È stato il numero uno della Fifa Fianni Infantino a svelare alcuni tra i progetti più scottanti dell’ente che guida il calcio mondiale. Infatti, Infantino, nel corso di un’intervista, ha ammesso di avere intenzione di organizzare anche gli Europei sulla scia dei Mondiali, ovvero ogni due anni. Si tratta, almeno per il momento, solamente di un’idea, ma nulla vieta che da semplice bozza che si trova sul tavolo delle trattative possa ben presto arrivare anche ai piani alti e diventare una decisione in vigore a tutti gli effetti.
Mondiali
Zeman sul poker biancazzurro in Nazionale
In questi giorni Zeman è sulla bocca di tutti ed occupa le prime pagine dei giornali sportivi, in parte perché sembra aperta una nuova trattativa tra il tecnico boemo e il Pescara, in parte perché ha rilasciato un’interessante intervista su Insigne, Immobile, Verratti e Perin.
Il rientro degli azzurri tra contestazioni e accuse
Dopo l’amara eliminazione dalla Coppa del Mondo, la comitiva azzurra ha fatto ritorno in Italia questa mattina poco prima delle otto. Niente scene simili a quelle che seguirono la disfatta contro la Corea del Nord nel 1966, ma di certo non si può parlare di accoglienza calorosa. Il volo charter proveniente da Johannesburg ha fatto scalo a Roma, dove sono scesi alcuni dei 23 azzurri, Marcello Lippi e qualche membro dello staff, prima di proseguire per Milano, destinazione di un’altra fetta della comitiva.
L’atmosfera era quasi surreale, ben lontana da quella del 2006, con pochi tifosi ad attendere gli “eroi” e qualche urla di protesta (“vergogna” la parola più gettonata). Qualche incoraggiamento solo per Daniele De Rossi, che ha risposto elargendo sorrisi, mentre gli altri sono passati dall’aereoporto di Fiumicino nella quasi totale indifferenza, circondati da un cordone di agenti.
L’ombra di Al Qaeda sul Mondiale
Un breve ma conciso messaggio del gruppo terroristico Al Qaeda è stato pubblicato sul sito estremista Mushtaqun Lel Jannah, ed ha subito avuto eco in tutto il mondo. Il prossimo
Toni chiama Lippi: “Sono pronto per il Mondiale”
Luca Toni è tornato. Gli acciacchi fisici non sono del tutto sorpassati, ma intanto il senso del gol non l’ha mai perso. La dimostrazione l’ha data ieri sera, con un
Carmando lascia. Se ne va un pezzo di storia del Napoli
Chi ha qualche anno sul documento di identità lo ricorderà come colui che contribuì alla vittoria di uno scudetto del Napoli, quando invitò Alemao a restare a terra dopo essere
Torna il “Derby del Sole” al San Paolo: Napoli e Roma le squadre del momento
La storia dei palloni da calcio utilizzati ai Mondiali
Quando si parla di palloni di calcio, l’azienda leader incontrastata del settore è sicuramente l’Adidas, in quanto fornitrice, dal 1970 ad oggi, di tutti i modelli ufficiali utilizzati nelle edizioni dei mondiali. C’è da dire che dietro ad un pallone non ci sono solo i calciatori: per concepire una sfera perfetta sono necessari studi, ricerche e tecnologia, che vanno avanti da quasi 90 anni. Ripercorriamo insieme un po’ di storia :
All’inizio degli anni ’20, Adi Dassler realizzava i migliori e più innovativi prodotti per il calcio dell’epoca ― così come ancora oggi continua a fare la società da lui fondata. Oltre 80 anni di esperienza e di passione per lo sport hanno permesso di soddisfare e superare le aspettative di milioni di calciatori in tutto il mondo. L’ Adidas iniziò a progettare palloni da calcio ad alte prestazioni nel 1963, quando ancora venivano utilizzate sfere marroni e pesanti, che spesso facevano male ai piedi di chi le calciava. Nel 1970, le fu commissionata la realizzazione del pallone ufficiale per la FIFA World Cup che si sarebbe tenuta in Messico e da allora, per ogni mondiale, nacque un modello diverso.
Telstar
FIFA World Cup Mexico 1970
Come gli altri palloni dell’epoca, anche Telstar era di cuoio, ma si contraddistingueva per i 32 poligoni cuciti a mano (12 pentagoni neri e 20 esagoni bianchi) che avevano reso possibile la realizzazione di una sfera quasi perfetta. Il rivoluzionario disegno di Telstar scrisse la storia del calcio: non si era mai visto un pallone bianco decorato con pentagoni neri. Quella che si tenne in Messico nel 1970 fu la prima FIFA World Cup teletrasmessa. L’innovativo aspetto di Telstar, il cui nome nacque dalla fusione delle parole “Televisione” e “Star”, conferì alla palla una maggiore visibilità, dal momento che le trasmissioni di allora erano in bianco e nero. Telstar rimane tuttora l’archetipo dei palloni da calcio generici.
De bello gallico
Ed eccolo il sorteggio un pò temuto. Quello che dopo uno stentato avvio, poi glorificato dal gol di Panucci in Scozia, ci vede approdare ad Euro 2008 che si terrà