Capo chino, volto scuro e neanche un mezzo sigaro da girare e rigirare tra le dita per allentare la tensione. E’ questa l’ultima immagine del Marcello Lippi allenatore al termine del mondiale sudafricano, ben diversa da quella esibita in quel di Berlino quattro anni prima. Le minestre riscaldate non sempre sono gustose e Marcello Lippi lo sapeva ancor prima di gettarsi nella seconda avventura sulla panca dell’Italia. E’ andata come è andata (eliminazione nella fase a gironi), ma a distanza di un anno il toscanaccio è pronto a rimettersi in gioco, nonostante l’ultima cocente delusione:
Lì per lì è stato veramente tremendo. Una pagina tra le più sofferte delle mia carriera. Ma piano piano sta scemando. Comunque un altro inverno a casa a non far niente non lo faccio. Tornerò ad allenare, preferibilmente una nazionale in vista di Brasile 2014.