al San Paolo e fanno man bassa di punti. La scusa del periodo di rilassamento non regge più di fronte ad un popolo che chiede risultati immediati.

Così. dopo la sconfitta casalinga contro il Genoa, la contestazione è salita altissima intorno alla squadra, costretta a ritardare l’uscita dallo stadio e bersagliata dai fischi e dai cori dei tifosi inferociti. Alla fine il dg Marino ha dovuto prendere la situazione in mano, presentandosi al cospetto della folla e annunciando il ritiro immediato della squadra, sebbene Reja continui a sostenere che non sia un metodo efficace per uscire dalla crisi.

Lavezzi a Sanremo

Un Lavezzi a Sanremo c’è già, si chiama Mario e di professione fa il cantautore. A breve però potrebbe essercene anche un altro, che con il primo non ha nulla

Bordate di fischi per Lazio e Napoli

Due piazze calde, dove è facile lasciarsi andare a sogni di gloria dopo qualche prestazione positiva. Sotto il Vesuvio e sulla riva biancazzurra del Tevere fino a qualche tempo fa si respirava l’aria fina dell’alta montagna, con i tifosi pronti a scommettere che questa sarebbe stata la volta buona per tornare di diritto tra le grandi d’Italia.

Destini simili per Lazio e Napoli, tanto belle e vincenti ad inizio stagione, quanto improduttive nelle ultime uscite. E dopo il sogno spezzato arrivano i fischi inesorabili da parte di coloro che, almeno tra le mura amiche, vorrebbero poter godere di uno spettacolo migliore.

Gli anticipi delle ventiquattresima giornata dovevano servire da spartiacque tra un periodo tormentato e la rinascita, ma ancora una volta le due squadre hanno evidenziato limiti di concentrazione e di precisione.

C’era una volta il Napoli

Crisi? No, ma l’allarme rosso in casa Napoli suona con insistenza di fronte ad una casella delle sconfitte esterne sempre più nutrita. Sono sette le debacle consecutive lontano dal San Paolo: una situazione che non si verificava dagli anni ’30 e che sta mettendo in serio imbarazzo il tecnico Reja, chiamato ora a dare spiegazioni a società e tifosi.

Il Napoli di inizio campionato è solo un lontano ricordo, così come le speranze di rinverdire antichi fasti, di tornare ai tempi in cui si sognava in grande sotto il Vesuvio. Ma il risveglio è stato duro e, dopo l’ennesima sconfitta, il condottiero Reja si è ritrovato a dover ammettere:

Non siamo pronti per il salto di qualità, non siamo maturi per stare lì in alto, Quando era il momento di fare il passo decisivo, abbiamo dimostrato di essere ancora “piccoli”.

Squalifica Mannini-Possanzini: serie A e B pronte allo stop

Un altro punto a favore di quanti sostengono che la giustizia italiana (anche quella sportiva) fa acqua da tutte le parti. Della vicenda abbiamo già trattato qualche ora fa, ma alla luce delle dichiarazioni di Corioni, vale la pena tornare sull’argomento. Parliamo naturalmente del fatto del giorno, ovvero della squalifica di un anno comminata a Daniele Mannini e Davide Possanzini per doping, che doping non è, visto che i due erano completamente “puliti” al momento delle analisi.

L’unica loro colpa è stata quella di presentarsi con una ventina di minuti di ritardo al cospetto dei medici incaricati delle analisi, dopo una gara di 13 mesi fa. Non abbiamo sottomano la legislazione sportiva e non possiamo quindi esprimerci in proposito, ma appare alquanto bizzarra la decisione del Tas nei confronti di due calciatori che non si sono sottratti al proprio dovere, seppure con qualche minuto di ritardo. Naturalmente la vicenda ha scatenato aspre polemiche da nord a sud, tanto che il Presidente del Brescia, Gino Corioni, sta tentando di trovare alleati per protestare contro la sentenza:

L’Aic vuole fermare i campionati di A e B. La proposta ha già trovato il consenso del presidente della Lega, Antonio Matarrese. Adesso, però, bisognerà sentire tutte le società e quindi non so se la cosa andrà effettivamente a buon fine.

Panucci il recidivo ora chiede di andar via

C’eravamo tanto amati… Si può riassumere con queste parole il rapporto tra Christian Panucci e la Roma, durato otto anni e giunto, pare, alla conclusione. Nel pomeriggio vi avevamo anticipato le dichiarazioni di Daniele Pradè, ds giallorosso, che subito dopo la gara contro il Napoli aveva parlato di “rifiuto della panchina” da parte del giocatore, preannunciando anche l’intenzione di comminare una multa al ribelle difensore.

Ma in serata è arrivata la versione del diretto interessato, insieme ad una richiesta che mette la parola fine alla sua carriera sotto l’ombra del Cupolone:

Non è vero che ho rifiutato la panchina, la società vuole mettermi in cattiva luce. Con altri compagni si è comportata diversamente. Spalletti soffre la mia personalità e questa storia va avanti da un po’ di tempo. Basta, voglio andarmene senza polemiche dopo aver passato 8 anni bellissimi.

Napoli – Catania: lo stratega Zenga per arginare il Lavezzi-Hamsik show

Non c’è solo il big match in posticipo Roma-Milan tra le partite segnate in rosso sul calendario della 18esima giornata di Serie A. La penultima di un girone di andata che ha già incoronato l’Inter campione d’Inverno, sarà infatti l’occasione per gli amanti del calcio per gustarsi uno spettacolo – c’è da credere – entusiasmante come quello che andrà in scena allo Stadio San Paolo tra i padroni di casa del Napoli ed il Catania.

Sorpresa contro “sorpresona”, sfida tra un tecnico – Reja – che forse non ha inventato nulla di nuovo, ma sicuramente sa tirar fuori sempre il massimo dal materiale umano a propria disposizione, e un giovane allenatore rampante come Walter Zenga, profeta degli “schemi confusione” su palla inattiva ma soprattutto stratega capace di disegnare un Catania sempre diverso a seconda dell’avversario che andrà ad affrontare.

Napoli: Hamsik e Lavezzi sicuri partenti a giugno

La parola calciomercato quest’anno a Napoli suonerà un pò amara. Infatti nel calciomercato in entrata sembra debba muoversi molto poco (Cannavaro prima di arrivare a Napoli è probabile passi un anno nel Milan, e chi arriva è sconosciuto), mentre quello in uscita potrebbe essere piuttosto pesante.

Andando in ordine cronologico, ieri sera il Real Madrid fa sapere di non preoccuparsi più di tanto del rinnovo contrattuale di Lavezzi con i partenopei. Per assicurarsi El Pocho infatti i blancos hanno pronti, per la prossima estate, 40 milioni di euro, una cifra enorme che potrebbe convincere qualunque dirigente, al di là di qualsiasi ragione del cuore.

Bologna show, Napoli sogna

Sabato di campionato ricco di gol e di emozioni, in attesa della superfida di questa sera che vedrà impegnate le seconde della classe, in una gara che deciderà chi sarà l’anti-Inter. Nel frattempo il Napoli sogna e, per almeno ventiquattro ore, si gode il secondo posto in classifica, raggiungendo Juventus e Milan.

Tre gol al San Paolo nell’anticipo della sedicesima giornata di campionato, che vanno ad aggiungersi ai sette messi a segno in Bologna – Torino, gara che vale la prima vittoria nella gestione-Mihajolovic e la prima sconfitta per il ritorno di Novellino sulla panca del Toro.

Niente da fare per il povero Lecce di fronte ad un Napoli spietato e poco in vena di regali. Gli uomini di Reja dimostrano ancora una volta la propria forza esplosiva e si propongono seriamente come candidati per un posto in Champions League.