Egitto, 73 morti per una partita di calcio, le immagini della tragedia

La pagina più brutta della storia del calcio è stata scritta ieri sera allo stadio di Port Said, in Egitto. I tifosi della squadra di casa dell’Al Masry e quelli ospiti (per modo di dire) dell’Al-Ahly sono venuti in contatto per motivi puramente calcistici. Il Paese, che da oltre un anno è in subbuglio per la guerra civile, ha vissuto così un’altra notte di violenza, ma stavolta non per motivi politici.

E dire che quando c’era da combattere Mubarak gli egiziani erano tutti uniti. Accade così che alla fine della partita i tifosi di casa decidono di invadere il campo per arrivare fin dall’altra parte dove erano assiepati i tifosi avversari. Tra le due squadre c’è sempre stata un’accesa rivalità, ma mai si era arrivato a tanto.

Torino: incidente mortale in pullman, i responsabili scappano e spariscono nel nulla

Momenti di paura ieri sera a Torino, con il pullman della squadra granata coinvolto in un tragico incidente che ha spezzato la vita di due persone e che mette in pericolo quella di una terza. Di ritorno dalla trasferta di Verona, l’autobus che trasportava squadra e dirigenti granata era fermo al casello dell’autostrada, quando un tir, arrivato a forte velocità, ha tamponato violentemente una Bmw che si trovava appena dietro l’autobus.

L’auto, molto più piccola di entrambi i mezzi, è stata ridotta ad una scatoletta, è finita sotto il pullman ed ha preso fuoco. Due persone, un ragazzo di 25 anni ed un uomo di 31, sono morti sul colpo, mentre il conducente è ora in ospedale dove è stato medicato per le ferite riportate e lotta tra la vita e la morte. Illesi invece i giocatori e i dirigenti del Toro.

Hugo Campagnaro, grave incidente stradale in Argentina

Foto: AP/LaPresse

Notizie drammatiche per i tifosi del Napoli (ma non solo) arrivano dall’Argentina, dove il difensore Hugo Campagnaro è rimasto coinvolto in un terribile incidente stradale, costato la vita a tre persone. Stando alle notizie riportate dai siti argentini, pare che il giocatore del Napoli stesse percorrendo una statale argentina, quando per cause ancora da accertare la sua Toyota si sarebbe scontrata frontalmente con una macchina che procedeva in senso opposto.

I due occupati dell’altra vettura (una poliziotta ed una guardia carceraria) avrebbero perso la vita, così come uno dei due passeggeri della vettura guidata dal difensore partenopeo. Le prime notizie arrivate dall’Argentina parlavano di condizioni gravissime del giocatore, ma qualche minuto fa è arrivata la dichiarazione di uno zio del giocatore, che ridimensiona il quadro clinico e rassicura i tifosi del Napoli:

Voglio tranquillizzare tutti i tifosi del Napoli: Hugo sta bene. L’impatto è stato devastante.

Costa d’Avorio, 22 morti allo stadio

Una giornata di festa che si trasforma in tragedia, l’ennesima intorno al circo pallonaro. Stavolta la triste notizia arriva dall’Africa e, in particolare, dalla città di Abidjan, dove i padroni di casa della Costa d’Avorio si apprestavano a scendere in campo contro il Malawi per una gara di qualificazione ai Mondiali del 2010.

La dinamica precisa dei fatti è ancora tutta da verificare, ma dalle prime voci che arrivano dallo stadio pare che ci sia stato il crollo di un muro, che avrebbe provocato un fuggi fuggi generale. Ad aggravare la situazione ci sarebbe stato poi l’intervento della polizia con lancio di lacrimogeni per disperdere la folla.

Di qui la ressa nella quale pare siano rimaste a terra 22 persone senza vita, mentre i feriti sarebbero 132. Nonostante ciò la gara si è giocata ugualmente ed è quasi inutile ricordare che i padroni di casa hanno vinto per cinque reti a zero (doppietta di Drogba), in un’atmosfera quasi irreale.

Tragedia in Congo per un rito feticista!

Da questa parte del mondo siamo abituati a vivere il calcio dei grandi palcoscenici, quello dei miliardi, dei contratti da nababbi, dei capricci dei giocatori divenuti sempre più star. Ma esistono anche altre realtà, in cui il mondo del pallone viene vissuto in maniera completamente diversa ed il più delle volte non rappresenta altro che un semplice divertimento.

Ma nemmeno queste isole felici sono immuni dal problema della violenza negli stadi, anche se scatenata da motivi ben lontani dalla nostra immaginazione.

Quella di oggi è una delle tante storie che si potrebbero raccontare, l’ultima in ordine cronologico, balzata all’onore delle cronache per il gran numero di spettatori rimasti vittime di una gigantesca rissa. E’ accaduto nella Repubblica Democratica del Congo, quella zona di terra che un tempo si chiamava Zaire, dove una gara amichevole è finita in tragedia a causa di un rito feticista.