Spagna – Olanda i numeri della finale

Mentre in Spagna si festeggia per il primo titolo mondiale della storia iberica, in Olanda continuano a mangiarsi le mani perché sin dagli anni ’70 gli oranje arrivano ad un passo dalla vittoria finale, ma perdono l’ultima gara. Quella disputata ieri infatti era la terza finale per gli olandesi, ed ironia della sorte, l’ultima volta che un Mondiale si è deciso durante i tempi supplementari è stato proprio 32 anni fa, Olanda-Argentina, quando i sudamericani segnarono due reti nell’extra time.

Sicuramente stavolta l’amarezza è stata maggiore, visto che il gol è arrivato al minuto 116, quando ormai nella testa dei calciatori erano già maturati i calci di rigore. Ma se per noi italiani soffrire fino all’ultimo è una cosa quasi “normale”, visto che l’ultima coppa l’abbiamo vinta proprio ai rigori, mentre la volta precedente la lotteria ci ha detto male, dando ragione nel ’94 al Brasile, è un evento piuttosto raro che una finale Mondiale raggiunga l’extra-time. Nella storia infatti non era mai capitato che due edizioni di fila andassero ai supplementari, e quest’eventualità è capitata, oltre a quella di ieri, soltanto altre 5 volte (di cui 3 con l’Italia).

Spagna-Olanda 1-0 – Video e gallery – Mondiali 2010

Il mondiale sudafricano si conclude con la vittoria della Spagna, dopo una vera e propria battaglia durata ben 120 minuti. Del resto gli oranje non potevano sottostare alla lunga melina delle Furie Rosse e sin da subito hanno cercato di mettere la gara sul piano dell’agonismo, tanto, forse troppo, con cartellini gialli che fioccavano ad ogni colpo di tacchetto.

La Spagna ha cercato di proporre il suo solito gioco, ma alla fine dei conti, a dover rimpiangere le occasioni perse è soprattutto Robben, per ben due volte lanciato a rete e fermato dalla serata perfetta di Casillas. In giornata di grazia anche Stekelenburg, decisivo in qualche circostanza ed incolpevole sulla rete che ha regalato alla Spagna la sua prima Coppa del Mondo.

Spagna – Olanda 1-0 (d.t.s.) – Mondiali 2010

La Spagna è Campione del Mondo, dopo una gara non sempre spettacolare, durata 120 minuti e risolta da un’invenzione di Iniesta, quando ormai tutti aspettavano solo i calci di rigore.

Cominciava meglio la Spagna, che già al minuto numero 5 avrebbe potuto portarsi in vantaggio con un’inzuccata di Sergio Ramos che Stekelenburg intercettava in tuffo. L’Olanda rispondeva con Kuyt, ma Casillas era attento sul tiro da fuori. Ancora Spagna con un paio di azioni filtranti, prima che la gara si incattivisse, inducendo Webb a tirar fuori numerosi cartellini gialli: Van Persie, Puyol, Van Bommel, Sergio Ramos e De Jong (particolarmente duro e cattivo su Xabi Alonso) finivano via via sul taccuino dell’arbitro nel giro di un quarto d’ora.

Finale Mondiali 2010: Spagna-Olanda, c’è in palio la storia

E’ il giorno della verità, il giorno dell’epilogo del lungo mondiale sudafricano, che stasera decreterà la squadra vincitrice, quella che succederà all’Italia sul tetto del mondo. A contendersi il trofeo più ambito saranno Spagna ed Olanda, due delle migliori compagini europee degli ultimi anni, ma anche due squadre che non hanno mai avuto il piacere di sollevare al cielo una Coppa del Mondo.

Ad andarci vicina è stata l’Olanda, che nelle edizioni ’74 e ’78 è arrivata a disputare la finalissima, perdendo in entrambe le occasioni. La Spagna, invece, non si era mai spinta tanto oltre ed ora spera di bagnare il debutto con una vittoria. In ogni caso, la vincente di stasera entrerà nel club elitario delle squadre Campioni del Mondo, andando ad affiancare il Brasile (5 successi), l’Italia (4), la Germania (3), l’Argentina e l’Uruguay (2), la Francia e l’Inghilterra (1).

Uruguay – Germania 2 – 3 – Mondiali 2010

Nella “finalina” la Germania sottovaluta un po’ gli avversari e, a causa anche di molte defezioni per problemi fisici, manda in campo una squadra “B”, con almeno 5 panchinari sin dal primo minuto. Nell’Uruguay invece scendono gli 11 titolari, e la differenza si nota, visto che a sorpresa sono i sudamericani a gestire la gara. Ma non basterà perché i tedeschi sono tecnicamente troppo più forti, e grazie anche ad un po’ di fortuna alla fine ottengono il terzo posto nel Mondiale.

Ma andiamo con ordine. La mancanza maggiore la Germania la registra in attacco, dove Cacau non riesce a dare la stessa profondità di Klose, appiedato per un piccolo problema fisico, e così i tedeschi arrivano in area ma manca sempre la zampata vincente. La prima azione degna di nota si registra al decimo minuto, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo è il difensore Friedrich a colpire il pallone che viene respinto dalla traversa. La gara stenta a decollare e allora è Schweinsteiger a cambiarla, con un gran tiro da fuori area respinto da Muslera e deviato in rete da Muller.

Cannavaro riconsegna la Coppa del Mondo

A distanza di quattro anni e due giorni dalla magica serata di Berlino, l’Italia scende dal trono mondiale e riconsegna ufficialmente il trofeo. Il ruolo di gran cerimoniere spetterà a Fabio Cannavaro, colui che nella kermesse tedesca raggiunse il momento più alto della sua carriera, coronando il sogno più bello per un calciatore. Ma ora è il momento del risveglio e quella Coppa lascia la bacheca azzurra per trasferirsi in quella roja della Spagna o in quella oranje dell’Olanda, dove farà bella mostra di sé per almeno quattro anni di fila.

L’ormai ex capitano della nazionale italiana è stato invitato a partecipare ad una cerimonia senza precedenti nella storia dei mondiali, considerando che quest’anno la consegna della coppa sarà sponsorizzata da Louis Vuitton, che ha creato il bauletto contenente il trofeo.

Finalina Germania – Uruguay, scontro tra deluse

La chiamano finalina per sottolinearne il minor prestigio rispetto alla gara che deciderà chi merita di sollevare la Coppa del Mondo. Una finale, quella per il terzo e quarto posto, che quasi nessuno vorrebbe disputare, perché giocarla equivale ad aver perso l’opportunità di salire sul gradino più alto del podio, cadendo proprio sull’ultimo ostacolo. Ma tant’è. Germania ed Uruguay si contenderanno il bronzo nella gara di stasera, in una finale che offre diversi spunti di interesse.

Per la Germania si tratta della seconda finalina consecutiva, dopo quella vinta nel mondiale casalingo contro il Portogallo. E se in quell’occasione la delusione fu grande perché vissuta da padroni di casa, non lo è meno in questa occasione, vista la grandezza della squadra ed il cammino trionfale fino alla semifinale (Inghilterra ed Argentina ne sanno qualcosa).

Pallone d’oro Mondiale: i 10 candidati

Questa sera ci sarà la finale per il terzo e quarto posto, mentre domani la finale più importante, quella che deciderà la nazionale campione del mondo. Nel frattempo 10 giocatori hanno già ottenuto la prima soddisfazione: sono stati inseriti nell’elenco dei candidati all’Adidas Golden Ball, il premio per il miglior calciatore del torneo.

Nell’elenco, oltre ai nomi piuttosto scontati come lo spagnolo David Villa, il quale è in compagnia dei compagni Xavi e Iniesta, gli olandesi Sneijder e Robben o l’uruguaiano Forlan, cioè i veri eroi di questo Mondiale, compaiono nomi che davvero non ci aspettavamo. Primo fra tutti quello di Lionel Messi. La Pulce è senza dubbio uno dei migliori calciatori al mondo, ma in questo torneo ha deluso le aspettative. Non ha segnato nemmeno un gol, non ha mai fatto nessuna delle giocate che tutto il mondo conosce, non è mai stato decisivo, ed in più la sua Argentina è uscita malamente con un sonoro 4-0. Una scelta davvero discutibile.

Spagna-Germania 1-0 – Video e gallery – Mondiali 2010

Spagna-Germania non era solo la sfida che avrebbe deciso la seconda finalista della kermesse mondiale, ma rappresentava anche il confronto a distanza tra David Villa e Miroslav Klose, rispettivamente a quota 5 e 4 nella classifica marcatori. Entrambi speravano di rimpinguare il proprio bottino per fare un passo decisivo verso il titolo di capocannoniere del mondiale, contribuendo al tempo stesso al passaggio del turno della propria nazionale.

Ma alla fine è toccato ad un difensore mettere il sigillo sulla gara, ad uno che con la maglia della nazionale finora aveva segnato la miseria di 2 reti in 83 partite. Carles Puyol ha regalato alla Spagna il più bello dei sogni ed ora le Furie Rosse sperano di sollevare il secondo trofeo nel giro di due anni, dopo aver portato a casa l’Europeo del 2008. Alla Germania non resta che accontentarsi della soddisfazione di aver battuto Inghilterra ed Argentina e la possibilità di giocare la finale per il terzo e quarto posto contro l’Uruguay. A voi il video della rete di Puyol e la gallery della serata.

Spagna – Germania 1-0 – Mondiali 2010

La Spagna batte la Germania e guadagna la finalissima del mondiale, la prima della sua storia. Il risultato è lo stesso con il quale le Furie rosse ebbero la meglio sui tedeschi nella finale dell’Europeo del 2008, sebbene questa volta la Germania si fosse presentata all’appuntamento con più convinzione di quanta non ne avesse un paio di anni fa. La gara si apriva con una novità per parte nelle formazioni iniziali, con Loew costretto a rinunciare a Muller (squalificato e sostituito da Trochowski) e Del Bosque che decideva di escludere Torres dall’undici iniziale per far posto a Pedro.

Fin dalle prime battute si capiva che sarebbe stata la Spagna a guidare le danze, con un possesso palla continuo, che però portava pochi pericoli verso la porta difesa da Neuer. Villa ci provava al minuto numero 7, ma il portierone tedesco riusciva a far scudo e ad allontanare il pericolo.

Semifinale Mondiali 2010: Spagna e Germania a caccia degli oranje

Sin dall’inizio della kermesse mondiale, Spagna e Germania erano inserite nella lista delle favorite per la vittoria finale, ma il destino ha voluto che si incontrassero nel penultimo atto, quello che deciderà chi tra le due incontrerà l’Olanda nella finalissima di domenica. L’ultimo incontro con dei punti in palio tra tedeschi e spagnoli era andato in scena agli Europei del 2008, proprio nella gara conclusiva ed in quell’occasione erano state le Furie Rosse a prevalere, grazie al gol di Torres, che permise ai suoi di sollevare il secondo trofeo continentale.

Cosa è rimasto di quelle due compagini? La Spagna ha cambiato allenatore, ma ha continuato a puntare sui giovani, su una generazione di talenti che sta facendo la fortuna di diversi club in patria ed in giro per l’Europa. La Germania ha invece intrapreso la via del rinnovamento ed in quanto a giovani leve ha poco da invidiare alla maggior parte delle squadre europee.