Arriva il pallone ibrido che segnala fuorigioco e gol fantasma

In un periodo in cui l’ecologia sta diventando una moda, anche il calcio si adegua, e “partorisce” il suo primo prodotto ecologico: il pallone ibrido. Immaginato da Agent, è stato battezzato Ctrus, e si tratta di un pallone da calcio trasparente che imita il rimbalzo di un pneumatico, in modo da non disperdere l’aria quando è sotto pressione. Ma la vera novità è un’altra.

Oltre ad essere il primo pallone in cui si può vedere attraverso, la palla ibrida viene integrata con un sistema interattivo di rilevamento che comunica in modalità wireless con le stazioni di controllo installate nello stadio e, attraverso una luce GPS/RFID interna, cambia colore per visualizzare le situazioni “critiche” di gioco, come un gol, un fuorigioco, la forza di un tiro, la velocità di corsa e, se la palla ha superato o meno la linea del campo. Chissà che questo non sia un modo per risolvere l’annosa questione della moviola in campo, senza ricorrere alle telecamere.

Inoltre, spiegano dalla casa produttrice, Ctrus si basa su un “principio funzionale” delle proprietà meccaniche dei materiali, vale a dire una struttura interna e una rete esterna-guscio, scavata in un elastomero rinforzato che lo rende più flessibile rispetto ai palloni da calcio normali. Dopo il salto la gallery.

Platini chiude la porta alla moviola in campo

Visto che era tanto occupato nella decisione di nuove regole con cui “aggiustare” il giocattolo calcio, rotto da tempo, come non chiedere a Platini il suo parere sull’annoso problema della moviola in campo. Intervistato da Vialli e Paolo Rossi nella trasmissione “Attenti a quei due” di Skysport, il presidente Uefa ha detto come la pensa sulla tecnologia nel calcio, e questo di certo non farà piacere ai tanti biscardiani d’Italia.

L’unica tecnologia che Platini approva è l’auricolare con cui arbitri e guardalinee comunicano tra loro. Ma non solo. Le nuove regole con gli arbitri d’area sono in dirittura d’arrivo, e presto verranno utilizzati anche in Italia. Per la precisione, secondo Le Roi, ci sarebbero 5-6 campionati professionistici che già dal prossimo anno vorrebbero sperimentare i due arbitri aggiuntivi, mentre per l’Italia la stagione 2009-2010 potrebbe vedere l’esordio del sestetto arbitrale solo in serie B.

Platini: servono tre arbitri

Il gol di mano di Adriano fa ancora discutere a tre giorni dal derby milanese, vinto dai nerazzurri anche grazie a quell’episodio. La giustizia sportiva ha deciso di non condannare

Nicole Petignat: una donna arbitro a Euro 2008!

Il calcio è un gioco maschio. Anzi, a detta di molti, è un gioco per maschi e le donne devono limitarsi ad apprezzare più la bellezza di un calciatore che la sua bravura sul campo.

Fortunatamente non tutti la pensano in questo modo e capita di ritrovarsi davanti alla tv a seguire un mondiale di calcio femminile in cui alcune nazionali giocano meglio delle omonime maschili, oppure capita di vedere una donna arbitro dirigere gli uomini in una gara valevole per una Coppa europea.

E’ questo il caso di Nicole Petignat, che ha stabilito un primato nella storia del calcio, essendo stata chiamata ad arbitrare Aik Solan-Fylkir, preliminare di Champions League nel 2003. Da allora di strada ne a fatta questa ragazza svizzera, che da piccola sognava di calcare i verdi prati, ricorrendo un pallone. Ed ora ha avuto il giusto riconoscimento, entrando a far parte della squadra degli arbitri di Euro 2008. No, non la vedremo in campo (siamo ancora lontani dal giorno in cui una donna verrà designata per dirigere un incontro di questo livello), ma il suo compito sarà ugualmente delicato.

Markus Merk riapre la questione della moviola in campo

Serve la moviola in campo, così evitiamo errori. Con tutte le possibilità che abbiamo a disposizione oggi, ogni situazione discutibile potrebbe essere risolta nel giro di un minuto. Non parlo solo da arbitro, mi metto anche nei panni dei calciatori. Una decisione errata non è mai positiva, non è mai la soluzione ideale.

Parola di Aldo Biscardi? No, parola di Markus Merk, miglior arbitro tedesco, votato per tre volte numero 1 mondiale dei fischietti. Una presa di posizione decisa, che riapre l’annosa questione della tecnologia applicata allo sport più bello del mondo: potrebbe aiutare gli arbitri a sbagliare di meno o alimenterebbe le polemiche intorno ad ogni singola azione di gioco?

Nell’episodio recente che ha visto coinvolto l’arbitro tedesco, di sicuro la moviola sarebbe servita ad evitare una figuraccia fatta davanti ad un intero stadio. Merk infatti ha convalidato una rete viziata da un fuorigioco piuttosto evidente ed ha potuto rivedere l’azione qualche secondo dopo dalle immagini trasmesse sul maxischermo del Weserstadion, ma ormai era tardi per tornare indietro e cambiare decisione.

La classifica di Serie A senza errori arbitrali

Come sarebbe la classifica della Serie A, se gli arbitri avessero preso sempre la decisione giusta riguardo azioni determinanti per il risultato finale? E’ questa la domanda che l’Osservatorio, che ieri si è data una risposta certa: la classifica sarebbe totalmente stravolta. Il 52% delle partite del campionato maggiore italiano, è stato determinato da errori arbitrali e sono ben 156 i punti che sono stati assegnati a squadre favorite, piuttosto che a chi ha avuto meno fortuna con gli uomini di Collina.