La sconfitta rimediata contro il Cagliari sul neutro di Trieste ha dato un’ulteriore spallata alle speranze dell’Inter, in crisi ormai da diversi mesi e costretta a rinunciare alle ambizioni di inizio stagione. A chi dare la colpa? Moratti non ha dubbi in proposito e difende a spada tratta il suo allenatore, confermandolo fino al termine della stagione in corso. Intanto, però, continuano a rimbalzare voci che vogliono i nerazzurri vicini a Lucescu, solidamente incollato alla panchina dello Shakhtar Donetsk.
Mircea Lucescu
Crisi Inter, tutti i nomi del dopo-Stramaccioni
Stramaccioni vorrebbe rimanere sulla panchina dell’Inter anche il prossimo anno, e l’idea non dispiace anche ai dirigenti, Moratti su tutti. Ma nel calcio di oggi solo i risultati contano, e l’obiettivo dell’Inter di quest’anno non può essere altro che il terzo posto. Anche se dovesse arrivare quarto sarebbe un disastro perché la differenza tra le due posizioni è di minimo 30 milioni di euro, se non di più andando avanti nella competizione. Per questo è ormai evidente che se l’Inter arriva almeno al terzo posto Strama rimarrà, altrimenti bisognerà trovare un sostituto.
Da Allegri a Mourinho, il valzer degli allenatori per la prossima stagione
Il calciomercato è chiuso da un pezzo, sebbene le trattative continuino ad occupare le prima pagine dei giornali. E’ difficile al momento prevedere quanti (e quali big) lasceranno la propria casacca per tentare l’avventura in altri lidi, mentre è molto più semplice concentrarsi sugli allenatori dei grandi club, non tutti sicuri della riconferma in vista della prossima stagione. Un esempio? Massimiliano Allegri, da sempre criticato dal patron Berlusconi, nonostante gli ottimi risultati degli ultimi anni.
Shakthar – Roma: Montella deluso, Lucescu sorpreso
Miracolo, impresa, risultato ribaltato: erano in molti alla vigilia del ritorno di Champions a scommettere che la Roma sarebbe riuscita a capovolgere a proprio favore il 2-3 rimediato contro la Shakthar Donetsk. Ma alla fine della fiera ci ritroviamo a commentare una vera e propria batosta per gli uomini di Montella, che nel gelo della città ucraina abbandonano la massima competizione per club a livello europeo e se ne tornano a casa a capo chino.
3-0 il risultato finale, con i capitolini che non sono riusciti ad andare ad di là di un rigore conquistato (e sbagliato), rimediando anche un’espulsione pesante (quella di Mexes), che non ha certo favorito il tentativo di rimonta. La prima europea di Montella, dunque, finisce con una batosta, mentre dall’altra parte Lucescu si conferma un vecchio volpone e porta a casa un risultato storico per la sua squadra.
Roma – Shakhtar, Lucescu avverte i giallorossi
Avversario più comodo non poteva capitare alla Roma, che in fase di sorteggio per gli ottavi di Champions League avrebbe potuto pescare squadre ben più attrezzate dello Shakhtar Donetsk. Impegno facile dunque? Sulla carta sì considerando la scarsa caratura tecnica degli ucraini che tra l’altro sono fermi da mesi per via della lunga sosta invernale imposta dal freddo di quelle latitudini. Ma il calcio non si gioca sulla carta, come ricorda quel volpone di Mircea Lucescu, già conosciuto da queste parti per aver allenato Pisa, Brescia, Reggiana ed Inter. Il rumeno è ora alla guida della compagine ucraina ed è convinto che i suoi possano creare parecchie difficoltà ai giallorossi:
Come ha detto Arsene Wenger, lo Shakhtar è una squadra giovane, con ottime potenzialità e un grande futuro, difficile da battere. Per noi sarà dura perché quella di domani sarà la prima partita ufficiale di quest’anno. Uno stop così lungo incide molto sulla preparazione atletica ma anche sull’organizzazione di gioco, però stiamo in ottima forma credo che possiamo giocarcela.