Esoneri mondiali: 10 allenatori cacciati e 3 in bilico, la dura vita del ct

Tra i tanti record di questo Mondiale, potrebbe aggiungersi anche quello degli allenatori esonerati. Ancora il torneo non è finito, ma tra le 28 squadre già eliminate sono 10 i ct che hanno perso la panchina e 4 sono ancora nel limbo. Con l’auto-esonero di Maradona infatti le panchine che cambiano diventano un po’ troppe, se consideriamo che nelle altre edizioni le sconfitte venivano prese con più filosofia e ai commissari tecnici veniva data la possibilità di riprovarci.

Ma la cattiva aria poteva già essere respirata prima dell’inizio del Mondiale, dato che i primi due a saltare sono stati Lippi e Domenech ancor prima di disputare la prima gara. I ct di Italia e Francia erano ormai “alla frutta” da un po’, tanto che si conosce il nome dei loro sostituti già da un mese. Discorso simile per Otto Rehhagel, il quale ha concluso un ciclo di quasi 10 anni con la sua Grecia, il quale però si è dimesso solo dopo l’ultima partita.

Uruguay – Olanda 2-3 – Video e gallery – Mondiali 2010

L’Uruguay ha provato ad entrare nella storia, ma alla fine si è dovuto arrendere all’armata olandese, che non ha lasciato scampo ai sudamericani, spezzandone i sogni e rimandandoli a casa. Resta la grande amarezza per una gara tenuta bene fino al gol del sorpasso oranje, quando il solito Sneijder, bravo e fortunato, indovinava l’angolino giusto alla sinistra di Muslera. Fino a quel momento l’Uruguay aveva dato l’impressione di potersela giocare contro una squadra dal maggiore tasso tecnico, rispondendo con Forlan al gol di Van Bronckhorst.

Dopo il 2-1, la Celeste accusava il colpo e per Robben era un gioco da ragazzi infilare la rete che metteva fine alle speranze dei sudamericani. Non che i ragazzi di Tabarez non abbiano provato a rimettere in piedi la gara, specie nei minuti finali, ma i loro sogni si spezzavano sul triplice fischio, giunto qualche minuto dopo il 2-3. A voi il video e la gallery della gara.

Uruguay – Olanda 2 – 3 – Mondiali 2010

Nonostante il forcing finale dell’Uruguay, sarà l’Olanda la prima finalista di Sudafrica 2010. Una vittoria meritata, arrivata grazie ai colpi di genio delle sue stelle, Sneijder e Robben, e dalla poca volontà di attaccare della squadra di Tabarez, svegliatasi troppo tardi.

La fase di studio iniziale dura molto poco, dato che dopo pochi minuti Kuyt impegna Muslera con una girata in area precisa ma poco potente. Un dato però si nota subito: entrambe le squadre sono ben messe in campo e perforare le difese non sarà per nulla facile, per questo l’unica soluzione possono essere i tiri da lontano, e così sarà.

Il polpo Paul ha detto Spagna

Non è stata Cristiano Ronaldo, non Messi, Sneijder e nemmeno le tante bellissime donne che abbiamo potuto ammirare sugli spalti in Sudafrica. La vera star del Mondiale è un polpo. Si chiama Paul, vive in un acquario dello zoo di Oberhausen ed è stato finora il portafortuna della Germania.

Dall’inizio del Mondiale al polpo Paul venivano poste davanti due scatole, una con la bandiera della Germania ed una con quella della sua avversaria. In ognuna delle due erano contenuti dei molluschi di cui lui va ghiotto, e gli addetti allo zoo si sono accorti che la bandiera disegnata sulla scatola scelta da Paul era quella vincente nella gara successiva.

Semifinale Mondiali 2010, Uruguay e Olanda in cerca di gloria

E’ il momento della verità per Uruguay ed Olanda, che tra qualche ora si giocheranno un pezzo di storia nella prima semifinale del mondiale sudafricano. Diverse le ambizioni all’inizio della kermesse, con i sudamericani già pienamente soddisfatti nel caso di passaggio del turno e tulipani decisi a migliorare il piazzamento dell’edizione 2006, quando vennero estromessi negli ottavi dai padroni di casa della Germania. E invece – non senza sorpresa – Olanda ed Uruguay si ritrovano in semifinale ed ora sognare è lecito per entrambe le compagini.

Diversi anche i percorsi per arrivare a questo punto del torneo, con gli oranje che hanno avuto la meglio contro Sua Maestà il Brasile e la Celeste che ha cacciato via l’ultima africana rimasta in corsa, il Ghana, non senza polemiche per l’epilogo fatto di colpi di mano e rigori sbagliati.

Klose sfida la Spagna e punta al record

Con la sua doppietta ha aiutato la Germania ad affondare la corazzata-Argentina, costringendola a tornarsene a casa con l’umiliazione di un poker subito e tanti interrogativi sul proprio futuro. Miroslav Klose sta diventando l’eroe assoluto dei tedeschi con quattro gol all’attivo (gli stessi del connazionale Thomas Muller) e la possibilità di raggiungere traguardi riservati solo ai grandi campioni.

Nella gara contro l’albiceleste si è tolto lo sfizio di eguagliare il connazionale Gerd Muller, che negli anni ’70 mise a segno la bellezza di 14 reti nei fasi finale delle kermesse mondiali, ma Klose non si accontenta e punta dritto al record di Ronaldo, che dal ’98 al 2006 ne segnò addirittura 15:

Sì, è vero. Voglio segnare almeno 5 gol in questo torneo. E sarò molto soddisfatto se ne farò 6.

Paraguay – Spagna 0 – 1 – Mondiali 2010

Il quadro delle semifinali si completa con la Spagna che batte il Paraguay facendo una fatica inaspettata alla vigilia, grazie ad un gol di Villa al termine di una gara noiosa che però è stata caratterizzata da alcune decisioni arbitrali discutibili e da due rigori assegnati nell’arco di un minuto.

La gara è piuttosto fiacca, nonostante si parta subito con un brivido. Non è passato nemmeno un minuto quando la difesa iberica perde il pallone e Cardozo tenta un tiro da fuori area, ben bloccato da Casillas. Si poteva sperare in una gara interessante, ma purtroppo questo rimarrà l’unico tiro in porta della prima ora di gioco. Da registrare nella prima frazione soltanto un tiro di Xavi alto di poco, un errore che poteva costare caro a Casillas, che calcia addosso a Valdez, ma per sua fortuna la palla non centra la porta, ed una rete annullata per un fuorigioco molto dubbio, sempre all’attaccante del Werder Brema, sul finire di tempo.

Germania – Argentina 4-0 – Mondiali 2010

Dopo Olanda ed Uruguay, anche la Germania raggiunge le semifinali di Coppa del Mondo, battendo un’Argentina che ha contenuto finché ha potuto la veemenza dei teutonici, ma che poi si è dovuta arrendere al gioco della squadra di Loew. Le intenzioni dei tedeschi si comprendevano sin dal 3′ minuto di gioco, quando Schweinsteiger batteva una punizione precisa per la testa di Muller, che aveva tutto il tempo di colpire di testa per la rete dell’1-0.

L’Argentina accusava il colpo e lasciava ampi spazi agli avversari, almeno fino al minuto numero 22, allorché Tevez si trovava sui piedi la palla del pareggio, ma veniva anticipato da Neuer. Due minuti dopo ancora Germania in avanti, con Muller che serviva un ottimo assist allo smarcatissimo Klose, che però calciava incredibilmente alto.

Uruguay – Ghana 1-1 (5-3 d.c.r.) – Mondiali 2010

Messo in archivio il capitolo Olanda-Brasile, con i verdeoro costretti ad uscire dalla kermesse sudafricana, il mondiale si apprestava a vivere il suo secondo quarto di finale con due delle squadre rivelazione, Uruguay e Ghana, capaci di eliminare compagini ben più accreditate.

Meglio l’Uruguay nella prima parte di gioco, con Forlan, Cavani e Suarez a cercare sin da subito il gol che avrebbe messo in discesa la gara. Ma gli africani si difendevano egregiamente, impedendo agli avversari di creare pericoli alla propria porta. Nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione di gioco, poi, era il Ghana a mettere fuori la testa, cercando di sfruttare le fasce ed avvicinandosi con maggior vigore alla porta difesa da Muslera.

Olanda – Brasile 2 – 1 – Mondiali 2010

Una gara nervosa e molto dura premia alla fine l’Olanda, al di là dei suoi meriti, contro un Brasile che gioca molto meglio ma a cui mancano la fortuna e la testa per vincere le grandi competizioni.

Il primo tempo è tutto di marca brasiliana, con l’Olanda che in attacco latita e in difesa lascia molto a desiderare. I verdeoro, oggi in tenuta azzurra, non accelerano tantissimo, eppure riescono a mettere tante volte in difficoltà Heitinga e compagni, i quali appaiono troppo legnosi specialmente per Robinho in giornata di grazia. L’ex attaccante del Manchester City segna dopo pochi minuti, ma la rete viene annullata per fuorigioco di Dani Alves che gli aveva fornito l’assist. Ma la rete viene rimandata solo di pochi istanti, dato che nell’azione successiva la difesa oranje presenta un buco imbarazzante, in cui Felipe Melo infila un pallone perfetto per Robinho che batte di prima Stekelenburg.

Lippi preso a schiaffi dal tricheco (video)

Poteva andarsene quattro anni fa da campione del mondo, dopo aver riportato a casa una Coppa che mancava da quasi un quarto di secolo, ma lui, Marcello Lippi, decise di lasciare solo temporanenamente la guida della nazionale azzurra, facendo l’offeso per l’implicazione del figlio Davide nella vicenda-Calciopoli. Passata la bufera, poi, era tornato al suo posto, all’indomani dell’eliminazione degli azzurri dai Campionati Europei, deciso più che mai a bissare il successo nella kermesse mondiale.

Sappiamo tutti come è finita ed è ormai inutile star qui a discutere di colpe e di responsabilità di fronte alla disfatta azzurra in terra sudafricana, ma nessuno ci può impedire di consolarci con un video-parodia, che vede l’ex selezionatore della nazionale italiana preso a schiaffi da un tricheco. L’idea nasce dallo spot di una nota marca di chewingum, dove un ragazzo gioca a darsi il cinque con un tricheco, finendo poi per essere schiaffeggiato. Stavolta però al posto del ragazzo c’è il faccione non sempre simpatico di Lippi, che si becca una serie di ceffoni dal mammifero marino, con tanto di tifo rumoroso sullo sfondo. Gustatevi il video.

Mourinho difende Cristiano Ronaldo

L’uscita agli ottavi di finale per mano della Spagna ha creato non poche polemiche in casa-Portogallo, con un batti e ribatti di responsabilità che sembra destinato a proseguire per lungo tempo. Il primo a mostrare il disappunto era stato Cristiano Ronaldo subito dopo il triplice fischio finale che rimandava i lusitani a casa, quando in diretta mondiale sputava contro una telecamera.

Ma se il gesto del capitano ci può stare alla fine di una gara da dentro o fuori, quello che proprio non ci sta è il seguito, con la stella del Real pronta a gettare la colpa della debacle sul suo tecnico:

Sono distrutto, desolato e frustrato, con una tristezza inimmaginabile. Come spiego la sconfitta? Chiedete a Queiroz.