Nigeria – Corea del Sud 2 – 2 – Mondiali 2010

Una partita al cardiopalmo alla fine premia la Corea del Sud, ma entrambe le nazionali potevano qualificarsi senza sorprendere nessuno. Nigeria e Corea del Sud scendono in campo intenzionate a fare il risultato, ed anche se gli asiatici si qualificavano con un pareggio, hanno attaccato per tutta la gara, compresi i momenti in cui erano in vantaggio.

Le occasioni si susseguono in continuazione, e come andrà la partita lo si intuisce subito, visto che gli africani vanno in vantaggio già al 12′. Uche riceve un pallone in area crossato dalla destra e anticipa gli avversari insaccando la rete del vantaggio. Un vantaggio che però non dura molto, visto che una ventina di minuti dopo Lee Yung pareggia sugli sviluppi di un calcio di punizione.

Francia – Sudafrica 1-2 – Mondiali 2010

La terza ed ultima giornata della fase a gironi della Coppa del Mondo si apriva con lo scontro tra le due deluse del gruppo A, il Sudafrica padrone di casa e la Francia vice-campione del mondo. Alla stessa ora in un altro campo si sfidavano invece Messico ed Uruguay, alle quali bastava un pareggio per essere certe del passaggio agli ottavi. Ed ecco allora che la gara tra i Bafana Bafana ed i galletti francesi perdeva di significato, sebbene entrambe potessero sperare in risultati clamorosi sull’altro campo.

A crederci di più era il Sudafrica, che dopo un paio di brividi in difesa, si portava in avanti, infilando la porta francese con Khumalo al 20′ minuto. La Francia tentava una reazione immediata con Cissè, che calciava a lato un pallone invitante, mancando il pareggio. Occasionissima anche per Mphela qualche minuto più tardi, ma il destro ad incrociare sfiorava i palo e finiva fuori.

Mondiale, chi passa agli ottavi e chi rischia di tornare a casa

Il Mondiale di Sudafrica passerà alla storia, oltre che per essere il primo nel Continente africano, anche per essere quello più imprevedibile di sempre. Quasi tutte le big hanno steccato una delle due partite che hanno finora disputato, rendendo anche il girone più semplice molto equilibrato.

Tra poche ore comincerà la terza e ultima giornata dei gironi in cui si delineeranno le 16 nazionali che si affronteranno agli ottavi, ma a differenza delle scorse edizioni, a questo punto si sono qualificate matematicamente soltanto tre squadre, Argentina, Brasile e Olanda. E non è nemmeno sicuro che queste arriveranno al primo posto.

Spagna – Honduras 2-0 – Mondiali 2010

Dopo l’abbuffata di gol del pomeriggio con il Portogallo che ne rifilava ben sette alla Corea del Nord, ci si aspettava che la Spagna facesse altettanto contro il modesto Honduras, se non altro per riscattare la sconfitta dell’esordio e per mettere in cascina qualche rete utile nel caso di parità di punteggi dopo la terza giornata.

E invece la squadra di Del Bosque si è limitata al minimo indispensabile, almeno nel numero di gol, sebbene di occasioni ne abbia create a volontà. I primissimi minuti di gioco erano a favore dell’Honduras, che cercava di mettere i brividi alla difesa avversaria. Nulla di particolarmente pericoloso, ma comunque abbastanza per svegliare le Furie Rosse, memori dello schiaffo preso contro la Svizzera e decisi a non ripetere la figuraccia.

Lippi carica gli azzurri: il Mondiale comincia ora

Ci aspettavamo un inizio di mondiale migliore per l’Italia, se non nel gioco (da sempre un problema per il clan azzurro), almeno nei risultati, vista la caratura tecnica delle avversarie. E invece ci ritroviamo con due punti in due partite e costretti a giocarci la qualificazione nella gara ontro la Slovacchia. Non c’è da stare tranquilli di fronte all’eventualità dell’eliminazione anticipata dalla kermesse sudafricana ed è per questo che mister Lippi carica i suoi:

Non dobbiamo vedere il bicchiere vuoto. I percorsi possono essere molto semplici o più difficoltosi di quanto si pensi. Le prospettive possono migliorare strada facendo, l’importante è avere fiducia nelle cose che si fanno e nelle persone con cui si lavora.

Portogallo – Corea del Nord 7-0 – Mondiali 2010

Il Portogallo travolge la Corea del Nord e raggiunge il Brasile agli ottavi di finale di Coppa del Mondo (a meno di risultati clamorosi nell’ultima giornata). Gli asiatici sono apparsi meno arcigni rispetto al debutto nella kermesse, quando avevano lasciato a sua maestà il Brasile solo due pertugi per raggiungere la via della rete, andando addirittura in gol nel finale di gara.

Stavolta invece sono riusciti a limitare la forza dell’avversario solo nel primo tempo, per poi crollare miseramente nella ripresa, riportando la sconfitta più cocente di questo mondiale. Del resto, l’iniziativa è stata quasi sempre nelle mani dei lusitani, con Cristiano Ronaldo che cercava diverse volte di scrivere il proprio nome sul tabellino. Ma il gol del vantaggio arrivava dai piedi di Raul Meireles, che con un rasoterra fulminava il portiere coreano.

Brasile – Costa d’Avorio 3 – 1 – Mondiali 2010

Anche il Brasile cade nella trappola del cattivo gioco che ha colpito le big del calcio mondiale, ma con la differenza che mentre Italia, Spagna, Inghilterra, Francia e Germania hanno perso o pareggiato, la nazionale carioca è riuscita almeno a portare a casa i 3 punti che le fanno passare il turno con una giornata d’anticipo.

La delusione azzurra nelle parole dei protagonisti

Una gara da vincere assolutamente perché l’avversaria, con tutto il rispetto, si chiama Nuova Zelanda. Una partita alla portata degli azzurri Campioni del Mondo contro la cenerentola del gruppo F, quella che tutti vorrebbero trovarsi di fronte in una kermesse mondiale.

Poi il campo racconta un’altra storia, quella di una squadra che ci mette l’anima, che si impegna, lotta, corre alla ricerca del risultato, ma manca di lucidità e di buone idee per penetrare nella barricata alzata dagli avversari. Il campo racconta la storia di una squadra, la Nuova Zelanda che indovina subito il pertugio giusto per portarsi in vantaggio, costringendo gli azzurri ad inseguire con grande affanno. Si poteva fare di più, si doveva fare di più, ed i protagonisti ne sono pienamente consapevoli, a partire da mister Lippi, intervistato a caldo dai soldatini di Mamma Rai.

Italia – Nuova Zelanda 1-1 – Mondiali 2010

L’Italia non c’è. Quanto di buono fatto contro il Paraguay viene cancellato dalla prestazione di oggi contro la modesta Nuova Zelanda, considerata la cenerentola del girone F sin dal sorteggio. Da salvare solo il possesso palla, nettamente a favore degli azzurri e qualche conclusione in più rispetto alla gara d’esordio. Per il resto, tanta confusione, poche idee apprezzabili ed una condizione fisica che è sembrata meno brillante di qualche giorno fa.

Lippi ha riproposto la stessa formazione del debutto, eccezion fatta per Buffon, fermo per un ernia del disco. Nessun cambio di modulo come ci sarebbe aspettati, ma a cambiare sono stati alcuni schemi non eseguiti alla perfezione come nella gara con i sudamericani. A complicare le cose ci è messa poi la rete realizzata a freddo dalla Nuova Zelanda, quando il cronometro segnava il minuto numero 7 del primo tempo.

Mondiali 2010, l’Italia ci crede

Non è ancora il momento della verità per l’Italia di Lippi, ma il prosieguo del cammino mondiale dipende molto dalla gara di oggi contro la Nuova Zelanda, perché vincere significherebbe portarsi in testa al girone e guardare con maggiore tranquillità all’ultima partita. Molto dipenderà dal risultato di Slovacchia-Paraguay, ma questo non è certo il momento di far calcoli e l’unica cosa che conta è portare a casa tre punti fondamentali.

Giochiamo contro una delle cenerentole del mondiale, ma abbiamo imparato in questi giorni che in Sudafrica non ci sono squadre materasso e che anche le grandi possono inciampare sulla voglia di mettersi in mostra delle cosiddette piccole. Lippi questo lo sa bene e mette in guardia i suoi:

Non dobbiamo certamente temere la Nuova Zelanda sul piano tecnico, ma sulla fisicità e sui colpi di testa. Ci è richiesta una partita di grande attenzione sui calci piazzati e di tenerli lontano dalla nostra area di rigore e di sfruttare il gioco in velocità, con palla bassa. Abbiamo molto da perdere, c’è in gioco il passaggio del turno, quindi lavoreremo sodo.