Milan: Kakà e Pato sempre meno contenti di restare, l’aereo per l’Inghilterra sta per partire

Forse quest’anno l’eccessivo zelo dei dirigenti milanisti nel portare avanti una campagna acquisti faraonica non ha fatto sempre bene. C’è chi infatti ne ha risentito e non poco. Oltre al portafoglio, tutti questi arrivi non hanno fatto bene nemmeno a quei calciatori che facevano già parte della rosa milanista, e aspettavano con trepidazione quest’annata per esplodere.

Il principale è Pato, che nonostante sia considerato da tutti un fenomeno e il futuro del Milan, davanti a Shevchenko è costretto a sedersi in panchina. Un altro è Kakà, che con l’arrivo di tutti questi fuoriclasse non si sente più la primadonna rossonera, e sembra che stia prendendo in considerazione il trasferimento in qualche altra squadra.

Stefano Borgonovo è l’ennesima vittima del Gehrig

Se ne parla ormai da anni e molto è stato fatto per migliorare il tenore di vita di chi ne è colpito, ma la Sla (sclerosi laterale amiotrofica) continua a mietere vittime nel mondo del calcio. L’ultima storia venuta alla luce è quella di Stefano Borgonovo, che molti di voi ricorderanno con la maglia della Fiorentina, al fianco di Roberto Baggio, e con quella del fantastico Milan di Sacchi.

L’ex bomber ha accusato i primi sintomi della malattia tre anni fa ed in poco tempo si è ridotto così come lo vedete nella foto. Non parla, se non attraverso un sintetizzatore vocale, azionato tramite un computer che trasforma in voce le lettere da lui indicate con il movimento degli occhi.

E’ una gran pena vederlo in questo stato e pensare che fino a qualche anno fa era un promettente attaccante che non aveva altro problema se non quello di buttarla dentro la domenica pomeriggio. Ma la Sla, detta anche Morbo di Gehrig, non perdona ed ha già fatto fuori una quarantina di calciatori nel corso degli anni.

Marassi chiuso agli ospiti

Alla fine ha prevalso la linea dura: il prossimo 14 settembre il Milan a Genova dovrà fare a meno dei propri sostenitori per la seconda giornata di campionato. Lo ha

Buon campionato!

Ci siamo. Dopo l’abbuffata di calcio estivo tra Europei, amichevoli più o meno di lusso ed Olimpiadi, si riapre il sipario sul campionato più bello del mondo (almeno una volta era considerato tale). Tra un’ora esatta allo stadio Friuli, Udinese e Palermo daranno ufficialmente il via alla nuova stagione, che promette di essere tra le più interessanti degli ultimi anni.

Non più solo Inter e Roma a contendersi il titolo finale, ma una serie di pretendenti che, almeno sulla carta, potrebbero dar fastidio ed inserirsi nella lotta.

Già da questa sera testeremo la condizione dell’Inter Campione d’Italia e fresca vincitrice della Supercoppa Italiana contro una Roma agguerita e sfortunata. L’avversario di oggi si chiama Sampdoria, chiamata a confermare quanto di buono fatto nello scorso campionato, quando ha “rischiato” persino di qualificarsi per la Champions League.

Coppa Uefa: urna benevola per metà

Dopo il sorteggio di ieri che ha stabilito le avversarie di Inter, Roma, Juventus e Fiorentina nei gironi della Champions League, è toccato oggi alle quattro squadre italiane che saranno impegnate nella Coppa Uefa del prossimo anno. L’urna è stata benevola solo per metà, ma alla fine ciò che conta è esserci e giocarsela, al di là del blasone delle avversarie.

E’ andata di lusso al Milan di Ancelotti, abituata ad avversari di ben altro livello (i rossoneri da anni non scendevano in Coppa Uefa). Per lei ci sono gli svizzeri dello Zurigo e già da ora possiamo lanciarci in una previsione ottimistica, riguardo al passaggio del turno. Stesso discorso vale per la Sampdoria, che nell’urna di Montecarlo ha pescato i lituani del Kaunas.

Ma la fortuna per le italiane finisce qui. Per l’Udinese ci sono i tedeschi del Borussia Dortmund, non certo la squadra che metteva paura all’Europa intera qualche anno fa, ma senz’altro una formazione temibile e rocciosa. Il Napoli, invece, che non era inserita tra le teste di serie, dovrà vedersela con i portoghesi del Benfica.

Massimo Oddo al Bayern Monaco

C’era un tempo in cui il campionato italiano era considerato il più bello del mondo e tutti, o quasi tutti i calciatori avrebbero fatto carte false pur di vestire la maglia di una squadra italiana. Poi arrivarono le offerte faraoniche dell’Inghilterra e della Spagna e fummo costretti ad assistere ad una sorta di controtendenza, perdendo molti grossi nomi che preferivano inseguire il sogno economico.

Da qualche anno sembra essersi aggiunta una nuova frontiera per il calcio, spostata un po’ più verso est ed abbiamo scoperto non senza meraviglia che anche in Germania amano gli italiani. E così abbiamo perso uno dei bomber più forti d’Europa, Luca Toni, ammaliato dalle sirene del Bayern Monaco, seguito a ruota da Barzagli e Zaccardo, che hanno lasciato il sole caldo della Sicilia per accasarsi al Wolfsbug.

Ma la lista è destinata ad allungarsi e, prima che cali il sipario sul calciomercato di questa estate, il Bayern è riuscito ad assicurarsi le prestazioni di un altro campione del mondo, Massimo Oddo, arrivato dal Milan in prestito con diritto di riscatto.

Quaresma e gli altri: ultimi colpi di mercato

Ormai è fatta. Potrebbero essere ore decisive per l’arrivo di Quaresma in maglia nerazzurra, ennesimo regalo di Moratti al neo allenatore, che ha già avuto modo di confermare la fama di vincente. Il passaggio del portoghese all’Inter è dato per imminente e non è escluso che la trattativa vada in porto proprio mentre andiamo online.

Finora si è parlato di una differenza di un paio di milioni di euro tra offerta e richiesta, ma a colmare il gap economico potrebbe arrivare la cessione di Pelè, che non sembra godere di grande considerazione nei piani di Mourinho. Quaresma invece sarebbe la pedina mancante in una squadra che ha già dimostrato di poter fare a meno di chiunque, perché comunque è il gioco che conta (e nella gara contro la Roma si è vista la mano del mister). Fatto sta che il tecnico ex Chelsea vuole regalarsi un altro campione ed il buon Moratti non può che accontentarlo.

E così a pochi giorni dalla fine del mercato estivo è necessario stringere i tempi sia per il mercato in entrata che per le cessioni, in rose che sembrano troppo ampie persino per correre su tre fronti. La stessa Inter si trova ancora a dover risolvere diverse beghe a partire dall’attacco, con Crespo e Suazo dati in partenza. Per l’argentino si era parlato di un clamoroso ritorno alla Lazio, ma sembra che Lotito non voglia sobbarcarsi il peso dell’ingaggio oneroso.

Bentornato a casa, Sheva!

Era partito due anni fa da quell’aereporto, trascinandosi dietro una scia di rimpianti, i suoi rimpianti per un’avventura che finiva dopo un lungo amore, ed i rimpianti dei tifosi che lo vedevano volare via in cerca di fortuna con una maglia con lo stesso numero, ma di un altro colore.

Lascio per motivi familiari, ringrazio la società per tutto quello che mi ha dato. Non c’è un problema di rapporti e non c’è un problema economico.

I motivi familiari di Andriy Shevchenko si chiamavano Kristen Pazik, l’ex modella americana nonché moglie del bomber ucraino, che voleva dare ai propri figli un futuro lontano dall’Italia e possibilmente in un Paese di lingua inglese. E così Sheva, dopo sette anni di Milan e 173 gol in maglia rossonera, partiva alla volta dell’Inghilterra, destinazione Chelsea, con una faccia più triste del solito ed una valigia piena di speranze, oltre ad un ingaggio di 9 milioni netti stagione.

Milan, addio Sheva

Niente più Sheva. Il Chelsea ha chiuso le porte al Milan ancora una volta sull’ucraino, dando l’impressione di voler far rivivere quel tira e molla di qualche estate fa tra